IL KO NON DEVE ESSERE DEI LAVORATORI
Il Governo Monti esordisce con lo scioglimento dell’Inpdap nell’Inps che dovrebbe portare un risparmio, secondo i tecnici, di circa 20 milioni di Euro già nel primo anno di gestione ( in allegato l’art. 21 del Decreto).
In tutto questo i vertici Inpdap si sono distinti per il profondo disinteresse, (o l’ignoranza?), su ciò che stava capitando al tavolo politico, deputato a decidere anche sulla soppressione dell’Inpdap.
L’interesse, però, oggi deve essere alto e deve esserlo a tutela delle lavoratrici e i lavoratori dell’istituto e A NESSUNO è PERMESSA LA LOGICA DEL SI SALVI CHI PUO’.
LA CGIL CHIEDE
– L’immediata attivazione di un tavolo sindacale di confronto con i vertici in scadenza e con i rappresentanti dell’Ente accorpante per decidere:
1) i giusti riconoscimenti che devono andare a chi ha lavorato sempre, e spesso oltre il dovuto e con spirito di sacrificio e servizio, nell’interesse di questo Istituto;
2) le garanzie che vanno date alle funzioni dell’Inpdap, quando tra 6 mesi, come dice la lettera del Decreto, si dovrà procedere ad una riorganizzazione generale delle funzioni Inps.
– L’inquadramento di tutti i vincitori del concorso per l’area C e per l’area B in modo tale che al passaggio delle risorse umane in Inps ( con decreto ministeriale da emanarsi entro 60 gg dalla chiusura del bilancio Inpdap) ci sia la possibilità di fruire delle vacanze di organico dell’Inps per assumere sia i vincitori che gli idonei dei due concorsi;
– L’impegno di stabilizzazione di tutti i comandati in forza all’Istituto che potrebbero essere stabilizzati, anche loro, fruendo delle vacanze organiche dell’Inps;
– La certezza delle posizioni di lavoro di tutti i lavoratori in tutte le sedi d’Italia con l’assegnazione di ruoli e funzioni attraverso atti determinativi della dirigenza, lì dove manchino, per evitare che si possa fare dell’incertezza delle competenze un’arma per il demansionamento;
– L’attribuzione ai lavoratori di tutte le risorse del fondo di ente e di tutti i compensi accessori, indipendentemente dalla valutazione o dal raggiungimento degli obiettivi che , ovviamente, perdono di significato e credibilità in questa situazione.
Roma 5/12/2011
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL Inpdap
Marinella Perrini