Dopo la sostanziale bocciatura da parte della Commissione Affari Sociali del Senato, il 19 gennaio il decreto legislativo di riordino della Croce Rossa Italiana licenziato dal Governo Berlusconi ha ricevuto il parere negativo anche della Conferenza Unificata (Regioni, Comuni, Province e Comunità Montane).
Il cerchio si è chiuso.
Un’operazione totalmente inutile e penalizzante per il servizio di assistenza e urgenza da garantire ai cittadini, odioso per il personale di ruolo e precario messo in mobilità e licenziato, ha ricevuto il colpo di grazia. Siamo certi che il Governo Monti non vorrà proseguire la scelta scellerata dell’esecutivo Berlusconi.
Le lotte della Fp-Cgil e di tutti i lavoratori a difesa della loro condizione e del servizio che garantiscono, in condizioni spesso molto difficili, hanno avuto un ruolo determinante in questo epilogo.
Si apra ora il tavolo di confronto al Ministero della Salute con tutto i soggetti interessati per il rilancio del servizio e della Croce Rossa Italiana.
Roma, 24 gennaio 2012