Inps: comunicato sul verbale di intesa misure emergenza territori interessati dal sisma

25 Giugno 2012

 
 

UNA NUOVA STAGIONE E' POSSIBILE

 

  COMUNICATO

 

Nella riunione di ieri è stato sottoscritto il verbale d’intesa sulle misure per contrastare l’emergenza nei territori interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio.
Fino al 28 giugno tutti i lavoratori di Inps, Inpdap e Enpals potranno aderire alla sottoscrizione in solidarietà.
E’ il primo accordo che si firma per tutti e tre gli Enti con un’unica modalità di raccolta e un unico obiettivo, anche se la procedura di accesso al versamento, benché simile, resta ancora diversificata per questioni di carattere informatico e di accesso dei pc ai diversi server aziendali.
Riteniamo questo accordo un passo importante e doveroso, ma non conclusivo del percorso che ci vede impegnati nella solidarietà alle popolazioni terremotate. Abbiamo, infatti, chiesto al tavolo, che il denaro raccolto venga stanziato in tempi brevi e che Amministrazione e OO.SS. tutte accettino, perciò, una riconvocazione a breve per disporne l’immediata e piu’proficua erogazione.
 
All’ordine del giorno, poi, come richiesto dalla Cgil nel precedente incontro, si è discusso l’argomento dell’integrazione di  ENPALS ed INPDAP.
L’ appunto che ci ha fornito l’ Amministrazione sulle attività fatte e da fare ci è sembrato del tutto inadeguato sia al livello di realizzazione delle operazioni di integrazione già in corso, sia rispetto al grado di condivisione raggiunto con le OO.SS. e, per il loro tramite, con i lavoratori. Esemplari a tale proposito sono gli effetti prodotti dalla circolare 81, tra l’altro citata in bella vista nell’appunto, che ha paralizzato l’attività dei mutui e dei prestiti ai dipendenti pubblici, costretto i lavoratori a istruire i procedimenti in una sede e concluderli in un’altra, subire un “affiancamento” su un sistema di contabilità di cui vantano conoscenza e uso pluriennale, prepararsi ad una formazione non meglio specificata né sul se, né sul come, né sul quando, ma che pare vada molto di moda, in calce alle circolari, per riqualificare “personale” di cui non si conosce il grado di qualificazione.
Tutto ciò quando bastava solo aprire le procedure Sap Inps anche negli Uffici Contabilità Inpdap ( che già usano Sap) e cambiare le modalità di pagamento secondo il nuovo procedimento. Soluzione più facile, più concreta, che non avrebbe intaccato il momento del controllo dei conti da parte della D.C. Bilanci Inps e che sicuramente non avrebbe creato tutto questo disagio e malcontento tra i lavoratori, e con l’utenza, se solo se ne fosse parlato prima.
 
Si doveva parlare anche prima che uscisse la determinazione 5804 del Presidente Mastrapasqua, che è, invece, caduta dall’alto, e di cui non si sente ancora il tonfo dell’atterraggio. E non è certo una videoconferenza di qualche minuto del Presidente con il Direttore Generale a dare quelle risposte che ai lavoratori devono essere date, sicuramente dopo l’uscita della Legge Salva Italia, ma a maggior ragione adesso che la determinazione parla di eccedenze, di mobilità, di tagli e di riduzione drastica degli organici.
 
Come Cgil, abbiamo chiesto al tavolo, di aprire una nuova stagione di confronto e relazioni sindacali con lo scopo soprattutto di concludere accordi che garantiscano, anche con la contrattazione di secondo livello, i livelli occupazionali esistenti, il riconoscimento delle professionalità acquisite, la formazione come leva concreta e non fittizia dello scambio reciproco delle conoscenze, i percorsi di qualificazione, l’omogeneizzazione degli istituti contrattuali, il reperimento di risorse aggiuntive, la trasparenza e l’ oggettività nei processi di mobilità conseguenti all’integrazione.
L’amministrazione si è resa disponibile a ragionare su quanto da noi proposto.
 
Solo in questo modo sarà possibile creare un senso di appartenenza e di partecipazione alla nascita e alla crescita del più grande Ente previdenziale e assistenziale d’Europa.

Amministrazione e lavoratori non posso prescindere l’una dagli altri, ma lavorare con il comune intento di rilanciare il ruolo dell’Istituto quale garante dei diritti di cittadinanza del nostro Paese.
L’avvio di una nuova stagione di confronto e di accordi può segnare un passo fondamentale in questa direzione.
In caso contrario sarebbe evidente il fatto che qualcuno, e non certo i lavoratori, marcia in direzione contraria.

Roma, 22 giugno 2012  

     
p. il Coordinamento nazionale INPS ex INPDAP ex Enplas
         O. Ciarrocchi      M.Perrini    S. Petrilli
 

 
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