Direttiva numero 10/2012 del Dipartimento della Funzione Pubblica – analisi e commento

27 Settembre 2012

 
 

Analisi e commento

 

Se ci fosse ancora qualcuno incerto sulla partecipazione allo sciopero di domani, leggendo la direttiva n° 10 del dipartimento della funzione pubblica, indirizzata a tutte le amministrazioni centrali,  non avrà più dubbi!
 
L’urgenza di una reazione forte e decisa al modo di operare del governo emerge tutta nelle contraddizioni evidenti già  nella premessa.

Parlare di invarianza della quantità dei servizi e  della selettività dei tagli, finalizzata alla migliore organizzazione del lavoro, costituisce un evidente paradosso di drammatica comicità.
 
Il Ministro smentisce, ancora una volta, se stesso ed i contenuti dell’accordo del 3 maggio, riproponendo la completa applicabilità della legge 150 a partire, tra l’altro, dal sistema di valutazione individuale e dall’ assenza di un confronto reale con le rappresentanze dei lavoratori.
 

Analizziamo la direttiva punto per punto:
I tagli già previsti dal dl 138/2011 dovranno comunque essere attuati preliminarmente ai tagli della spending. I tagli si cumulano e non sono alternativi.
La scadenza per il perfezionamento delle nuove dotazioni organiche ( 20%  numero dirigenti e 10% spesa per il personale) è prevista perentoriamente per il 31 ottobre 2012.
La direttiva  è il colpo di grazia per le Amministrazioni Centrali. Addirittura si auspica che le amministrazioni possano operare tagli che vanno oltre la percentuale stabilita dalla norma, definita “valore minimo”.
Il linguaggio usato è davvero pesante e pericoloso: la riorganizzazione è ridotta ai soli tagli.
 

Figli e figliastri e finte esclusioni:
In modo confuso ed ambiguo, vengono indicate tra le amministrazioni, apparentemente escluse dall’applicazione della 135, le Agenzie Fiscali, il Mef e la PCM.
In verità per quanto riguarda Agenzie e Mef, i tagli sono gli stessi ma disciplinati in un altro articolo della stessa legge. Per la PCM il taglio è riferito alla dirigenza e previsto dal DPCM 15 giugno 2012.
Come abbiamo già avuto modo di dire, nonostante per il Ministero dell’Interno la legge preveda un rinvio, in realtà la direttiva ritiene “praticabile” l’immediata effettuazione del taglio riservato a tutti gli altri Ministeri, salvo rivedere successivamente i reali fabbisogni, in relazione all’eventuale chiusura di province. La direttiva peggiora la legge.
Per il Ministero degli Esteri la Direttiva adduce motivazioni, relativamente al rinvio, che, a nostro avviso, sarebbero state valide  anche per tutte le altre amministrazioni interessate da processi di accorpamenti e riorganizzazioni.

Riduzioni selettive:
Durante il percorso di compensazione non si prevede nessun coinvolgimento delle OO.SS., mentre, la centralizzazione in capo al Dipartimento di funzione pubblica avrebbe potuto favorire un’analisi più complessiva, prevedendo la partecipazione delle rappresentanze dei lavoratori.
Le date del 28 settembre e del 4 ottobre non erano previste nella norma e costituiscono una grave accelerazione nell’applicazione dei tagli.
Grave l’individuazione della data del 28 settembre che coincide con il nostro sciopero generale: mentre i lavoratori scioperano il governo taglia i posti di lavoro!
 
Compensazione interna:
Pericoloso quanto descritto  in tema di eccedenza funzionale.

Mentre da un lato si ricorda quanto previsto dal dlgs 165 (art 6) in tema di compensazione interna, dall’altro si lascia la possibilità di tenere posti vacanti a scapito di lavoratori che saranno dichiarati eccedenti “funzionalmente” nella stessa amministrazione.

Compensazione verticale:
Successivamente alle nuove dotazioni organiche, come definite entro il 31 ottobre prossimo,si potrà procedere alle diverse forme di compensazione.
I ministeri vigilanti potranno, in assenza di esuberi, compensare i sovranumeri degli enti vigilati, per omogeneità di settore e di funzione. Il tutto sarà complicato dalle diverse retribuzioni fondamentali medie, diversificate sia all’interno dei ministeri  che tra ministeri ed enti vigilati.
 
Compensazione trasversale:
L’ultima parola sulle procedure di compensazione spetterà al governo, attraverso la compensazione trasversale. Ci sarà chi taglierà l’8% e chi dovrà tagliare il 12%, come al solito ci saranno i Ministri più potenti che decideranno anche per gli altri.
La circolare rammenta, con cinica arroganza, che tramite la nuova articolazione territoriale dello Stato si verificheranno chiusure, accorpamenti di uffici pubblici territoriali e la conseguente messa in mobilità obbligatoria dei lavoratori interessati.
 
Partecipazione sindacale:
Le OO.SS.  sono solo informate e non entrano mai nel procedimento di definizione dei tagli.
Vengono coinvolte solo dal 31 marzo 2013 con esame congiunto e non con la contrattazione, solo dopo l’avvio dei processi di mobilità e delle dichiarazioni di esubero.
Si chiede cioè la connivenza delle OO.SS. per licenziare: sparisce ogni ruolo previsto dall’accordo del 3 maggio.
 
Sanzioni e dotazioni organiche provvisorie:
Tutte le Amministrazioni che non provvederanno ad adottare i tagli subiranno il divieto di assunzione e la loro dotazione organica corrisponderà alle presenze al 7 luglio 2012.
 
Esprimiamo un giudizio assolutamente negativo sulla direttiva, così come già fatto sull’impianto normativo della spending e rileviamo, con enorme preoccupazione, che neanche nelle direttive il Governo indica una soluzione per i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione: nei prossimi giorni, anche nelle amministrazioni centrali, scadranno centinaia di contratti e su questo il Governo tace.

Roma, 27 settembre 2012
                                                          
 
                 Il Segretario Nazionale  
         Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali                           
                    Salvatore Chiaramonte

 
 

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto