Igiene Ambientale: Trattativa multiutility IREN. Comunicato Unitario e convocazione Coordinamento 21 novembre 2011

17 Novembre 2011

Igiene Ambientale: Trattativa multiutility IREN. Comunicato Unitario e convocazione Coordinamento 21 novembre 2011

 
Il 10 novembre si è riunito a Roma, unitamente alle Segreterie nazionali, il coordinamento Iren per esaminare la situazione che si sta determinando nella società, lo stato delle relazioni e l’evoluzione delle vertenzialità in corso.

Il quadro che è emerso dalla discussione mostra le contraddizioni di una azienda ancora in difficoltà, determinate dalla fusione di più entità – precedentemente fortemente caratterizzate sul territorio – e dal  tentativo di assumere una nuova dimensione.

La dimensione di grande azienda nazionale,  capace di caratterizzarsi con obiettivi, connotazioni, caratteristiche e comportamenti comuni su tutti i territori in cui opera.

Così non è stato e, al contrario, si denota una azienda in difficoltà non avendo ancora capitalizzato il patrimonio di sinergie compiutosi con la fusione di IRIDE / ENIA.

Queste contraddizioni si ripercuotono negativamente nel complesso sistema relazionale, concordato con il protocollo di relazioni a suo tempo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali.

Inoltre, particolarmente preoccupanti sono le notizie apparse su molti organi di stampa relative allo stato di Iren s.p.a. dove si evidenziano modifiche sostanziali al piano industriale, con probabili  conseguenze sul piano organizzativo territoriale.

Contestualmente, ad oggi, rimane quasi disatteso il modello relazionale  a livello territoriale,  nonostante sia un avanzato modello di relazioni industriali nel panorama nazionale.

Le modifiche  del piano industriale, riportate dai media, unitamente alle difficoltà  del confronto decentrato, hanno messo in luce la necessità di rifocalizzare il confronto su alcune tematiche centrali quali: il Piano Industriale, la verifica del piano di investimenti, la verifica dell’esistenza o meno di decisioni in tema di esternalizzazioni e di appalti.

Le esternalizzazioni sono strettamente connesse alle politiche occupazionali e alla tenuta dei cicli produttivi e dei contratti di lavoro nazionali e, conseguentemente, le possibili scelte che l’azienda mette in campo  debbono essere oggetto di un confronto sindacale secondo quanto previsto da contratti nazionali.

Riteniamo, inoltre, che sia necessario definire al più presto l’impianto per il nuovo premio di partecipazione di gruppo che dovrà essere ispirato a principi di ridistribuzione delle redditività realizzate e della valorizzazione degli specifici obiettivi di produttività relativi alla specificità delle filiere produttive del gruppo, in un’ottica non riduttiva del secondo livello di contrattazione, ma che inserisca l’accordo sul premio all’interno di un accordo più complessivo.

Investimenti, occupazione, appalti, formazione, professionalità sono le questioni su cui si è determinato un inasprimento dei rapporti in sede locale, elementi che non aiutano la realizzazione di una politica societaria uniforme a tutto il gruppo.

In assenza di risposte alle problematiche poste, il coordinamento nazionale valuterà, già a partire dalla prossima riunione del 21 novembre a Bologna,  gli obiettivi su cui ci attendiamo, alla ripresa del confronto, risposte coerenti e risolutive da parte dell’azienda.

Le Segreterie nazionali, in attesa che riprenda un più proficuo confronto con la società, invitano tutte le strutture e le rsu ad effettuare un adeguato programma di assemblee finalizzato ad una puntuale e corretta informazione dei lavoratori.             
                                               
                                                LE SEGRETERIE NAZIONALI

 
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