“Non ci sono eroi, no alla personalizzazione dei meriti” La CGIL spiazza tutti.

11 Settembre 2012

"Non ci sono eroi, no alla personalizzazione dei meriti" La CGIL spiazza tutti.

 

10.09.2012 – Con la nota del 31 agosto u.s. inviata al Dipartimento, a seguito delle operazioni di soccorso effettuate dal CNVVF in occasione del naufragio della nave Costa Concordia, avevamo evidenziato tutto il disagio e l’imbarazzo espresso dal personale del Comando Provinciale di Grosseto di fronte a talune iniziative finalizzate alla promozione nella qualifica superiore per merito straordinario e ipotizzate, da parte dei Dirigenti VVF, esclusivamente sulla base di criteri assolutamente soggettivi ed unilaterali.
Di seguito, in allegato, pubblichiamo un articolo comparso su “Il Tirreno.it” che riassume la posizione assunta dalla CGIL riguardo gli sviluppi della situazione.

 
 
 

 
GROSSETO.

Disastro della Costa Concordia, la Cgil funzione pubblica fa sapere di essere «contraria a riconoscimenti individuali, visto che quella notte a condividere rischi, difficoltà e preoccupazioni erano davvero in molti e vestiti in modo diverso».

Insomma, il balletto su possibili promozioni ed encomi pare proprio non fermarsi.
 
In quei giorni spiega il sindacato che dice di riportare il pensiero di iscritti, simpatizzanti e vigili del fuoco operativi e amministrativi in molti hanno preso parte alle operazioni di soccorso:
«Hanno lavorato con corde, imbracature e discensori riuscendo a raggiungere tutti coloro che a portata di voce e di altoparlante portatile davano cenni di risposta. Hanno nuotato nellacqua gelida e in mezzo alle lamiere, recuperando corpi ma anche persone vive. Il tutto mentre la nave continuava a muoversi minacciosamente, ma non si sono sentiti eroi».

Ecco, è proprio questo il succo della faccenda: secondo la Cgil non esistono eroi, ma solo «Tanti bravi professionisti del soccorso».
 
Una bella differenza, specie alla luce delle forti polemiche che, nelle scorse settimane, hanno messo in agitazione la base del Corpo.

Inizialmente i pompieri che sembravano essere stati indicati dal comando provinciale dei vigili per una promozione erano otto.
 
Qualcuno mancava all’appello, come molti testimoni hanno poi precisato.
 
Ma quel limitato gruppo per il ministero era sin troppo folto.
 
Domanda dunque apparentemente archiviata e promozione sfumata.
 
È stato però lo stesso comandante Ennio Aquilino, appena dieci giorni fa, a rilanciare: «Nulla è ancora deciso.
 
Probabilmente avremo encomi di tipo nominativo per il gruppo che è intervenuto durante la prima notte.
 
Questo oltre a una possibile medaglia al Comando».
 
Nulla dicendo, tuttavia, su eventuali scatti di carriera e lasciando presagire qualcosa di simile a una pacca
sulla spalla e a una medaglia sul petto. La procedura di promozione vera, quella per meriti straordinari tramite lapplicazione del decreto legislativo 217, articolo 32, sembra stia andando avanti.
 
Ma non per qualcuno del gruppo maremmano, bensì per due tecnici romani intervenuti al Giglio il giorno dopo la tragedia.
 
Un apporto professionale importante, come evidenziato da numerosi operatori presenti durante quelle frenetiche giornate , ma forse non paragonabile a quello dei sommozzatori non in servizio che, rispondendo volontariamente allimprovvisa chiamata avvenuta nel cuore della notte, si sono precipitati sul posto e calati
in acqua alla ricerca di sopravvissuti.
 
Il tutto a poche decine di minuti dal naufragio.

Ma dalla Cgil precisano che tra il 13 e il 14 gennaio tutti i Corpi dello Stato erano presenti con uomini e mezzi e che non vi erano eroi, ma tante gente impegnata ad aiutare altra gente: «La promozione per i vigili è avvenuta con il privilegio di prestare la propria opera nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco».

Non la pensa così Francesco Barzagli, rappresentante del sindacato più rappresentativo tra i pompieri, la Cisl:
 
«Non sta a noi individuare chi ha rischiato di più o di meno. Certo è che chi ha lavorato attorno al disastro della Concordia è andato ben oltre il proprio lavoro. Molti sommozzatori erano a casa liberi. Non sono certo pagati per essere reperibili».

Poi la presa di distanza dalla Cgil: «Come Cisl non siamo certo contrari a riconoscimenti individuali. Eroi? Chi mette a rischio la propria vita per gli altri credo sia un eroe».

Ma alla luce di tutto questo, loro, i pompieri che hanno fatto il loro meglio durante eventi incredibili come quello della Concordia, o del recente incendio di Marina, cosa pensano? Non possono rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma lo sconcerto e la rabbia emergono forti quando si fanno due chiacchiere con uno dei tanti che ogni mattina presta servizio:
«Non esistono eroi? Forse, ma credo esistano persone che compiono gesti eroici. Faccio il mio lavoro con passione, come tutti, ma che mi si butti fango addosso non lo accetto. In questo Paese diventano eroi persino i ladri. Noi per mille euro al mese rischiamo la vita, ma si vede che siamo fessi. Non ci gratificano mai. Mi dispiace, qui si vive di invidie e gelosie. Si è scatenata una guerra tra poveri. Politicamente i vigili non contano nulla, sindacalmente uguale. Per lo Stato non contiamo niente. Meno male che ogni tanto ci arrivano lettere
e ringraziamenti della gente comune. La cosa più bella».

Data 10-09-2012
Testata
Pag. ILTIRRENO.IT (WEB)
Articolo «NON CI SONO EROI, NO ALLE PROMOZIONI» LA CGIL SPIAZZA TUTTI

 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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