Confermato lo sciopero generale del lavoro pubblico per il 28-settembre-2012

28 Settembre 2012

 

Sciopero Generale dei servizi pubblici: oltre 30mila a Roma, adesioni alte. Cgil e Uil chiedono una radicale modifica della Spending Review

“Il successo del nostro sciopero generale e la partecipazione alla manifestazione di Roma, oltre 30mila persone nonostante la pioggia, sono la migliore risposta che le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici potessero dare al Governo e al suo progetto di riduzione dello spazio pubblico”, questo il contenuto di una nota unitaria di Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica, rispettivamente Segretari Generali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-pa e Uil-Rua.

“La spending review rischia di creare, dopo il dramma degli esodati dei settori privati, un esodo forzato dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni, peraltro gestito in modo autoritario, senza un confronto costruttivo con le forze sindacali. I provvedimenti del Governo Monti aggraveranno le condizioni del settore pubblico – continuano i cinque sindacalisti – creando nuova disoccupazione. Dagli esuberi fino all’espulsione dei precari, passando per tagli lineari insopportabili, siamo di fronte a un’emergenza sociale senza precedenti e senza paragoni con altre crisi aziendali”.

“Questa giornata è solo la prima fase della nostra mobilitazione, che continuerà se non dovessero giungere risposte risolutive. Il Governo – concludono i cinque segretari generali – faccia un passo indietro”.
 
Roma, 28 settembre 2012

 

Lo sciopero sui Tg Nazionali

 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Lettera di Domenico Pantaleo, Rossana Dettori e Susanna Camusso sullo Sciopero Generale dei Servizi Pubblici del 28 Settembre 2012

 
La decisione di proclamare una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre p.v. è il naturale sbocco di un lungo percorso di mobilitazione che la Cgil, la Flc Cgil e la Fp Cgil hanno messo in campo in opposizione alle scelte del Governo Monti sul lavoro pubblico.

Il cd. Decreto “spending review”, convertito in legge ad Agosto, è l’atto, temiamo nemmeno finale, di una serie di interventi di natura finanziaria che, a cominciare dal precedente decreto “salva-Italia”, hanno operato su di un’unica direttrice di marcia: il restringimento dei perimetri e degli spazi pubblici quali pre-condizioni per la completa liberalizzazione/privatizzazione delle attività pubbliche.
 
“Affamare la bestia”, indebolirla, renderla inefficiente, comprimerne le potenzialità, destrutturarne la missione sono i tratti di unione che tengono insieme tutti i provvedimenti del Governo sul lavoro pubblico.
 
Tutto ciò aggravato, se mai fosse stato possibile, dall’ipocrita e a tratti schizofrenico comportamento del Governo sul sistema delle relazioni con le parti sociali: la gestione da parte dell’Esecutivo dell’accordo del 3 maggio u.s. sul lavoro pubblico è, alla luce di ciò che è successo dopo quella data, la conferma di una precisa volontà di perseguire non un obiettivo di razionalizzazione e miglioramento dell’azione pubblica, ma, al contrario, di ridimensionamento e destrutturazione delle Pubbliche Amministrazioni, dei servizi pubblici in generale.
 
La “spending review” del Governo, in assoluta coerenza con l’impostazione dei provvedimenti precedenti, consegna a tutti noi, al Paese, ai cittadini una riflessione che lo sciopero generale si incarica di contrastare: l’idea che, lungi dal voler riformare, riorganizzare, migliorare l’azione pubblica, gli interventi governativi perseguono la ridefinizione del sistema, il ridisegno del welfare attraverso un nuovo rapporto fra cittadini e diritti, fra bisogni e tutele, fra pubblico e privato.
 
La mobilitazione, lo sciopero del 28 settembre e le iniziative che seguiranno rivendicano, quindi, un ripensamento radicale degli interventi assunti nei provvedimenti “spending”, a cominciare dalle questioni legate ai livelli occupazionali (precari/esuberi), e si incaricano di favorire una migliore lettura, per la politica, per i cittadini, per i giovani e i pensionati, circa la reale portata delle politiche del Governo sul lavoro pubblico: la distruzione di un modello sociale che, pur con le difficoltà che nessuno disconosce, ha fondato i suoi architravi sull’universalità delle prestazioni, sull’inclusione e sulla tutela sociale, sul sistema dei diritti di cittadinanza, sul lavoro. 
 
Le proposte della Cgil sono note come altrettanto chiare le nostre disponibilità ad aprire una stagione di confronto per una vera e funzionale riorganizzazione della macchina pubblica complessivamente intesa: l’accordo del 3 maggio u.s., i suoi principi, gli obiettivi che dichiarava di perseguire sono tuttora, per noi, validi; non è ascrivibile sicuramente a noi il fallimento di quel patto.
 
