Roma, 18.11.2011
Al Direttore della Direzione Generale del Personale
Cons. Riccardo Turrini Vita
e,p.c.
Al Capo del Dipartimento A.P.
Pres. Franco Ionta
Al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Ufficio del Capo del Dipartimento
Ufficio per le Relazioni Sindacali
R o m a
Al Provveditorato regionale A.P. E.R.
Alla Segreteria regionale FP
B o l o g n a
Alla Direzione della C.C.
Alla Segreteria territoriale FP
Ai Delegati ed iscritti FP CGIL
Polizia Penitenziaria
F o r l ì
OGGETTO: Casa circondariale di Forlì.-
Egregio Direttore,
certo rammenterà come sulle gravi criticità che da tempo stanno investendo la struttura penitenziaria di Forlì questa O.S. è più volte intervenuta, sollecitando codesto Dipartimento ad adottare provvedimenti incisivi tesi ad attenuarne la precaria condizione oggettiva, sia dal punto della risoluzione delle importanti carenze strutturali che continuano ad affliggere l’istituto, che dell’implementazione delle necessarie risorse umane.
Quello è un carcere vetusto ove, tra molto altro, mancano dall’organico previsto diverse unità di Polizia Penitenziaria; una carenza che invero codesta amministrazione ha finalmente deciso di affrontare, anche profittando dell’occasione data dalla prossima destinazione dei 756 neo agenti, per destinare in quella sede – almeno sulla carta – 7 unità provenienti da altri istituti penitenziari.
Uno sforzo che non vorremmo fosse però vanificato dalle revoche al trasferimento prodotte dai colleghi interessati di cui siamo venuti a conoscenza proprio stamani, perché è del tutto evidente che il personale già in servizio presso quella struttura proprio su quell’adeguamento contava per trovare un minimo di sollievo alla pessima condizione lavorativa di cui, suo malgrado, continua ad essere oggetto.
La invitiamo quindi, signor Direttore, a verificare quanto sopra e a disporre l’immediato scorrimento della graduatoria vigente (2010), al fine di destinare realmente in quell’istituto le 7 unità che codesto dipartimento ha deciso di assegnarvi ovvero, in alternativa, qualora non vi fossero eventuali altre aspirazioni per quella sede, a disporre l’assegnazione di un numero di neo agenti almeno pari a questo stabilito nell’incremento individuato.
Una amministrazione che aspiri ad essere finalmente credibile nei confronti del proprio personale dipendente questo, a nostro giudizio, dovrebbe responsabilmente fare.
Auspichiamo sappia cogliere l’importanza dell’occasione offerta per affermare e praticare con convinzione questo intento.
Cordialmente
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Polizia Penitenziaria
Francesco Quinti