Torino – Mentre la cricca rideva…

25 Luglio 2012

Torino – Mentre la cricca rideva…

La notte tra il 5 e 6 Aprile 2009 la terra tremava a L’Aquila.
Erano le 3.32 ed un terremoto di notevole potenza coglieva nel sonno la popolazione aquilana…
Da quel sonno più di trecento persone non si sarebbero più svegliate ed una città viva iniziava la sua lenta agonia che l’avrebbe portata a divenire fantasma.
 
La notte tra il 5 e 6 Aprile 2009 i ” furbetti del quartierino” si fregavano le mani per la possibilità di lucrare su quella tragedia..e ridevano, al pari di iene.
 
La notte tra il 5 e 6 Aprile 2009  le sirene suonarono anche  a Torino!
Fu una notte di lavoro intenso…;ai pompieri il lavoro non manca mai…
Alle ore 6.00 giunse puntualmente anche a Torino il comando di partenza immediata per le sezioni operative destinazione a L’Aquila…i pompieri a Torino non ridevano affatto.
Sedici ore di viaggio!,  ed una volta arrivati subito al lavoro.. ” forza ragazzi hanno bisogno di noi  alla casa dello studente!”…; la terra aquilana continuava a tremare, macerie, polvere  e purtroppo corpi, tanti corpi recuperati…
 
Gli occhi  fieri degli aquilani, gonfi di lacrime, ci ringraziavano per l’aiuto che stavamo portando  loro in modo così disinteressato… da parte nostra ancora una volta l’assoluta certezza di essere   utili…la nostra più grande ricompensa…
 
Da giovedì 9 aprile, dal campo base di Coppito, una immagine ricorre spesso nei miei sonni a volte agitati: le bare in legno scuro, ordinate nella piazza d’armi della caserma di Coppito… ed alcune  più piccole e bianche con accanto i parenti sopravvissuti…, quanto rimane di quei corpi che con fatica abbiamo recuperato…., i familiari composti in dolore muto…nessun applauso…
 
Il tempo passa… e anche le ferite più gravi si cicatrizzano. Altre calamità naturali hanno flagellato in questi tre anni trascorsi il nostro Paese: alluvioni, terremoti, disastrosi incendi…ai pompieri il lavoro non manca mai…
 
Da circa due mesi gli occhi fieri e gonfi di lacrime degli emiliani mi hanno fatto tornare in mente immagini che pensavo di non vivere mai più…e la certezza di essere, purtroppo,  sempre utile a qualcuno…
 
Oggi 21 Luglio 2012… mi consegnano un plico proveniente dalla Presidenza del Consiglio  dei Ministri… con curiosità lo apro….”concessione delle attestazioni di pubblica benemerenza per la partecipazione agli eventi di cui al decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri n°. 6538 del 21 Ottobre 2009″.
 
Il Dipartimento della Protezione Civile  mi concede l’attestato di pubblica benemerenza per gli eventi, individuati con Decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio  dei Ministri in cui sono riportati: il mio codice fiscale, un numero relativo ad un fantomatico brevetto e la tipologia dello stesso (IIIª CLASSE – Iª FASCIA); inoltre, in una lettera allegata, è specificato che, qualora volessi fregiarmi delle insegne relative, potrò rivolgermi alla società System Data Center spa, naturalmente senza oneri per l’Amministrazione, per l’acquisto della relativa medaglia.
 
Alcune domande sorgono spontanee: cosa ho fatto per meritarmi ciò;  Che cos’è il decreto n.° 6538 del 21 ottobre 2009; Cosa vuole da me la Protezione  Civile? Un collega più informato di me, mi spiega che sono le benemerenze per l’opera  prestata al terremoto dell’Aquila. Non hanno nemmeno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome…
 
Penso alla fatica sopportata in quei giorni…agli occhi degli Aquilani….alle bare di Coppito…ai  “furbetti del quartierino”…alle indagini della Magistratura… Amo il mio lavoro e lo amerò sempre… alle medaglie  preferisco e preferirò sempre i grazie delle persone che hanno ricevuto il mio aiuto. Agli attestati di benemerenza le numerose strette di mano che ho ricevuto dopo aver recuperato un corpo, un vestito, un oggetto caro o una fotografia, in appartamenti devastati…
 
Caro Sottosegretario di Stato la prossima volta non si scomodi a spendere soldi inutili per attestati e false medaglie…. mi mandi una email…
 
Per i Vigili del Fuoco di Torino
                                                    Stefano Oria

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