Missione negli Stati Uniti (6-18 luglio 2011)

07 Novembre 2011

FP CGIL : missione negli Stati Uniti (6-18 luglio 2011)

Wisconsin
We Are Wisconsin

Una riflessione sulla crisi globale a partire dalla lotta dei sindacati americani nel Wisconsin

Nonostante l’elezione di Barak Obama, nel 2008, alla presidenza degli Stati Uniti il 2011 è stato l’annus horribilis per le lavoratrici e i lavoratori pubblici americani e per i sindacati dei servizi pubblici degli Stati Uniti.
Tra febbraio e marzo del 2011 ben 30 stati (Alaska, Arizona, California, Colorado, Florida, Hawaii, Idaho, Indiana, Iowa, Kansas, Maine, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada, New Hampshire, New Jersey, New Mexico, North Carolina, Ohio, Oklahoma, Pennsylvania, Tennessee, Virginia, Washington,  West Virginia e Wisconsin) hanno proposto legislazioni che limitavano il diritto alla contrattazione collettiva nel settore pubblico o che colpivano, fortemente, la rappresentanza sindacale.
Quest’attacco trova il sindacato americano in grande difficoltà. La media della sindacalizzazione negli USA è oramai meno del 12%. Nel 2010 è infatta arrivata all’ 11,9%, scendendo dal 12,3 % del 2009 (era il 20,1% nel 1983). Nel settore pubblico il tasso di sindacalizzazione è del 36,2% (era 37,4% nel 2009) mentre nel settore privato è del 6,9%.
Nello stesso tempo il sindacato è sembrato reagire con una forza straordinaria in Wisconsin, con una mobilitazione ampia e che ancora oggi si fa sentire nella politica dello Stato ed in quella nazionale. Gli Stati Uniti, che sembravano vivere in un loro proprio mondo sindacale e politico, hanno visto le loro piazze assomigliare di colpo a quelle egiziane o greche, gettate in una mischia inedita, che ha visto un ripensamento generale del ruolo del sindacato nella prima vera crisi della economia globale.

Per questo motivo la FP CGIL ha pensato di andare a comprendere sul luogo gli sviluppi delle lotte americane sul tema dei servizi pubblici e della difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici. Siamo andati anche a verificare, sull’onda dello straordinario risultato del referendum sull’acqua e sui servizi pubblici locali, se fosse vero quanto ci era sembrato di capire dalla stampa internazionale, e cioè che il movimento nato nel Wisconsin, fosse un movimento non solo sindacale, ma molto più ampio, un’alleanza, per usare una terminologia cara agli americani, sociale e politica, in grado di scardinare il declino del sindacato americano.

La delegazione della FP CGIL era formata da Rosa Pavanelli, responsabile delle politiche internazionali e vicepresidente dell’ISP e dell’EPSU e da Enzo Bernardo, dell’ufficio internazionale della FP CGIL.

 
AFSCME
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