ICE: Nota CIDA CGIL CISL UIL al Ministro Passera

26 Gennaio 2012

 
 

Lettera al Ministro della Giustizia, Paola Severino

  
  Roma, 25 gennaio 2012   
                                          
Al Sig. Ministro dello Sviluppo Economico
                                                                                  Dr. Corrado Passera
                                                                                 
                                                                                  Al Capo di Gabinetto
                                                                                  Pres.  Mario Torsello
 

                                                           e, p. c. –            Direttore UAGR
                                                                                  Dr.ssa Maria Ludovica Agrò
 

In occasione dell’incontro dell’11 gennaio u.s. con le organizzazioni sindacali è stata da Lei annunciata la costituzione di un Tavolo di lavoro dedicato all’ex ICE. Nell’apprezzare l’iniziativa riteniamo che questo confronto non possa prescindere dall’analisi e dall’ulteriore definizione di quelle che saranno le funzioni della costituenda Agenzia.
 
Se con la creazione dell’Agenzia non si è voluto rivitalizzare l’ex ICE ma istituire  un nuovo soggetto, che è chiamato a svolgere funzioni certo non meno complesse di quelle affidate al soppresso Istituto, riteniamo comunque che esso non possa collocarsi in posizione di gran lunga inferiore rispetto alle Trade Promotion Organization (TPO) degli altri  Paesi industrializzati.

Le imprese italiane, in particolare le piccole e le micro, hanno infatti bisogno di un interlocutore pubblico in grado di fornire loro servizi quali/quantitativamente  adeguati. Soltanto un’organizzazione che fornisca “pacchetti” di servizi integrati consente, infatti,  alle aziende di trovare risposta alle proprie diversificate esigenze, anche personalizzate, di informazioni, scouting, assistenza specializzata, attività di promozione e formazione e programmi e strategie di marketing.

Una TPO modernamente intesa dovrebbe essere in grado di orientare e assistere le imprese e creare alleanze virtuose con altri soggetti intermedi (camere di commercio, associazioni di categoria, banche e altri) anche nelle aree di frontiera ove le quote di mercato italiane risultano ancora insufficienti. L’Agenzia dovrà  quindi dotarsi di una struttura fortemente caratterizzata da unità operative e tecniche, assicurando al tempo stesso una più che adeguata proiezione sull’estero, sempre nella cornice di un coordinamento funzionale con la Farnesina.

Se in Italia, in un’ottica di “fare sistema”, l’Agenzia dovrà anche, come da Lei auspicato, contribuire al coordinamento degli altri soggetti pubblici e privati preposti ai processi di internazionalizzazione, all’estero non potrà certo trascurare, tra gli altri compiti istituzionali, la formulazione di strategie operative sui diversi mercati, l’analisi del  ruolo e delle azioni delle TPO concorrenti, la composizione degli investimenti, operando in stretto raccordo con gli altri soggetti pubblici, che curano il monitoraggio delle dinamiche macroeconomiche.

Ciò premesso, poiché riteniamo che per la funzionalità dell’Agenzia saranno necessarie risorse umane adeguate e coerenti con i compiti richiesti, valutiamo quanto mai opportuna una conseguente riflessione anche su quest’aspetto.

Tale necessità va infatti a infrangersi contro la riduzione del 67% della dotazione organica, inusitatamente determinata ex lege, che non rende possibile svolgere in modo efficace ed efficiente, non ultimo per evidenti diseconomie di scala, i complessi compiti che l’Agenzia è chiamata a svolgere e non origina risparmi tangibili per il Bilancio pubblico. Al contrario, l’inquadramento di oltre 300 dipendenti dell’ICE, formati in decenni di attività, nei ranghi di altre amministrazioni costituisce un vero e proprio spreco di specifiche professionalità, oltre a porre problemi operativi in merito alla selezione di difficile se non impossibile risoluzione. 
 
Infine vorremmo poter ragionare con Lei sull’esigenza inderogabile di un riordino del sostegno all’internazionalizzazione, che non si limiti a interventi puntuali e apparentemente privi di una logica complessiva ma costituisca invece una solida piattaforma sulla quale costruire un rilancio dell’azione pubblica che, valorizzando ruolo e know-how di funzionari e dirigenti e l’interazione tra i tanti soggetti preposti, consenta finalmente di rispondere in modo integrato e tempestivo alle esigenze delle imprese, specialmente laddove queste si trovano in posizione di evidente svantaggio competitivo. 
 
Chiediamo quindi un incontro urgente, preferibilmente prima dell’avvio operativo del Tavolo di confronto.
 

 

Presidente FP– CIDA                FP CGIL                          FPS CISL                  UILPA  
f.to  Giorgio Rembado    Salvatore Chiaromonte     Paolo Bonomo       Enrico Matteo Ponti
 

CIDA UNADIS    ICEDIR CIDA           FP CGIL ICE        FSP CISL ICE        UILPA ICE
Franco Sottile   Elisabetta Talone     Paola Lisi         Silvana Stella   Giovanni Gismondi
                                                                                                            Caterina La Boccetta
 

 

 
 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto