Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Giosuè Di Maro, segretario regionale FPCGIL Medici Campania
E’ paradossale che con tutte le sfide alle quali è sottoposta la Regione Campania, a partire dall’impresa del piano di rientro sanitario, il Governo Caldoro si sia prontamente impegnato ad eliminare in modo chirurgico le norme che consentivano una graduatoria di merito professionale dei candidati a primario, riconsegnando la decisione nelle mani dei direttori generali nominati dalla politica.
Stupefacente la giustificazione: si trattava di norme ideologiche applicate solo una quindicina di volte.
Ha invece fondamento la spiegazione che si trattava di un’anomalia rispetto alla legge nazionale, alla quale la Campania è ritornata come in un gioco dell’oca nel quale a pagare le conseguenze sono la professionalità dei medici e la qualità dell’assistenza per i cittadini.
Chiediamo quindi, ancora una volta, di cambiare la normativa nazionale con un impegno trasversale che dovrebbe vedere accomunate tutte le forze politiche che hanno a cuore una sanità pubblica dove ad operare è il più bravo per criteri professionali e non di appartenenza.