Corte dei Conti: Le nostre proposte per il Fua 2012: per una “Equità Distributiva”

14 Settembre 2012

 

 
Carissimi,
nei prossimi giorni comincerà tutto il tran tran lavorativo e con esso anche l’attività contrattuale .

Come sapete, a Luglio si è interrotta la trattativa sul fua 2012. Le distanze tra la Cgil e l’amministrazione sono notevoli. Il 3 agosto, nel pomeriggio, in un incontro richiesto dal Vicesegretario generale in partenza per le ferie, c’è stato uno scambio molto franco sulle rispettive posizioni in merito al Fua. Ho ribadito le nostre posizioni  già espresse dai compagni Mauro e Susanna negli incontri di Luglio e gli ho manifestato le nostre perplessità ( tra l’altro proprio la mattina del 3 agosto siamo usciti con un comunicato ) sulla liquidazione dei premi 2011. Infatti, anche da alcune/i compagne/i  della Commissione Nazionale Trattante, oltre che da molti compagni e colleghi, ho ricevuto mail di protesta e/o di proposta sull’impostazione e sulle modifiche da apportare alla bozza di Fua 2012 consegnataci dall’amministrazione. Ho anticipato al Vicesegretario generale ( come  già affermato nel citato comunicato) che avremmo inviato proposte emendative per iscritto alla loro bozza e, in questo lungo mese di agosto e i primi giorni di settembre, insieme ai compagni della Commissione, abbiamo  cercato di impostare una bozza che veda , attraverso una impostazione qualitativamente diversa da quella dell’amministrazione, una effettiva ” Equità Distributiva” del fua 2012. Abbiamo fatto uno sforzo di elaborazione complessivo anche sui dati della liquidazione del fua 2011.
L’approccio culturale e metodologico della nostra proposta è  sostanzialmente alternativo all’ attuale modello d’ incentivazione quantunque abbiamo scelto uno strumento “dialogante” quale quello degli emendamenti alla bozza dell’ Amministrazione.
Rispetto all’anno scorso, ci sono alcune diversità:
non siamo partiti da una proposta alternativa (v. “flessibilità organizzativa” che sarebbe stata da riproporre se ci fosse stata l’ ipotetica disponibilità di maggiori fondi) ma abbiamo  modificato direttamente  , con emendamenti, la bozza di Fua presentataci dalla controparte   il 21 giugno c.a.

Sono sei i punti-chiave della proposta:

– Innanzitutto, maggiore trasparenza sia attraverso la modifica della struttura della contrattazione integrativa nazionale che la risoluzione di alcuni casi di “conflitti d’interesse” (potenziali o reali) nella delegazione di parte sindacale;
 
– Annullamento delle asimmetrie nella struttura della contrattazione tra sede centrale e sedi regionali (non ci sembra, ad es., che le differenze nella suddivisione dei budget tra Aggregati/Uffici centrali e Aggregati/Uffici regionali siano dovute all’ “amore”, da parte dell’ Amministrazione per la contrattazione integrativa territoriale, ma, in alcuni casi, soprattutto per le sedi regionali, la proposta di budget unificati, come per le indennità di disagio e le PP.OO. di alta professionalità sembra finalizzata a “incentivare” forme di “guerra tra poveri”);
 
– Rifiuto dell’indennità di disagio a 2 euro (lordi) con relativa fissazione del tetto minimo ed unico a 3 euro. – A nostro avviso, la proposta dei 2 euro è oggettivamente offensiva data l’ irrisorietà della somma. – Inoltre, anche in questo caso, vanno eliminate le asimmetrie tra le modalità di ripartizione delle indennità di disagio in sede centrale e quelle delle sedi regionali  con relativa unificazione degli importi per evitare forme di frammentazione e procedendo a degli accorpamenti delle varie attività disagiate, ove possibile;
 
– Divieto di cumulo delle indennità o tetto sensibilmente più basso dello stesso;
 
