Inpdap: comunicato – Acconto di Marzo

27 Marzo 2012

 
 

L'ACCONTO DI MARZO?

  COMUNICATO

 

C’è una spiegazione per ogni cosa, addirittura per la busta paga di Marzo 2012, che già dal semplice raffronto con quella dell’anno scorso, risulta ridotta in modo preoccupante.
La spiegazione è semplice ed è nel CCIE 2011 che la Cgil non ha firmato non in virtù di posizioni preconcette (come pure molti ebbero a dire allora al tavolo nazionale), ma proprio in ragione della mancata condivisione delle modalità di utilizzo e di distribuzione dei soldi del Fondo di Ente.
Ed ecco che i nodi vengono al pettine e a Marzo 2012 arriva puntuale il grido di sdegno dei lavoratori, tutti, che si trovano con molti soldi in meno a disposizione.
Innanzitutto, non è stato distribuito il 10% della performance organizzativa. Nei CCIE precedenti si parlava di produttività collettiva e si riservava questo 10% alla qualità. Oggi che la qualità sembra non interessare più, tanto da sparire dal CCIE 2011, questo 10% viene trattenuto a scopi che si potrebbero definire cautelativi, non essendo ancora definitivamente approvato il contratto. Inoltre, c’è da dire che mentre la produttività collettiva dell’anno scorso conteneva ancora l’incremento dell’art. 23 CCNL 98/2001, la performance organizzativa non contiene queste somme, già stornate in virtù del CCIE 2010 sulle voci fisse e continuative che vengono erogate mese per mese.
Altra questione che riduce ulteriormente l’acconto di Marzo è la decisione presa di comune accordo tra l’Amministrazione e la Cisl (unici firmatari del contratto integrativo 2011) di condizionare parte del salario accessorio alla valutazione, ovvero agli esiti della performance individuale. Circa 500€ che l’anno scorso erano a pieno titolo nelle buste paga di Marzo, oggi non ci sono! ed è rimessa all’esclusivo arbitrio dei Dirigenti la decisione sul Se e sul CHI percepirà tali somme.

Sul punto vale la pena chiarire che, al contrario di quanto qualcuno sostiene:
– La somma di salario accessorio condizionata alla valutazione non si aggiunge ai soldi percepiti l’anno scorso, ma è una quota di quel salario accessorio su cui non c’era nessun veto e alcun problema negli anni precedenti;
– Non è così generalizzata la valutazione tra l’80 e il 100% che permette l’erogazione dell’intero compenso incentivante ( l’esempio di Mantova è, appunto, solo uno dei tanti esempi…)
Sparisce, infine, ma ciò vale solo per i lavoratori dell’area B nelle sedi produttive, il riconoscimento di 600€ una tantum destinati, nel contratto precedente, a parziale riequilibrio tra le funzioni svolte e la qualifica ricoperta.
Con tutti i tagli al Fondo di Ente e gli accordi sottobanco per sostenere la riforma Brunetta e la valutazione , si vede che anche il riequilibrio è sembrato superfluo ai due firmatari del CCIE 2011. 

Roma26/3/2012

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL Inpdap
Marinella Perrini


 
 
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