VVF – Coordinamento soccorso alpino e speleologico – Sentenza T.A.R. Umbria.

05 Dicembre 2011

Coordinamento Nazionale FP CGIL Vigili del Fuoco

 
 
 

Roma, 05 dicembre 2011

 
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Annamaria Cancellieri
 
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dr. Francesco Paolo TRONCA
 
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
 
All’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE

 

 
 
 

 Oggetto: Coordinamento soccorso alpino e speleologico – Sentenza T.A.R. Umbria.
 

        Egregi,
come certamente a Voi noto, il Tribunale amministrativo Regionale per l’Umbria, in merito al ricorso numero di registro 512 del 2010, proposto dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico contro il Ministero dell’Interno, ha depositato in data 28/10/2011 gli esiti della sentenza.
     
      Dalla lettura della stessa si evince che: “l’ordinamento giuridico effettivamente attribuisce, di norma, e cioè in via tendenziale, al CNSAS il soccorso in montagna, in grotta, in ambienti ostili ed impervi, oltre al coordinamento dei soccorsi, allorché intervengano altri enti (da intendersi quali soggetti pubblici istituzionalmente preposti) od organizzazioni di volontariato, ma anche in presenza di Amministrazioni pubbliche, ed in particolare del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.”
 
      La pronunziazione del Consiglio di Stato n. 1874/2002 del 26 giugno 2002 chiarisce che, da quanto evidenziato dai lavori parlamentari, “non vi può essere una competenza esclusiva o prevalente del CNSAS in materia di Soccorso Alpino e Speleologico, pur valorizzandosi la sua capacità di coordinamento rispetto agli interventi di organizzazioni non comprese tra le strutture della protezione civile”.
 
      Detta pronunzia ben chiarisce che le Amministrazioni dello Stato conservano la propria autonomia: “Ne consegue che il CNSAS, al quale è attribuito comunque il coordinamento delle altre organizzazioni che non 
 
costituiscono strutture del servizio nazionale della Protezione Civile, dovrà attenersi per quanto riguarda il coordinamento con le strutture nazionali, alle indicazioni per il raggiungimento delle finalità di coordinamento operativo che saranno dettate dal dipartimento della Protezione Civile e che saranno riprese dalle autorità preposte per legge alla gestione dell’emergenza. Allo stesso modo deve regolarsi il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.
 
      Riteniamo opportuno rammentare che, dunque, i Vigili del Fuoco sono gli unici professionisti del Soccorso Tecnico Urgente e svolgono il proprio lavoro su tutto il territorio nazionale 24 ore al giorno.
 
      Inoltre, nell’interesse generale, è nostra convinzione fornire risposte sempre più efficaci ai cittadini nei momenti di difficoltà.
 
      Tuttavia, non è possibile prevedere che Corpi Professionali dello Stato vengano coordinati dalle organizzazioni di volontariato, pur riconoscendo la loro capacità e volontà di collaborazione ed integrazione nei momenti operativi. 
 
      Tutto ciò determinerebbe, non solo, una delegittimazione del ruolo svolto dal Corpo Nazionale e della propria attività istituzionale, ma un conflitto di competenze e interessi di difficile comprensione in un momento in cui, da un lato si impongono pesanti sacrifici e dall’altro si tenta di affidare ai Vigili del Fuoco tutte le competenze relative alle attività di Protezione Civile. 
 
      Per quanto ci riguarda, nell’ottica di risparmio e razionalizzazione, sarebbe certamente più efficace promuovere ed incentivare convenzioni e protocolli, forme sempre maggiori di collaborazione tra diversi soggetti, anche pubblici (leggasi, sanità, polizia, guardia di finanza, carabinieri enti di volontariato tutti), nell’interesse primario della salvaguardia e dell’incolumità delle persone.
 
      In considerazione di quanto sopra esposto, riteniamo doverosa una forte presa di posizione da parte del Ministero dell’Interno e del Dipartimento Vigili del Fuoco, attraverso l’immediata proposizione dei mezzi previsti di impugnazione, dinanzi al Consiglio di Stato, della succitata sentenza e procedendo, nel contempo, anche ad una fondamentale ed imprescindibile modifica dell’attuale legislazione in materia.
 

Il Segretario Nazionale FP CGIL
Adriano SGRO’
FP CGIL VVF Nazionale
Mario MOZZETTA
 

 
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