Miur: Paralisi al Miur – comunicato

09 Novembre 2011

 
 

Comunicato

 

MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
 

PARALISI AL MIUR

  
Continuano le assemblee nei posti di lavoro a sostegno dello stato di agitazione del personale del MIUR; dopo l’ Amministrazione centrale è stata la volta di Napoli e Roma (Direzione Regionale e UST) e di Massa Carrara e Pesaro Urbino.
 
Le assemblee stanno chiaramente evidenziando il disagio, le preoccupazioni per il futuro e soprattutto il clima di “smobilitazione” e di paralisi che si respira da tempo negli Uffici.
 
Non solo i provvedimenti del Governo che si accaniscono sul Pubblico Impiego (blocco dei contratti, blocco delle progressioni economiche, tagli degli organici, mobilità obbligatoria, ulteriore riforma pensionistica, applicazione della legge “Brunetta”), ma, anche, le iniziative di questo Ministro che ricadono sui lavoratori del MIUR e su cui si continua a non voler assolutamente aprire un confronto con le Organizzazioni Sindacali (accorpamenti e chiusure degli uffici periferici, applicazione della Brunetta al FUA 2011 senza neanche i requisiti previsti dalla legge stessa, immissione in ruolo del personale della scuola inidoneo all’insegnamento senza alcuna verifica delle disponibilità organiche).
Eppure le richieste della FP CGIL e delle altre sigle che hanno aderito allo stato di agitazione sono chiare e vanno :
Avviare un percorso che rilanci il servizio pubblico all’istruzione e riconosca l’impegno e la professionalità  dei dipendenti del MIUR attraverso un serio confronto sulle competenze e le condizioni dei nostri Uffici; Salvaguardare l’esistenza degli UST e bloccare i comportamenti antisindacali che in alcune Direzioni Regionali si stanno assumendo sul territorio;Fare i contratti di Ministero sul FUA 2011, sulla mobilità e sulla formazione che le Organizzazioni Sindacali sollecitano da mesi;  Recuperare risorse per il personale attraverso il taglio, questo si necessario, alle consulenze esterne (dirette e non), all’utilizzo di personale della scuola nei nostri uffici, alle esternalizzazioni di servizi, alle spese di affitto, a quelle per abbonamenti  a giornali, riviste ed altro che si “mangiano” larga parte delle disponibilità economiche per la formazione.  


Il Ministro e la parte politica non ci danno risposte ma intanto:
 

– il Direttore del Friuli minaccia le RSU della Direzione Regionale di eventuali denunce per il mancato pagamento del FUA 2010 perché non hanno accolto la proposta dell’Amministrazione di una ripartizione basata sul D. L.vo 150 e non sul Contratto Nazionale di comparto e sull’Integrativo di Ministero certificato da MEF e Funzione Pubblica.
 

– il Direttore della Lombardia annuncia anticipazioni delle modifiche al Titolo V della Costituzione sulle ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni in materia di istruzione e propone per gli UST la trasformazione in presidii ospitati presso le province (ma non dovevano essere abolite???).
 

A novembre inoltrato ancora non sono state destinate le risorse per la formazione del personale che se non impegnate concretamente rischiano di andare perdute.
 
Da un comunicato AGI News on del 6 novembre leggiamo che il Ministro Gelmini, con riferimento alla probabile crisi di Governo avrebbe dichiarato tra l’altro “Se va a casa Berlusconi noi andremo a casa con lui e la parola tornerà agli italiani”.
 
A QUESTO PUNTO CHE IL GOVERNO “VADA A CASA” E CON ESSO IL MINISTRO GELMINI È AUSPICABILE.

Prima di tutto per evitare l’aggravarsi della crisi e rompere l’immobilismo e la forte iniquità con cui è governato questo Paese, ma anche per tutelare il diritto di cittadinanza alla istruzione pubblica ormai allo sbando e migliorare le condizioni di lavoro di tutti coloro che, con sempre maggior disagio, cercano di garantirlo.
 
Alleghiamo la nota che abbiamo predisposto con la UIL PA sulla grave situazione determinatasi in Friuli e gli ultimi o.d.g. delle assemblee pervenutici.
 
Roma, 8 novembre 2011

                       FP CGIL MIUR
                       Angelo Boccuni

 
 
 
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