VVF – Incontro con il Presidente del Consiglio, Mario Monti.

04 Dicembre 2011

 

Incontro con il Presidente del Consiglio, Mario Monti.

 

4.12.2011 – Nella tarda mattinata di oggi, siamo stati convocati a Palazzo Chigi per una presunta illustrazione degli interventi economici e finanziari che verranno adottati dal Consiglio dei Ministri.
L’incontro è stato presieduto dai Ministri dell’Interno, della Giustizia e della Difesa.
 
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, in una breve apparizione, durata poco meno di quattro minuti, ha dichiarato la propria soddisfazione nell’incontrare il cuore dello Stato dopo una lunga riunione con le parti sociali, differenziandole in tal modo, forse anche inconsciamente, dalle numerose rappresentanze sindacali presenti nella sala.
 
Il Premier ha inoltre evidenziato l’importanza di illustrare al tavolo la complessa operazione politica economica e sociale che il Governo si appresta a varare nelle prossime ore:
 
“Mai come oggi è stato determinante il nostro Paese per il corso della storia Europea. Noi legheremo ogni nostra discussione all’orientamento Europeo, non perché ci viene imposto, bensì perché è l’interesse dell’Italia e delle future generazioni.
In questo intervento abbiamo inserito tre principi semplici da enunciare ma difficili da realizzare, anche se credo che ci riusciremo, ovvero rigore, equità, crescita.
I Ministri presenti sono in grado di approfondire il tema senza enunciare l’articolato della manovra, ben consapevoli della specificità del comparto.”
 
Purtroppo, né il Capo del Governo in questo sintetico intervento, né i Ministri presenti in assoluto silenzio, hanno minimamente accennato alla necessaria copertura finanziaria per dare seguito, finalmente, alla tanto declamata “specificità” che i Vigili del Fuoco meritano, per quanto ci riguarda, in virtù del proprio lavoro svolto.
 
Per il momento, gli unici elementi che uniscono il CNVVF, le Forze di Polizia e le Forze Armate sono i tagli subiti nel corso degli ultimi mesi.
 
I Vigili del Fuoco hanno ricevuto numerosi encomi ed onorificenze, in ragione dei compiti svolti e per la vicinanza alle popolazioni colpite da calamità e disastri. Nelle stesse due tristissime alluvioni in Liguria ed a Messina, si sono prodigati per il soccorso nei confronti di quei martoriati territori.
 
Eppure il Corpo Nazionale ha solo di recente subito pesantissimi interventi economici e finanziari che, sommati alle responsabilità dei Governi succedutisi alla guida del Paese negli ultimi anni, hanno peggiorato le condizioni degli operatori del soccorso, ponendo seriamente a rischio lo svolgimento del servizio reso alla popolazione. L’ennesimo taglio di risorse si è abbattuto su di un bilancio già esiguo e, dunque, assolutamente inadeguato a sostenere la gestione dell’organizzazione nell’insufficienza delle dotazioni tecniche a disposizione, acutizzando la situazione debitoria pregressa.
 
Il risultato negativo di tali scelte politiche è evidente, peraltro, nelle drammatiche carenze di organico ordinario e strutturale, non solo inadeguato rispetto agli standard europei, ma attualmente in passivo di almeno 3.000 operatori. 
 
La delegazione FP CGIL ha chiesto, quindi, che si proceda con il turn over, che si continui ad assumere utilizzando le graduatorie aperte, anche attraverso l’assunzione dei precari, per il ripristino delle dotazioni vigenti.
 
Abbiamo sottolineato, inoltre, la mancata attenzione nei confronti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che si manifesta nella ristrettezza delle retribuzioni di un mestiere così importante, sempre al centro del soccorso alle popolazioni. Ancor oggi, non è dato di capire se saranno riconosciuti i giusti aumenti salariali per stipendi fermi da lungo tempo:lavoriamo con un contratto scaduto da più di 21 mesi, senza alcuna considerazione e rispetto alle retribuzioni già basse, ma la condizione inaccettabile è il contenzioso amministrativo che blocca ancora parte dell’arretrato aumento salariale, poiché dovuto ai pompieri non dallo Stato, bensì dalle società private aeroportuali.
 
Inoltre, poiché in questi giorni si parla insistentemente di riforma delle pensioni, abbiamo puntualmente rammentato al Ministro dell’Interno come i Vigili del Fuoco, dopo tanti anni di rivendicazione, non godono ancora di un trattamento pensionistico specifico che riconosca l’usura ed il rischio professionale degli operatori, per un lavoro svolto sempre in condizioni dure e disagiate.
 
Abbiamo ribadito, infine, la necessità di ridare centralità al Corpo nazionale di Vigili del Fuoco nel sistema integrato di Protezione Civile, così come già previsto dalle leggi vigenti in materia, attraverso un progetto che guardi al futuro del Paese, il cui elemento risolutivo è costituito dal rapporto tra gli enti locali e tutti i diversi soggetti che concorrono all’attività di protezione della popolazione ed alla salvaguardia dell’ambiente. 
 
In conclusione, tutte le ragioni fin qui esposte ci hanno spinto a richiedere urgenti interventi riparatori nonchè la disponibilità e l’impegno concreto del nuovo Governo per una definitiva soluzione delle tematiche, poste in controluce dalla FPCGIL, con l’obiettivo di migliorare i servizi e la tutela dei cittadini del nostro Paese.

 
Mario Mozzetta

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