Min. Infrastrutture e Trasporti: richiesta di incontro al Ministro

30 Gennaio 2012

 
 

Richiesta di incontro

 

Roma, 30 gennaio 2012

Alla c. a del Signor Ministro
Corrado Passera

Al vice Ministro
Dr. Michele Ciaccia

Al Capo di Gabinetto
Pres. Mario Torsello
 
SEDE

  
OGGETTO:  Richiesta di incontro.

Facendo seguito all’incontro del 18 u.s, tra il Sig. Ministro e le OO.SS,.  nel quale sono state brevemente esposte alcune criticità dell’Amministrazione, abbiamo apprezzato molto lo spirito collaborativo con le parti sociali con cui l’Autorità politica intende condurre la gestione delle specifiche problematiche illustrate.
Siamo consapevoli del contesto politico-economico in cui versa l’Italia e delle necessarie politiche di contenimento della spesa pubblica, ribadiamo tuttavia l’importanza di rivalutare e garantire sempre di più le funzioni di vigilanza e controllo (sia nei settori dei trasporto sia nei cantieri) espletate dal nostro Ministero che riconosce la sicurezza come bene sociale economicamente non valutabile, né trattabile.
Con lo stesso spirito emerso dal confronto con le SS.VV., vorremmo instaurare un rapporto di fattiva collaborazione chiedendo l’apertura di una fase di confronto sulle seguenti tematiche: 

Riduzione Spese di funzionamento
Come previsto dalle vigenti normative entro il mese di marzo 2012 si dovrà procedere ad un taglio del 10% delle dotazioni organiche, sia per il personale contrattualizzato che per il personale dirigenziale.
Tale rivisitazione delle piante organiche comporterà una nuova organizzazione del lavoro tale da garantire comunque l’espletamento delle attività istituzionali e la gestione degli eventuali esuberi.
Chiediamo di essere coinvolti nelle scelte di riorganizzative che andranno ad influire direttamente sulla vita lavorativa dei dipendenti, che devono diventare strumento di innovazione e non elementi da aggredire in quanto costi. 
La riduzione delle spese di funzionamento ci auspichiamo non avvenga con la precedente logica dei tagli lineari ma dedichi molta attenzione alla presenza, all’interno della struttura ministeriale, di “nicchie di potere” che presentano alti costi di funzionamento a fronte delle competenze assegnate (es. Struttura tecnica di Missione).
Necessario è il passaggio ad una puntuale verifica delle consulenze esterne, rendendo trasparente l’elenco dei contratti in atto, e la loro rimodulazione con conseguente internalizzazione delle competenze scelta determinante per la credibilità della parte politica.
Riteniamo rispettoso per la dignità di tutti i lavoratori che anche il costo della struttura di Gabinetto venga rivisto coerentemente con gli indirizzi di politica economica in atto. 
 
Formazione
Come evidenziato nell’incontro con le S.V. il ruolo e l’importanza del nostro dicastero si misura nella capacità di far fronte allo svolgimento dei compiti di Vigilanza e Controllo espletati tramite i numerosissimi uffici periferici del Ministero.
Il personale ivi impiegato, che ha una alta professionalità  spesso aggiornata con il solo impegno personale, a seguito dei tagli di bilancio si viene a trovare nell’impossibilita di adeguare le proprie conoscenze tecniche alle frequenti rimodulazioni normative.
La formazione rappresenta la condizione  necessaria a garantire all’utenza un servizio altamente professionale, e diviene strumento per allargare il perimetro dell’azione pubblica in settori in cui la presenza del privato comporterebbe minori tutele collettive, speculazione ed impoverimento dei diritti sociali.
 
