Inail: coordinamento nazionale del 27 marzo 2012

16 Aprile 2012

 
 

COORDINAMENTO NAZIONALE INAIL 27 marzo 2012

 

   

Al Coordinamento Nazionale della FP CGIL Inail, hanno partecipato i referenti di quasi tutte le Regioni (15 su 20), segno di una volontà ed esigenza di discutere e condividere le valutazioni sull’attuale momento politico sindacale.
La discussione era sostanzialmente incentrata su una prima analisi del risultato delle elezioni RSU che si sono svolte  nei giorni 5/6/7 marzo u.s. unita ad una approfondita discussione sulle iniziative da intraprendere allo scopo di  rilanciare lo strumento della Contrattazione, sulla necessità di un superamento delle norme contenute nel  famigerato decreto legislativo 150/2009 oltre  a lavorare per fornire un ampio ventaglio di contributi nella fase di confronto con l’Amministrazione dell’Istituto con particolare riguardo al Nuovo Modello Organizzativo dell’Inail nell’ambito della concreta attuazione del Polo Salute e Sicurezza. All’interno del più ampio confronto relativo al Modello Organizzativo, a nostro avviso, rivestono particolare rilevanza le scelte politiche relative al Nuovo Modello Sanitario e alla riduzione delle dotazioni organiche.
Ha introdotto i lavori la Coordinatrice Nazionale delle Funzioni Centrali, Francesca De Rugeriis, che ha posto l’accento sullo straordinario risultato colto dalla FP CGIL nelle elezioni del rinnovo delle RSU; un risultato che non solo ha confermato il primato della nostra Organizzazione sindacale in termini complessivi ma ha raccolto consensi oltre ogni aspettativa in alcuni comparti (Ministeri e Enti Pubblici non Economici) dove da sempre la CISL aveva la sua base più consistente di consenso. In questo contesto è stato riconosciuto e valorizzato anche il risultato ottenuto all’Inail dove, crescendo con una percentuale vicina al 2%, siamo stati il sindacato che più è cresciuto in questa tornata elettorale.
 Di seguito ha preso la parola il Coordinatore Nazionale che ha espresso la  propria soddisfazione per il brillante risultato ottenuto precisando che questo è stato il frutto di un bel lavoro collettivo dove tutti, pur con qualche inevitabile differenza, hanno contribuito al successo delle nostre liste. Il positivo risultato della FP CGIL è frutto della coerenza con le scelte e le iniziative di contrasto e mobilitazione che abbiamo messo in campo fin dal 2008 e che è stata capace di tenere insieme politiche di livello generale con le azioni attuate nella specificità dei singoli luoghi di lavoro.
In questo quadro ha fornito alcune prime valutazioni sull’esito del voto ponendo l’attenzione, anche attraverso delle schede riassuntive, sugli aspetti di particolare significatività senza tralasciare alcuni richiami su alcune criticità, che pur nel contesto di un risultato positivo, sono da attenzionare nelle fasi successive al voto.
Successivamente ha relazionato sulla situazione attuale dell’Ente, partendo dalle motivazioni che hanno portato la FP CGIL Inail a non sottoscrivere il Contratto Integrativo di Ente 2011 in quanto si configurava come logica conseguenza dell’applicazione del decreto legislativo 150/2009 seppure inserito in un contesto già presente in precedenti contratti integrativi. La differenza è che questo accordo è frutto sostanzialmente delle scelte operate dall’Amministrazione senza nessuna concreta partecipazione delle OO.SS. a cui, come previsto dalla legge Brunetta, è stato di fatto sottratto lo strumento della contrattazione.  Inoltre, l’inserimento della valutazione dell’apporto partecipativo individuale, con gli indicatori previsti dall’accordo stesso, altro non faranno che accrescere la conflittualità all’interno delle strutture e tra i lavoratori senza incidere minimamente sulla qualità e sull’efficacia dei servizi erogati. Ciò che l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali che hanno sottoscritto l’accordo (CISL, UIL e FILP CISAL) non hanno capito è che per i lavoratori dell’Istituto non basterà aver ridotto le differenza economiche per approvare quelle scelte ma si sentiranno “traditi” per il fatto che quelle, seppur minime differenze, non sono frutto di nessuna condivisione del sistema e mal si conciliano con i risultati di produzione positivi comunque raggiunti in tutte le strutture pur in presenza di massicce riduzioni di organico e di maggiori carichi di lavoro.         
Da questa scelta e dalla consapevolezza che il brillante risultato elettorale ci carica di ulteriori responsabilità,  dovremo affrontare le problematiche che a breve ci impegneranno nel confronto con l’Amministrazione, a partire dall’ulteriore riduzione del 10% delle dotazioni organiche per proseguire con la rivisitazione complessiva del Modello Organizzativo a seguito dell’incorporazione dei due Enti IPSEMA e ISPSEL e alla ridefinizione del Nuovo Modello Sanitario in virtù delle accresciute competenze in campo sanitario. Un confronto oltremodo complesso e articolato che dovrebbe ridefinire e valorizzare il ruolo dell’Inail come referente primario del Polo Salute e Sicurezza e nel panorama più complessivo del nuovo sistema di welfare. Ci auguriamo che tale confronto possa svolgersi in un clima di costruttiva collaborazione senza pacchetti già tutti predefiniti dove al Sindacato è data la sola facoltà di accettare o respingere le varie ipotesi sul terreno. Come coordinamento siamo consapevoli delle difficoltà e della delicatezza dei temi da trattare ma siamo anche assolutamente convinti di avere ottimi argomenti e capacità politica da portare al tavolo della discussione convinti come siamo che l’Istituto in questa fase si sta giocando il suo futuro, la sua specificità e, a lungo termine, la sua stessa sopravvivenza.
In questo quadro il coordinatore ha posto all’attenzione del coordinamento e della Segreteria della Funzione Pubblica sulla prossima indicazione del Commissario dell’Istituto e sull’avvio della procedura per la nomina del Presidente visto l’ormai scontata uscita dell’attuale Commissario Gian Paolo Sassi. La questione assume particolare rilevanza e delicatezza in quanto la persona designata dal Ministro Fornero è il professor Massimo De Felice, docente di Matematica finanziaria e di valutazione e controllo delle imprese di assicurazioni alla Sapienza di Roma. Nessuno mette in discussione il profilo e il curriculum del Professor De Felice, che oltre alla docenza assume in sé rilevanti  incarichi e innumerevoli  consulenze con tutti i più grandi Gruppi Assicurativi Italiani, e meno che mai dare giudizi preventivi, ma è di tutta evidenza il rischio di un conflitto di interessi potenzialmente funzionale ad una possibile futura idea di privatizzazione dell’Inail. Inoltre non va sottovalutato, a nostro parere, come la eventuale nomina di un “tecnico” alla Presidenza si aggiunge alla presenza di un Direttore Generale, sicuramente di livello ma anch’esso con un profilo poco politico che, priva negli Organi di Vertice qualsiasi figura con competenze provenienti dall’interno dell’Istituto. Occorre fare molta attenzione e vigilare con tutti gli strumenti a nostra disposizione su questa vicenda.
 
Sono seguiti numerosi interventi da parte dei responsabili regionali che hanno ripreso i temi trattati dalla relazione del Coordinatore partendo anch’essi dalla valutazione dei risultati elettorali, portando il contributo e le esperienze maturate nei loro territori, allargando le loro riflessioni sul futuro dell’Istituto con particolare attenzione alla difesa del ruolo e della specificità dell’Inail in rapporto ad una migliore tutela globale dell’infortunato e del tecnopatico nonché come soggetto istituzionale capace di incidere sullo sviluppo complessivo del ” sistema Paese” .
Particolare attenzione è stata posta alla valorizzazione delle competenze tecnico-professionali presenti all’interno dell’Istituto che non ha eguali nel panorama pubblico e che prelude, in prospettiva, ad un’Inail caratterizzato sempre più da un profilo tecnico specialistico a fronte dell’attuale maggiormente legato all’aspetto amministrativo.    
 
Dopo una breve replica del Coordinatore che ha chiarito alcuni aspetti relativi alla tempistica in merito ai prossimi argomenti al tavolo sindacale e portato all’attenzione del Coordinamento l’idea, da approfondire successivamente,  di lavorare per una o più iniziative (seminari, giornate tematiche ecc.)  per veicolare anche all’esterno le nostre proposte sul futuro dell’Inail, ha preso la parola per le conclusioni il Segretario Nazionale Salvatore Chiaramonte.
Nel corso del suo intervento ha posto l’accento sul significato politico del successo delle liste FP CGIL nel rinnovo delle RSU quale elemento che rafforza la nostra idea di un diverso atteggiamento nei confronti del lavoro pubblico che, per noi, rimane la principale garanzia a tutela dei diritti di cittadinanza. Questo successo ci da una grande responsabilità nell’aspettativa di un cambiamento delle politiche, assolutamente fallimentari, messe in campo da Brunetta e più in generale dal Governo Berlusconi. In questo quadro cerchiamo di lavorare per un recupero di un’unità sindacale con Cisl e Uil senza per questo modificare le nostre convinzioni; ciò sta a significare che nel confronto in atto con il Ministro della Funzione Pubblica ci impegneremo, senza pregiudizi ma ancor più determinati e forti del consenso ricevuto dai lavoratori, per arrivare quanto prima a ridefinire un nuovo protocollo sul Pubblico Impiego.  Questo potrà avvenire rimettendo al centro della discussione la necessità di ridefinire corrette relazioni sindacali tra le parti, riavviare una nuova stagione contrattuale, una significativa ripresa dello strumento della contrattazione integrativa e una immediata cessazione delle politiche di tagli delle risorse sia umane che economiche. E’ di tutta evidenza, ha proseguito, che ciò potrà avvenire a condizione che si rimuova il decreto legislativo 150/2009 che ad oggi è l’ostacolo principale al rinnovamento, quanto mai necessario, della Pubblica Amministrazione.
Su queste basi misureremo Cisl e Uil sulla loro reale disponibilità a riprendere un percorso unitario lasciando alle spalle la stagione degli accordi separati e del rapporto privilegiato con il Governo, così come avvenuto negli ultimi anni.
 

Per quanto riguarda il Coordinamento Inail ha apprezzato il livello della discussione, gli stimoli e le sollecitazioni emerse dai vari interventi garantendo una maggiore frequenza di incontri e di giornate di discussione anche attraverso strumenti innovativi affinché le scelte, le iniziative e le decisioni siano sempre frutto di una condivisione complessiva di tutto il Coordinamento.
 
Roma, 5 aprile 2012 

                                                     IL COORDINATORE NAZIONALE
                                                                FP CGIL INAIL    
                                                               Roberto Morelli
 

 
 
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