Il Ministro Balduzzi ha centrato il problema puntando alla strutturazione dell’assistenza nel territorio 24 ore su 24. Solo così si potranno rendere compatibili i diritti dei cittadini con la sostenibilità del sistema. I problemi dei Pronto Soccorso sono anche un epifenomeno della inadeguatezza dei servizi territoriali.
“Fare la fila al pronto soccorso non è un piacere per nessuno – ha dichiarato Nicola Preiti, Coordinatore nazionale Fp-Cgil Medici per la medicina generale – e se i cittadini sono costretti a farlo, significa che quella, con tutti i suoi limiti, è l’unica risposta sanitaria che riescono a trovare“.
“Bisogna però evitare soluzioni velleitarie, perché lo studio dei medici di famiglia non può riassumere l’assistenza territoriale. Il cambiamento deve essere radicale, investendo la figura stessa del medico di famiglia e modificando ruolo e funzioni dei medici convenzionati, a partire dal superamento della anacronistica figura della guardia medica. E’ venuto il momento di strutturare finalmente il territorio in tutte le sue componenti – ha continuato Preiti – cambiando modalità organizzative e di relazione fra i professionisti“.
La FP CGIL Medici presenterà il 29 febbraio, al Ministro Balduzzi e alla Conferenza delle Regioni, una proposta organica e realistica per una nuova figura del medico di cure primarie.
La salute dei cittadini e la sostenibilità del sistema non possono più aspettare.