Sistema di valutazione
In questi giorni l’Amministrazione sta procedendo all’attuazione del decreto di valutazione n.274/5.1/OIV, manuale peraltro mai condiviso da questa O.S. 
Riteniamo chiarire che la nostra organizzazione sindacale non è pregiudizialmente contraria all’adozione di un sistema di valutazione ma che sia un sistema condiviso a partire dall’organizzazione del lavoro e veda quali attori tutte le parti, compreso i lavoratori, soggetti attivi del procedimento e non mero oggetto di misurazione. L’attuale sistema di valutazione presenta macroscopici elementi di criticità derivanti in parte dal d.l.vo 150 del marzo 2009, con particolare riferimento all’art. 19 (fasce di merito predeterminate) nel momento in cui introduce “per legge” la presenza di un numero minimo di dipendenti da collocare nella fascia di merito bassa, svincolando il giudizio in parola, dall’organizzazione del lavoro presente all’interno delle singole unità organizzative.
Tale vizio inficia sostanzialmente la costruzione del decreto ministeriale che inoltre presenta diversi elementi discutibili.
La prevista e necessaria condivisione degli obiettivi 2011 con il personale, entro il mese di ottobre dell’anno precedente a quello di riferimento, ha trovato applicazione disomogenea nell’intero territorio nazionale.
Sono molte le sedi di lavoro nelle quale le riunioni di condivisione, come imposte dal manuale operativo, non sono proprio avvenute.
Per il personale civile presso le Capitanerie di Porto gli  obiettivi 2011 (anche 2012) non sono stati definiti dal valutatore (individuato con decreto direttoriale 1/2011) d’intesa con i valutati, come previsto dal manuale operativo.
Al valutatore, dirigente di II fascia impiegato presso la sede centrale, che non è stato parte attiva nella 1° fase di definizione degli obiettivi (definiti dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto), non è corretto né responsabile chiedere il giudizio sul grado di raggiungimento degli obiettivi ora che si è giunti alla fase conclusiva del procedimento.
Nel caso in parola il valutatore, a sua volta, è valutato su obiettivi altri e diversi, contrariamente a quanti previsto dallo stesso manuale operativo.
Valutatori presenti presso la sede centrale di Roma e valutati distribuiti presso tutte le sedi periferiche del territorio nazionale!!
Notevoli perplessità presenta la costruzione del coefficiente di presenza, “pietra angolare” del nostro sistema di valutazione, esso penalizza i dipendenti che effettuano talune modalità di part-time (essenzialmente donne che sopperiscono all’assenza dello stato sociale) ed i dipendenti che hanno usufruito del diritto di sciopero “costituzionalmente garantito” (già sanzionato economicamente).
La relazione presenza-produttività è tutta da dimostrare!
La difficoltà di valutazione si presenta anche in quegli uffici periferici che da anni sono senza dirigente e si coordinano a distanza con  il superiore gerarchico che mantiene l’incarico ad interim e non assicura la continuità lavorativa necessaria ai fini di una corretta valutazione della struttura periferica.
Per brevità non si evidenziano altre difficoltà inerenti sia il mancato funzionamento del SIGEST, un applicativo che dovrebbe fornire i dati necessari al raggiungimento degli obiettivi, sia la intempestiva diffusione delle circolari relative all’interpretazione dei giorni utili a definire il coefficiente di presenza che arrivano con notevole ritardo, quando in alcuni uffici si è già proceduto alla notifica del provvedimento di valutazione.
  
Progressioni economiche del personale 
Il personale ex III livello svolge ormai da anni mansioni qualificate e superiori all’Area alla quale appartiene, consentendo l’espletamento dei compiti istituzionali dell’Amministrazione soprattutto in relazione alle richieste dell’utenza.
Riconoscere loro la possibilità di riqualificarsi, con il passaggio all’Area superiore, non implica oneri aggiuntivi a carico del bilancio del Ministero andando riconoscere l’importanza del lavoro svolto.
Il percorso, iniziato ormai diversi anni fa, è opportuno concluderlo con un accordo condiviso che interessi tutto il personale evitando il ricorso all’Autorità giudiziaria che comporta oneri gravosi sia per l’Amministrazione che per i dipendenti.
Si evidenzia, inoltre, che con nota 18 gennaio l’Amministrazione comunicava che a breve avrebbe provveduto a pubblicare le graduatorie di detto personale: siamo ancora in attesa.
 
Particolare attenzione merita anche la gestione delle procedure di progressione economica per il personale di Area II e III all’interno delle rispettive aree. 
Il bando di concorso è stato pubblicato il 3 dicembre 2010, e per la definizione puntuale degli incarichi ivi previsti si era concordato con le OO.SS. l’istituzione di tavolo tecnico.
Tale previsione è stata ampiamente disattesa e l’Amministrazione ha avocato a sé la gestione e la valutazione degli incarichi.
La procedura è stata resa ancora maggiormente laboriosa a seguito dell’emanazione di una circolare interpretativa ed additiva del bando in quanto prevedeva la produzione (durante il periodo estivo) a carico dei dipendenti di tutti i documenti comprovanti quanto dichiarato nella domanda originaria .
Dopo aver ricevuto l’intera documentazione cartacea, la D.G. del Personale ha ammesso l’impossibilità di poter verificare in modo puntuale quanto precedentemente richiesto, pertanto ha deciso unilateralmente di procedere ad una verifica a campione sugli attestati relativi agli incarichi.
Responsabilmente la nostra O.S. ha firmato l’accordo per le progressioni economiche al fine di garantire a tutti i dipendenti il diritto alla carriera, chiediamo con forza che tale diritto non sia leso da un comportamento superficiale dell’Amministrazione.
I lavoratori hanno diritto a procedimenti trasparenti.
Ad oggi, decorso un anno, i dipendenti non hanno più notizie ufficiali dello stato della procedura!
La pubblica Amministrazione può fare grandi cose, Sig. Ministro iniziamo a rendere certo il diritto, trasparenti i procedimenti ed a riconoscere  i dipendenti come valore e non come costi da contenere e ridurre.
 
Siamo consapevoli che gli argomenti proposti non siano di facile ed univoca soluzione, tuttavia costituiscono lo spazio sul quale si misura il ruolo e le capacita organizzative dell’Amministrazione.
La parte pubblica non può abbandonare le proprie prerogative per mancanza di risorse economiche che, pur presenti all’interno del Ministero, si perdono in rivoli tesi ad alimentare “rendite di posizione”.
  
                                                                       FP CGIL
                                                           La Coordinatrice Nazionale
                                                              Alessandra Allegrucci

 
 
 
 
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