Sicurezza e Soccorso Pubblico: su pensioni Governo mantenga gli impegni

11 Marzo 2012

News

 
 

Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

Sicurezza e Soccorso Pubblico:
su pensioni Governo mantenga gli impegni
si apra confronto tempestivo

e si tuteli la specificità degli operatori

 
 

Solo pochi mesi fa il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, nel presentare il cosiddetto “decreto salva Italia” ai sindacati dei lavoratori della Sicurezza e del Soccorso Pubblico, aveva dato ampie rassicurazioni in merito alla salvaguardia delle specificità degli operatori.
 
Dopo un primo segnale di coerenza – l’art. 24 del decreto fa esplicito riferimento alle obiettive peculiarità ed esigenze del personale appartenente alle Forze Armate, ai Corpi di Polizia, al Corpo
dei Vigili del Fuoco, ma anche dei lavoratori occupati in miniere, cave e torbiere, nonché di quelli delle ferrovie dello stato – il Governo sembra fare marcia indietro.

In base agli ultimi sviluppi l’esecutivo intenderebbe infatti alzare di tre anni il limite di età per accedere alla pensione di vecchiaia e quello relativo alla pensione anticipata (in questo caso ridurre persino la contribuzione figurativa).
 
Una scelta che, se confermata, troverebbe la contrarietà della Fp-Cgil, che chiede un confronto tempestivo al Governo.

“È inaccettabile che operatori del soccorso impegnati in un lavoro usurante, come può essere quello dei vigili del fuoco – afferma Mario Mozzetta, responsabile del Coordinamento Vvf Fp-Cgil – vedano peggiorare il proprio trattamento pensionistico. Quanto poi all’aspetto sindacale, ci sembra francamente insopportabile l’assenza totale di confronto con le rappresentanze dei lavoratori”.

“Modificare i requisiti unilateralmente significherebbe non considerare le condizioni di lavoro che i poliziotti penitenziari, in una condizione di estremo disagio operativo e personale, stanno comunque garantendo alla collettività – secondo Francesco Quinti, Responsabile del comparto Sicurezza della Fp-Cgil, che coordina i lavoratori di Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale – non avere nessuna consapevolezza circa i rischi su salute e qualità dei servizi a cui si esporrebbe il sistema a causa di un ulteriore aumento dell’età media degli operatori”.

Roma, 10 marzo 2012

 
 
Ufficio Stampa, Federazione Lavoratori Funzione Pubblica CGIL Nazionale
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