MIT: incontro con il Ministro Corrado Passera

20 Gennaio 2012

 
 

INCONTRO CON IL MINISTRO CORRADO PASSERA

 COMUNICATO

   

Il giorno 18 gennaio il Ministro Corrado Passera congiuntamente allo staff di Gabinetto ha incontrato le OO.SS per presentarsi e ascoltare le problematiche salienti del nostro Ministero.

La nostra organizzazione sindacale ha evidenziato la struttura del Ministero, caratterizzata da una diffusione capillare sul territorio con Uffici profondamente eterogenei e con problematiche di organizzazione del lavoro molto diverse.
La loro presenza è data dall’espletamento di compiti istituzionali di vigilanza e controllo (sui mezzi di trasporto, nei cantieri, nel rilascio delle autorizzazioni e cc.) e rappresentano il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti garantendo alla collettività il bene sicurezza; alla luce di ciò l’impegno massimo che chiediamo all’Autorità politica è di mantenere e valorizzare le competenze per le quali noi tutti lavoriamo.

Nello specifico abbiamo ricordato al Ministro l’importanza del lavoro svolto dal personale appartenente all’area A, che soprattutto in periferia svolgendo mansioni qualificate e superiori alla loro attuale inquadramento professionale, consente di far fronte alle richieste dell’utenza.
Dopo aver atteso tanti anni e aver ascoltato le tante promesse dell’Amministrazione, chiediamo che venga loro riconosciuto il diritto alla carriera.
La presenza nel territorio di Uffici Provinciali importanti, quali possono essere quello di Napoli o Cagliari, nei quali manca da anni un Dirigente è una gravissima carenza operativa dell’Amministrazione che genera malfunzionamenti e comporta l’assunzione di responsabilità da parte del personale contrattualizzato che dovrebbe essere a carico della Dirigenza.
Il lavoro svolto dalla Motorizzazione, mediante un’operazione di storno fondi, consente il funzionamento della Cassa di Previdenza ed Assistenza: fondamentale strumento di assistenza sociale.
 In un momento di grave crisi economica il suo ruolo deve essere rilanciato trovando nuove forme di finanziamento anche presso il Dipartimento delle Infrastrutture.
Diverse e non meno complesse sono le problematiche presenti nel settore delle Capitanerie di Porto dove convive personale civile e personale militare. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un “travaso” di competenze di regolazione, proprie delle Direzioni Generali a favore del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, mediante atti (verbale di riunione) giuridicamente discutibili.
La creazione dell’Organismo investigativo previsto da una direttiva comunitaria del 2009, così come attualmente gestito dal Comando Generale non soddisfa il requisito di indipendenza richiestoci dall’U.E.
L’importante ruolo svolto dal settore Infrastrutture trova un punto di caduta nella mancata regolamentazione dell’articolo 92, incentivo alla progettazione, rendendo la gestione estremamente discrezionale creando così nicchie di potere difficilmente controllabili.
Abbiamo poi ricordato gli ultimi anni di lotta che il nostro sindacato da solo ha affrontato nel contestare il sistema di valutazione che oggi a caduta si riversa su tutto il personale.
Il sistema in vigore non ha mai trovato la nostra condivisione e ora pesantemente cade sui lavoratori; consideriamo altre forme di misurazione delle performance che non prevedano le chiusure proposte dalla normativa Brunetta.
 
Alle tante osservazioni il Ministro ha risposto che nelle materie specifiche non ha ancora elementi di valutazione ma si riserva di aprire dei tavoli di confronto così come richiesto dalle OO.SS., riconoscendo un ruolo importante alla collaborazione con le parti sociali.
 
La valorizzazione del personale di Area A è una richiesta di cui era a conoscenza e ci ha assicurato la sua disponibilità a risolvere la questione.
Nel concordare l’importanza delle funzioni di vigilanza e controllo ha tuttavia evidenziato che esse devono comunque essere garantite all’utenza da noi o, qualora non fossimo in grado……..da altri!
Relativamente alla questione valutazione vi è stata un certa apertura a verificare il sistema da noi utilizzato e a superare i limiti imposti da fasce predeterminate.
L’incontro con il Ministro ci ha dato modo di scoprire che altri sindacati, firmatari dei precedenti accordi sulla valutazione, contestano ora la sua applicazione.
Per quattro anni la CGIL ha indetto scioperi e manifestazione contro un sistema di valutazione della performance che voleva ricondurre il personale all’interno delle tre fasce predeterminate di brunettiana memoria, siamo stati accusati di non aver avuto senso sociale e di aver organizzato fine settimana……. anche se tardivamente è bello scoprire che avevamo e abbiamo ragione!
 
Roma,  20 gennaio 2012

 
                            FP CGIL
            La Coordinatrice Nazionale
                Alessandra Allegrucci
 

 
 
 
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