Min. Giustizia: comunicato geografia giudiziaria – incontro Regioni centrali

05 Aprile 2012

 
 

Comunicato Regioni centrali – geografia giudiziaria

  

                                                                  Alle lavoratrici e ai lavoratori
                                                                  della Giustizia
 

   Si è svolto oggi il previsto tavolo tecnico relativo alla geografia giudiziaria sulle regioni del centro: Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Toscana.
   Il capo Dipartimento ha esordito ribadendo che non ci avrebbe fornito alcun documento della Commissione Tecnica in quanto questo è del tutto riservato e  verrà consegnato solo al Ministro in persona. A questo punto si è però detto disponibile ad accogliere ‘osservazioni’ da parte del tavolo sindacale e suggerimenti per implementare l’accordo sulla mobilità del 2007 in modo da poter risolvere le situazioni dei lavoratori perdenti posto a seguito delle soppressioni, tale discussione verrebbe comunque approfondita in una apposita riunione successiva alla conclusione dei tavoli tecnici, come da noi fortemente suggerito. 
  A questo punto abbiamo rilevato il primo problema politico: abbiamo infatti manifestato pregiudizialmente di non condividere affatto lo schema della riforma così come è stata varata dal Ministro Palma, poiché si tratta di una riforma non di razionalizzazione ma puramente economica che risponde a tagli lineari, e che dunque le nostre ‘osservazioni’ sarebbero state solo l’enunciazione di punti di criticità per l’utenza e per i lavoratori: non condividiamo infatti alcun taglio fatto in base ai criteri, a nostro avviso  sbagliati, stabiliti dalla legge 148/11.
  Siamo dunque entrati nel merito delle regioni di cui all’oggetto enunciando le criticità in base ai bacini d’utenza, ai problemi di criminalità, alle criticità circondariali, ai problemi geofisici e in relazione ai trasporti ed al chilometraggio tra sede soppressa e sede eventualmente accorpante, tenendo conto delle puntuali segnalazioni di ogni territorio interessato e dei lavoratori: per le questioni inerenti ciascuna regione rimandiamo a specifici comunicati regionali che verranno diffusi nei prossimi giorni.
  Dalla discussione è emerso che alcuni dati in relazione al bacino d’utenza in possesso dell’Amministrazione non combaciavano con quelli in nostro possesso ed abbiamo dunque scoperto con meraviglia che il lavoro della Commissione è basato sui dati Istat del censimento 2001, ovvero risalenti a più di 10 anni fa, e ciò da solo dimostra il valore del lavoro della Commissione.  Poiché abbiamo segnalato questa grave leggerezza  sul piano metodologico il Capo Dipartimento, confermando una sua vecchia attitudine, si è molto innervosito sino a trascendere nei toni verso la delegazione sindacale della FPCGIL.   Siamo senz’altro  abituati agli epiteti surreali con i quali il Capo Dipartimento ci appella, da Cominform  a ‘sovietici’,  e crediamo che abbia ancora una volta dimostrato di non essere disponibile al dialogo con chi dimostra competenza, poiché è evidentemente abituato a forme unilaterali di confronto. In parole povere non ama essere contraddetto.
  Sulla mobilità in relazione alla nostra richiesta di stralciare dalla legge le questioni inerenti i trasferimenti del personale ci è stato risposto che non si può fare poiché la legge delega di suo corre il rischio di non essere portata a buon fine  ed ha già subito degli emendamenti, ci riferiamo alla questione dell’Aquila e Chieti peraltro controversa nella sua interpretazione (si rimanda al comunicato dell’Abruzzo); tuttavia abbiamo preso per buona la disponibilità del Capo Dipartimento  a fare un accordo sulla questione mobilità del personale delle sedi sopprimende, ma abbiamo chiesto un tavolo mirato ribadendo che i trasferimenti del personale devono essere decisi al tavolo negoziale nazionale e decentrato e che vanno tenute in conto particolari situazioni in relazione al disagio; in merito a ciò abbiamo anche segnalato la possibilità che i trasferimenti siano su base volontaria anche verso circondari diversi e che si possa valutare un eventuale interscambio tra varie amministrazioni presenti nei territori; sulla questione dei trasferimenti inter-circondariali ci sembra che l’Amministrazione sia disponibile a valutarne la possibilità.
  Per quanto riguarda la FPCGIL continueremo a combattere questa riforma così come è stata pensata in tutte le sedi opportune e vi terremo informati sugli sviluppi.

Roma, 3 aprile 2012
 
                                                   Per Funzioni Centrali FPCGIL
                                                              Nicoletta Grieco
 


 
 
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