Sul blitz di Cortina demagogia, chi lamenta vessazioni è culturalmente connivente ma non resti un caso isolato

16 Gennaio 2012

Sul blitz di Cortina demagogia, chi lamenta vessazioni è culturalmente connivente ma non resti un caso isolato, si prosegua e si investa nei sistemi di controllo – Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

“Il lavoro degli ispettori dell’Agenzia dell’Entrate è come sempre preziosissimo. Chi denuncia atteggiamenti vessatori commette un errore gravissimo e rischia di apparire culturalmente connivente con gli evasori fiscali. Il fenomeno è allarmante e va affrontato con misure di emergenza, mettendo da parte imbarazzanti lagnanze su improbabili persecuzioni nei confronti dei ‘ricchi’. Gli attacchi di questi giorni sono sterili e sembrano non tener conto della gravita dei sacrifici chiesti alle fasce deboli. L’evasione fiscale va condotta senza sconti e senza buonismi”, con queste parole Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil Nazionale, esprime il proprio apprezzamento ai dipendenti dell’Agenzia dell’Entrata per il cosiddetto ‘blitz’ messo in atto a Cortina d”Ampezzo  il 30 Dicembre del 2011.

“La sola esortazione che facciamo al Governo e al direttore Befera è quella di non fermarsi, di avviare una massiccia offensiva per sedare i dubbi su presunte operazioni mediatiche. Si potenzino gli strumenti di controllo, si utilizzino meglio quelli a disposizione. La manovra economica – aggiunge Chiaramonte – ha dimostrato troppa debolezza su questo fronte, deludendo chi si attendeva una forte risposta”.

“Ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate rinnoviamo la nostra solidarietà: dover subire tante cattive attenzioni dopo anni di blocco dei salari e campagne denigratorie non è certamente la giusta ricompensa per il loro utilissimo lavoro. Inoltre bisognerebbe ricordare che l’Agenzia, come il resto delle pubbliche amministrazioni, è sottoposta al blocco del turn over, anche se la logica imporrebbe l’esatto opposto. La nostra pubblica amministrazione sta vedendo indebolirsi irrimediabilmente il sistema di controllo di legalità, su cui invece bisognerebbe investire per far riprendere fiato alle entrate e scongiurare riduzioni di spesa socialmente insostenibili. É un paradosso tutto Italiano il fatto che i lavoratori vengano sottoposti a pressioni indebite mentre parte del sistema politico e informativo difende la privacy e la rispettabilità degli evasori fiscali. La lotta all’evasione – conclude il sindacalista – non è solo una questione di equità. È la nostra più grande opportunità per uscire dalla crisi”.

Roma, 5 gennaio 2012

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