Corte dei Conti: Liquidazione salario accessorio 2011 pensando al fua 2012 – comunicato

03 Agosto 2012

 

CONSIDERAZIONI "A FREDDO" NEL CALDO MESE D' AGOSTO

  
Corte dei conti
Liquidazione salario accessorio 2011 pensando al fua 2012

 
 La pubblicazione di ieri sulla intranet della liquidazione del salario accessorio ci dà lo spunto per ritornare anche su alcuni aspetti dell’ informativa inviata alle OO.SS. dal Segretario Generale lo scorso 13/07 sugli “esiti attuazione accordo fondo unico amministrazione 2011”  e, nello stesso tempo, di fornire una sorta di “guida alla lettura” delle liquidazioni in argomento.
 In particolare, c’è stato un dato della suddetta informativa che c’ ha colpito più di altri e che, forse, in tutta franchezza, ci poteva essere risparmiato: la liquidazione media pro-capite di € 600.
 Il Segretariato Generale, com’è noto, sta a Roma e ciò ci faciliterebbe ancora di più il richiamo ai noti “Polli di Trilussa” (“…da li conti che si fanno secondo le statistiche d’ adesso risulta che te tocca un pollo all’ anno: e se nun entra ne le spese tue, t’ entra ne la statistica lo stesso perché c’è un antro che ne magna due..”);
tuttavia, fuor di metafora, preferiamo abbandonare la battuta perché i tempi che corriamo non sono per nulla allegri e, quindi, proviamo a disaggregare il “dato medio”.
 Innanzitutto, esso è stato calcolato su 1.968 unità su 2.480, quindi, ci sono state ben 512 unità (21%) che non sono state incluse nei progetti di produttività, premi individuali, posizioni organizzative, indennità di disagio e hanno percepito la sola e magrissima produttività collettiva.
 Se passiamo ad un’ ulteriore disaggregazione possiamo notare che la media pro-capite degli Uffici centrali è stata aldisopra di quella nazionale e, conseguentemente, quella degli Uffici Regionali è stata aldisotto:
nei primi, la media è stata  di € 656, 58, nei secondi di € 562,37, ossia 94 euro di differenza.
 Il dato degli Uffici centrali è quello che desta ancora più preoccupazione perché esso è anche il riflesso del fatto che la maggior parte dei colleghi esclusi sono proprio al Centro:
323 su 512 (il 63% delle unità escluse).
 Questo elemento, insieme al fatto che negli Uffici centrali c’è, paradossalmente, il maggior peso delle PP.OO. (soprattutto di quelle di alta professionalità) determina il fatto che nelle 829 unità liquidate degli Uffici centrali ci sono anche i maggiori squilibri perché in vari casi si raggiunge il tetto massimo di € 1.300 e, in altri, si hanno importi inferiori ai 100 euro.
 D’ altro canto, nelle sedi regionali l’ attivazione dei SS.AA.UU.RR. è servita soprattutto ad “esportare” il modello di liquidazione degli Uffici centrali e, così, ci sono diversi casi dove gli importi medi delle liquidazioni S.A.U.R. sono doppi rispetto a quelli delle liquidazioni toccate al personale dei tre Uffici istituzionali.
 E’ vero che la maggior parte dei compiti gravosi si concentra in alcuni Uffici invece che in altri e che il 2011 è stato l’ anno di “start up” delle nuove strutture previste dal regolamento d’ organizzazione, tuttavia la coincidenza di vari fattori ha sicuramente determinato una sotto-incentivazione delle attività istituzionali.

Se questa è la situazione determinatasi con le liquidazioni 2011 veniamo, ora, ai possibili
R I M E D I:
– Innanzitutto, ci auguriamo che a settembre si trovi il modo affinchè il budget sia un po’ più consistente per evitare le classiche “guerre tra poveri”;
– Soprattutto per gli Uffici centrali occorre più contrattazione (lo scorso anno è stata inesistente). – A tal proposito, auspichiamo che con la nuova RSU si possano trovare le dovute sinergie;
– Occorre o il divieto di cumulo delle indennità, o un tetto più basso di quello del 2011, o un tetto di tipo percentuale invece che in valori assoluti (ad es., i dislivelli nelle liquidazioni non possono superare il ….%). – Ciò, col chiaro intento di diminuire l’ entità del personale escluso che in vari Uffici ha  superato il 30% ( del resto , ci sono stati casi che, in dispregio della contrattazione, hanno anche superato i 1300 euro).- Infatti, pensiamo che una maggiore “equità distributiva” sia cosa diversa dalla “distribuzione a pioggia”  che noi pure non condividiamo: per noi, l’ equità distributiva è un riflesso di quella organizzativa e serve a migliorare il clima dei nostri Uffici ed aumentare il senso del trattamento obiettivo e non discriminatorio;
–  Bisogna porre un limite numerico alle PP.OO. per alta professionalità: non è possibile che anche quest’ anno ci vengano proposti Uffici con 11 PP.OO. (ad es., non più di tre PP.OO. per alta professionalità);
–  Occorre fissare data e finalità della prevista sessione di confronto con l’ Amministrazione sul sistema di valutazione con il chiaro obiettivo di muoversi in direzione dell’ accordo del 3 maggio scorso tra Governo e OO.SS.;
– Va accantonata qualche altra risorsa per alcuni limitati casi di progressioni giuridiche in presenza dei prescritti requisiti, mentre va portato a termine il percorso già fissato per le 65 progressioni di area III;
–  Va fissato un tetto unico per il premio individuale che proponiamo ad € 400;
–  Una revisione e rivalutazione dei progetti di produttività i cui criteri generali debbono essere fissati in contrattazione mirando a valorizzare soprattutto le attività istituzionali piuttosto che le attività logistico-strumentali. – L’ eventuale ricostituzione di una Commissione Paritetica deve avere tempi predeterminati di svolgimento e chiusura dei lavori. – I progetti di produttività, a nostro avviso, sono uno degli strumenti per uscire dalle secche della mera “performance individuale” per individuare obiettivi di gruppo/Ufficio/Aggregato in modo da spostare l’ accento verso la performance organizzativa.
 
SULL’ INSIEME DEI PUNTI QUI TOCCATI E SU ALTRI CHE CI POTRANNO ESSERE SEGNALATI INTENDIAMO APPORTARE DEGLI EMENDAMENTI ALLA BOZZA DI FUA 2012 PRESENTATACI DALL’ AMMINISTRAZIONE, NEL FRATTEMPO
B U O N E    V A C A N Z E
E    A L    R I E N T R O
PREPARIAMOCI ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 28 SETTEMBRE

Roma, 3 agosto 2012

                                                   Per la Delegazione Nazionale Trattante
                                                               Michele PIETRAFESA
 

 

 
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