Monopoli – Emilia Romagna – Documento RSU

20 Giugno 2012

Emilia Romagna – Documento RSU

 Rappresentanza Sindacale Unitaria
Ufficio regionale Emilia Romagna di AAMS
 
I lavoratori della Ufficio Regionale Emilia Romagna:

 

 – visto l’annuncio del Governo del 15 giugno scorso di emanare, nell’ambito degli interventi di riordino e razionalizzazione della spesa, un decreto legge che include la soppressione dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato accorpandola all’Agenzia delle dogane ed esaminati i contenuti della bozza di decreto legge che il Governo si appresta a sottoporre alla firma del Presidente della Repubblica:
– ritengono inaccettabile che si sopprima un’Amministrazione sana, efficace e all’avanguardia, i cui dipendenti, da circa 10 anni, negli uffici periferici, assicurano l’insopprimibile presidio del territorio sostenendo e rappresentando la legalità in un settore soggetto a forti rischi di infiltrazione criminale e assicurando allo Stato, attraverso la lotta al gioco abusivo, consistenti entrate erariali, peraltro sempre in crescita. I lavoratori aams degli uffici periferici svolgono peraltro numerose attività di “line” necessarie al corretto funzionamento quotidiano della filiera del gioco (nulla osta apparecchi, cartelle bingo, collaudi vlt, controlli sul versamento dei proventi del lotto, ecc). Il Governo, con questa operazione, dimostra di non sapere cosa fanno i Monopoli né come lo fanno, né quali risultati hanno ottenuto in anni di duro lavoro, e si comporta come il chirurgo che, al paziente con un braccio in cancrena, amputa il braccio sano;
– valutano con sconcerto il fatto che ad appena un anno dalla soppressione delle dtef e il potenziamento dell’Amministrazione nelle sue articolazioni periferiche, proprio al fine di assicurare un maggiore contrasto alle attività illegali, venga cancellata, senza alcun (palese e trasparente) progetto, la professionalità faticosamente acquisita sopportando anche gravosi rischi nelle iniziative assunte di contrasto alle attività illegali sul territorio;
– considerano negativamente che il personale che in questi anni ha dimostrato di sapersi confrontare con successo e determinazione con il complesso mercato del gioco, veda annullata, con un colpo di spugna, ogni prospettiva di valorizzazione delle professionalità, mai peraltro adeguatamente riconosciuta, a differenza di altre strutture del Mef, ad iniziare dal diritto alla progressione di carriera ed ai passaggi tra le aree, che ad oggi non sono stati mai effettuati.
– rigettano ogni ipotesi che escluda un adeguamento della retribuzione con quello del personale delle Dogane nei cui ruoli il personale Aams dovrebbe confluire. Sarebbe la prima volta che ciò accade e una palese ingiustizia che porrebbe non pochi problemi di “coabitazione” e “convivenza”, rendendo di fatto impossibile qualsiasi forma di collaborazione;
– rivendicano il ruolo strategico degli uffici periferici di Aams sul territorio congiuntamente con la Guardia di Finanza e le altre forze di polizia, e la sua insostituibilità con qualsiasi tipo di convenzione onerosa o meno, giacchè solo grazie alla presenza sinergica di aams con le forze di polizia, sul territorio, si sono potuti ottenere, in questi ultimi anni, importanti successi contro la malavita organizzata e le infiltrazioni criminali nel settore dei giochi.
– L’auspicato contenimento delle spese che sulla carta deriverebbe dall’accorpamento degli uffici periferici aams con quelli delle dogane, non si verificherà a causa dell’impossibilità di sovrapporre e allineare funzioni di “line” tra loro troppo differenti , mentre a causa della mancanza di continuità nel presidio del territorio, aumenteranno i fenomeni di illegalità nel settore dei giochi e quelli già debellati nel passato avranno una prevedibile recrudescenza, sottraendo importanti risorse al gettito erariale.
– Rigettano qualsiasi ipotesi di mobilità forzata verso altre sedi delle dogane ed ogni tentativo autoritario, non preventivamente contrattato, di porre in atto misure che possano mettere in discussione diritti contrattualmente già acquisiti.
Per tutti questi motivi, i lavoratori danno mandato alla Rsu di dichiarare lo stato d’agitazione del personale e la impegnano ad intervenire presso gli organismi politici ed istituzionali competenti, quali OO.SS., Governo, commissioni parlamentari e le associazioni di categoria degli utenti del settore dei giochi e dei tabacchi, per evitare che possa essere data concreta attuazione alle iniziative indicate in premessa.
Chiedono, infine, alla Rsu di convocare una assemblea del personale appena saranno noti ulteriori sviluppi, invitando alla partecipazione tutte le organizzazioni sindacali regionali della categoria. 
 

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