Medici – Il Documento con gli standard per l’individuazione delle strutture semplici e complesse

16 Maggio 2012

NEWS

Il Documento con gli standard per l'individuazione delle strutture semplici e complesse

Dopo la denuncia della FPCGIL Medici sui mass media, si pubblica il Documento sugli standard per l’individuazione di strutture semplici e complesse trasmesso dal Ministero della Salute agli Assessorati alla Sanità delle Regioni ai primi di Aprile 2102. 
Le Regioni con Piano di Rientro dai disavanzi sanitari sono tenute ad emanare, entro il 31 dicembre 2012, apposite direttive alle aziende per l’adozione di specifici provvedimenti di riorganizzazione aziendale al fine di “contenere” il numero delle strutture semplici e complesse entro i limiti previsti dagli standard individuati.
Le altre Regioni non sottoposte ai Piani di Rientro dovranno relazionare in merito alle iniziative adottate ai fini di un adeguamento graduale agli standard individuati.
Si chiarisce che quando si parla di strutture ci si riferisce a quelle previste dagli atti regionali ed aziendali.
Gli standard sono di 17,5 posti letto per struttura complessa ospedaliera. Per le strutture complesse territoriali per le Regioni con popolazione superiore a 2,5 mln lo standard si ottiene dividendo la popolazione per 13.515, per quelle con meno di 2,5 mln di abitanti va divisa la popolazione per 9.158.
Il numero delle strutture semplici deve essere in rapporto di 1,31 con quelle complesse.
In generale a livello nazionale si dovrebbero tagliare circa 3mila strutture complesse e 14mila strutture semplici con una maggiore penalizzazione delle strutture territoriali rispetto a quelle ospedaliere.
La FPCGIL Medici è impegnata a contrastare un’applicazione automatica senza una valutazione dei bisogni di salute e senza un confronto sindacale, anche alla luce della nuova Intesa sul Pubblico Impiego sottoscritta anche dalle Regioni. 
La FPCGIL Medici è anche impegnata a porre fine agli abusi: assegnazioni di incarichi a pioggia in determinate unità operative e creazione di strutture fittizie istituite solo per affidare l’incarico ad una persona, come accade in diversi Policlinici Universitari.
Si ritiene, infatti, che vadano difese le strutture complesse e semplici necessarie a garantire di livelli essenziali di assistenza in modo appropriato e che i medici a parità di funzioni svolte debbano avere lo stesso riconoscimento professionale ed economico
 

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