– Abbassamento dei tetti del premio individuale e dei progetti di produttività per recuperare risorse che permettano (insieme al divieto di cumulo di cui al punto precedente) da un lato, di allargare al massimo i destinatari delle incentivazioni ( nel 2011 ci sono state ben 512 unità di personale che hanno avuto soltanto il misero importo della produttività collettiva) dall’ altro, di accantonare delle risorse per ulteriori (anche se limitate) progressioni ai soli fini giuridici per quote di personale con i prescritti requisiti (come nel caso di alcune unità II-F1 o la ventina di colleghi di area I per cui occorrerà trovare una soluzione in quanto si tratta di una vicenda, ormai, annosa);
 
– Legame tra FUA e sistema di valutazione con l’ esigenza di un chiaro impegno da parte dell’ Amministrazione di fissare una scadenza precisa per la prevista sessione di confronto con le OO.SS. che, a nostro avviso, deve avvenire in direzione dell’ applicazione dell’ accordo del 3 maggio tra il Ministro della Funzione Pubblica e la maggior parte delle OO.SS. (spostamento del baricentro dalla performance individuale a quella organizzativa).
 
Come potete ben capire, il primo su elencati punti,è quello che più di altri ” affronta il toro per le corna”;

Infatti, nelle proposte di altre OOSS, c’è il silenzio più totale su quest’aspetto in quanto, in realtà, sull’attuale (e ineguale) struttura della contrattazione integrativa nazionale c’è una complice convergenza tra l’amministrazione e la maggior parte delle altre OOSS che, non a caso, hanno i loro coordinatori nazionali proprio  in uffici del segretariato generale.

Ulteriore considerazione, è sulle valutazioni che esprimiamo (anche indirettamente) sui SSAAUURR:
è bene chiarire che un conto è il nostro giudizio politico critico su come è nata questa struttura ( si veda in proposito il nostro documento sull’allora bozza del nuovo regolamento d’organizzazione) un altro è, eventualmente, sottovalutare le problematiche delle/i lavoratrici/i di queste strutture.

Ciò, ovviamente non è mai stato fatto dalla nostra organizzazione , anzi ci sono già stati casi in cui siamo intervenuti con decisione dove ci sono stati forme di discriminazioni verso nostri iscritti/simpatizzanti che lavoravano in alcuni SSAAUURR;
Cosi come, stiamo riflettendo sull’elaborazione  di   proposte più articolate che riguardano alcune indennità specificamente rivolte alle citate strutture organizzative.

Come ultima considerazione, ribadiamo, la differenziazione da noi sempre fatta tra “Equità distributiva e distribuzione a pioggia” in quanto quest’ultima non è, ovviamente, prevista dal CCNL, ci provocherebbe problemi di linea politica con la federazione nazionale e ci esporrebbe a strumentali critiche da parte dell’amministrazione che così  avrebbe un pretesto su un “piatto d’argento” per erigere una barriera  sull’insieme delle  nostre proposte a cominciare da quelle più scomode politicamente.

Pertanto, non siamo stati mai d’accordo su alcuni suggerimenti che ci sono venuti anche da parte alcuni settori di personale di proporre l’aumento indiscriminato della produttività collettiva perché questi tipi di proposte lasciano inalterati i nodi politici che noi invece vogliamo affrontare (come quelli citati al punto uno del precedente elenco). 

 
INSOMMA,VOGLIAMO:
CAMBIARE IL MODELLO D’INCENTIVAZIONE CON LA MODIFICA DELLA STRUTTURA DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA PER GIUNGERE AD UNA “VERA EQUITA’ DISTRIBUTIVA” .
QUESTA SARA’ LA NOSTRA PAROLA D’ORDINE!
RIPIGLIAMO ALLA GRANDE!!!

Roma, 14 settembre 2012
 
FP CGIL NAZIONALE
MICHELE PIETRAFESA
 


 

Allegati

 NOTA D’ACCOMPAGNO: PER  L’EQUITA’  DISTRIBUTIVA
 (Considerazioni sulla liquidazione del FUA 2011 e proposte/emendamenti per il FUA 2012)

 

 

TABELLE

 
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