Ordine del giorno presentato in parlamento

23 Marzo 2012

 
 
 
 

ORDINE DEL GIORNO
 
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
 

                                                                                                          
La Camera, premesso che: 
 
– l’articolo 19 della legge 183 del 4 novembre 2010 riconosce la specificità del ruolo delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenenti, in ragione delle peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali previste da leggi e regolamenti per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti;

– la proposta che il Governo ha avanzato alle Amministrazioni dei comparti in questione, sul tema della riforma pensionistica, è che i lavoratori impegnati nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico sarebbero impiegati fino a 63 e 65 anni mettendo anche in discussione gli attuali meccanismi compensativi;

– tale ipotesi contrasterebbe fra l’altro con la proposta avanzata dal Ministro della Difesa di accelerare l’esito del personale oggi più anziano per dare attuazione alla revisione dello strumento militare;

– risulta evidente che tale limite di anzianità produrrebbe conseguenze negative sull’efficienza del sistema della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico per la diminuzione della possibile prestanza fisica, psichica ed attitudinale del personale;

– sinora non si è svolto un confronto diretto tra il Ministro del Lavoro e le organizzazioni e rappresentanze della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo dei Vigili del Fuoco, delle rappresentanze militari delle Forze di Polizia e delle rappresentanze militari delle Forze Armate;

– nella malaugurata ipotesi dell’annullamento della specificità del comparto dovrebbero essere garantiti ai suddetti lavoratori e operatori gli stessi diritti considerati inalienabili per gli altri lavoratori dipendenti del settore pubblico quali ad esempio i part-time, la flessibilità dell’orario di lavoro in orizzontale e verticale, il diritto di sciopero con astensione da lavoro, il diritto ad esercitare altre attività lavorative purché in modo non preminente rispetto alla funzione di pubblico impiegato, i pieni diritti di associazione e sindacalizzazione per i militari e il venire meno dell’assoluta disponibilità al servizio e della qualifica permanente di ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza;

– questo comparto rappresenta una risorsa fondamentale dello Stato il cui funzionamento e la cui efficienza e capacità operativa sono elementi essenziali per la tenuta delle istituzioni e per lo sviluppo del Paese;

– i lavoratori e gli operatori di questo comparto hanno il diritto di vedere salvaguardata la dignità del proprio lavoro.
 
IMPEGNA IL GOVERNO 

A convocare un tavolo tecnico di confronto invitando tutte le organizzazioni e le rappresentanze del comparto e a chiarire sin da ora che non verrà in alcun modo disconosciuta la specificità del ruolo e dello stato giuridico del personale impiegato nelle Forze Armate, nelle Forze di Polizia e nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
 
On. Emanuele Fiano 
On. Alfredo Mantovano 
On. Mario Tassone 
On. Giovanni Paladini 

 Roma, 20 marzo 2012 
                                                                                           


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