Mobilità, Rapporti unitari, ICE: Dichiarazioni stampa di Rossana Dettori, Segretaria generale FP CGIL ad Adnkronos-Labitalia

16 Novembre 2011

Mobilità, Rapporti unitari, ICE: Dichiarazioni stampa di Rossana Dettori, Segretaria generale FP CGIL ad Adnkronos-Labitalia

CRISI: DETTORI (FP CGIL), NO A MOBILITA’ E SUPERAMENTO DOTAZIONE ORGANICA IN PI = 
SERVONO INVESTIMENTI PER GARANTIRE SERVIZI A CITTADINI
       Roma, 4 nov. (Adnkronos/Labitalia) – No alla mobilita’ e all’eliminazione della dotazione organica nel pubblico impiego. E’ il monito che lancia al governo Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil. “L’annuncio sulla mobilita’ nel pubblico impiego -spiega Dettori in un’intervista a LABITALIA- era stata gia’ inserita dal governo nella manovra d’agosto e adesso anche nella lettera all’Ue. Gia’ mesi fa noi la criticammo perche’ dice che un lavoratore del pubblico impiego puo’ essere messo in mobilita’ da un territorio a un altro e se non accetta va per due anni in cassa integrazione, sino ad arrivare al licenziamento”.   Un provvedimento che sarebbe inaccettabile per il sindacato. “La cosa che mi sconvolge -sottolinea Dettori- e’ che questa norma viene venduta all’Europa come una norma che permette la stabilita’ economica del nostro Paese. Io non capisco cosa c’e’ di stabilita’ in una norma del genere, qual e’ il risparmio economico, se non l’ennesima vessazione del governo contro i lavoratori pubblici”.       
 
E, secondo il sindacato, la parte che piu’ preoccupa nel programma del governo e’ che “c’e’ l’idea del superamento delle dotazioni organiche nel pubblico impiego”. “La differenza rispetto alla manovra di luglio -aggiunge Dettori- e’ che qui si parla di eliminare la dotazione organica nel lavoro pubblico. E’ una norma che nessuno di noi capisce come sara’ scritta. Perche’ il superamento delle dotazioni organiche -sottolinea la dirigente sindacale- significa non flessibilita’ del lavoro ma flessibilita’ nei servizi, e che cioe’ non si e’ piu’ in grado di dire ai cittadini che i servizi verranno garantiti”.

P.I.: DETTORI (FP CGIL), CON CISL E UIL D’ACCORDO SU ATTACCO A SETTORE MA RICETTE DIVERSE = FIDUCIOSA SU DIFESA UNITARIA LAVORO PUBBLICO       Roma, 4 nov. (Adnkronos/Labitalia) – “Con Cisl e Uil di certo c’e’ una condivisione: tutti insieme diciamo che c’e’ un attacco al lavoro pubblico. Diverse sono le ricette per affrontare e risolvere il tema”. Cosi’ Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil, affronta con LABITALIA il tema dei rapporti tra i sindacati del pubblico impiego.  “Noi come Cgil -spiega Dettori- pensiamo che il contratto nazionale sia uno strumento non sottraibile ai lavoratori e non sostituibile dalla contrattazione integrativa; altri miei colleghi di altre sigle sindacali pensano che intanto, visto che e’ inutile parlare di contratto nazionale, si puo’ ragionare di risorse nella contrattazione integrativa in sostituzione del contratto nazionale”.      

E le distanze di vedute tra i sindacati non finiscono qui: “Io penso che vada abrogato l’articolo 8 che tanto ci fa litigare e ha diviso le organizzazioni sindacali anche confederali -sottolinea Dettori- mentre alcuni miei colleghi pensano che l’articolo debba essere applicato anche ai dipendenti pubblici. Quindi c’e’ sentire comune sul lavoro pubblico, ci sono differenze su come deve essere affrontata la questione dei servizi pubblici in questo paese e dei diritti dei lavoratori in questo Paese”. 
 
 
ICE: DETTORI (FP CGIL), NO A CHIUSURA, SI’ A RIFORMA PER RILANCIARE ATTIVITA’ =   Roma, 4 nov. (Adnkronos/Labitalia) – No alla chiusura dell’Ice, si’ alla riforma dell’Istituto, basta che sia fatta, per “rilanciarne” l’attivita’ che “e’ fondamentale per le imprese italiane all’estero”.

E’ chiara la posizione di Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil, nella difesa dell’Istituto per il commercio estero, che dovrebbe essere coinvolto dalle misure del governo.  “Non capiamo quale sia l’obiettivo dietro la chiusura dell’Ice: noi pensiamo -spiega Dettori a LABITALIA- che non possa essere chiuso il lavoro che fa l’Ice, che e’ altamente professionalizzato, internazionalizzato, e che vende e promuove all’estero, sopratutto nei Paesi in cui non siamo ancora fortemente affermati, i prodotti italiani, e sopratutto quelli delle piccole e medie imprese”.       Dettori ricorda che “abbiamo fatto tra l’altro un’iniziativa pubblica a cui abbiamo invitato anche le controparti e dove c’erano
anche rappresentanti di piccole e medie imprese, e in cui abbiamo detto: non ci interessa il nome, non ci appassionamo a questo. Puo’ essere anche un’agenzia, puo’ essere riorganizzato, con maggiore integrazione con le Camere di commercio, con la formazione per i dipendenti. Basti che si tratti -rimarca la dirigente sindacale- di riformare per rilanciare”. 
 
Dettori sottolinea quindi che a difendere l’operato e la presenza dell’Ice non e’ solo il sindacato ma anche le imprese. “Penso al nostro tessile, al parmigiano reggiano e a tutta una serie di attivita’ -spiega- che riguardano sopratutto i piccoli imprenditori che l’Ice riusciva a far conoscere in tutto il mondo. La risposta migliore la danno proprio le nostre imprese quando scrivono al governo che e’ ‘una follia la soppressione dell’Ice’, un ente utile alla loro espansione commerciale e ad aprirsi verso nuovi mercati”.        
 
 
 
 Roma,  4 novembre 2011
 

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