Ecco, lo sciopero generale del 28 settembre è anche una occasione per rilanciare un’idea di riorganizzazione e valorizzazione del lavoro pubblico in risposta agli effetti devastanti della crisi in atto: rimettere al centro i cittadini, i giovani, i pensionati, i precari e i disoccupati, i loro bisogni, la loro maggiore richiesta di tutela e protezione sociale è la grande sfida che lo sciopero si incarica di lanciare al Governo. 
 
 
Segretario Generale Flc Cgil  Domenico Pantaleo 
Segretario Generale Fp Cgil Rossana Dettori
Segretario Generale Cgil Susanna Camusso 

Roma 20 settembre 2012

 
 

Incontro con il Ministro Patroni Griffi – Confermato lo sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre 2012

Pubblichiamo alcune agenzie di oggi sulla conferma dello sciopero generale del pubblico impiego del 28 settembre prossimo

SPENDING REVIEW: CGILUIL, PREOCCUPAZIONE PER PRECARI SINDACATI,RISCHIO PER SCADENZE,100 MILA A TERMINE ESCLUSA SCUOLA (ANSA) – ROMA, 04 SET – Cgil e Uil, che hanno confermato lo sciopero degli statali contro la spending review, esprimono preoccupazione anche per la sorte dei precari del pubblico impiego, visto che sono in scadenza molti contratti proprio in
coincidenza con la definizione delle piante organiche.

   Il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, lancia l’allarme: ”Il ministro Patroni Griffi oggi ci ha detto con molta chiarezza che per il precariato non ci sono soluzioni, perche’ a fronte del fatto che ci sono esuberi e’ complicato ragionare sulla stabilizzazione dei precari”. E aggiunge: ”Patroni Griffi ci propone di riavviare il tavolo tecnico sul precariato ma e’ utile solo se ci sono prospettive”.  Dettori spiega che ”una parte dei precari e’ in scadenza a ottobre” e gia’ tanti sono andati via: solo ”nel 2011 sono stati lasciati a casa circa 45 mila lavoratori a termine”. Secondo i numeri della Fp Cgil gli ultimi dati parlano di oltre 100 mila lavoratori a tempo nella Pa, esclusa la scuola.
 
 Il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, sottolinea: ”Le singole amministrazioni, penso soprattutto a ricerca e sanita’, devono  entro ottobre definire i tagli della pianta organica e ci sono molti contratti a scadenza. Ecco che – aggiunge – il livello di perdita di posti di lavoro in queste realta’ rischia di essere maggiore, con problemi sociali e di tenuta del servizio. A meno che si pensi di togliere dipendenti pubblici e lasciare solo precari nelle amministrazioni”. A riguardo la Uil ha quindi proposto ”l’immediata apertura di un tavolo sulla gestione del precariato”.
(ANSA).
04-SET-12 13:55 NNNN

SPENDING REVIEW:CGIL E UIL CONFERMANO SCIOPERO STATALI 28/9 (2)

   (ANSA) – ROMA, 04 SET – Per il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, il confronto continua, con l’obiettivo di salvaguardare i lavoratori pubblici, ma dall’incontro di oggi ”non e’ emersa alcuna novita”’. Quanto alla possibilita’ di discutere la gestione degli esuberi attraverso lo strumento dell’esame congiunto, evidenzia: ”Veniamo coinvolti solo per decidere come licenziare i lavoratori e non per definire la riorganizzazione del lavoro pubblico”. Dettori si dice anche ”contraria a un accordo quadro sulle relazioni sindacali”.    La Uil, con il segretario confederale Paolo Pirani, precisa come dalla discussione per mezzo dell’esame congiunto ”non emergerebbe un accordo sindacale cogente, si tratta di un confronto politico che si potra’ concludere con un verbale d’intesa, una circolare che il ministro puo’ inviare alle amministrazioni. Insomma, conclude Pirani, ”un percorso debole, che non riguarda i numeri degli esuberi ma solo la loro gestione”.

   Diversa la posizione della Cisl. ”Bisognerebbe che tutti ci impegnassimo per proseguire il confronto senza rotture fino alla verifica. E’ singolare che nonostante il tavolo avviato con il ministro della funzione pubblica, altri sindacati abbiano confermato invece uno sciopero nel pubblico impiego in una fase in cui i lavoratori fanno gia’ fatica ad arrivare a fine mese”, sottolinea il segretario confederale della Cisl Gianni Baratta.

”Patroni Griffi ha fornito delle risposte – aggiunge – che consentiranno di affrontare, in un confronto con una possibile intesa, i temi relativi alla gestione di tutto il processo relativo ai tagli stabiliti dalla spending review”. Inoltre, spiega, ”stiamo lavorando pure ad un possibile accordo quadro che in base anche alla previsione del sistema di relazioni sindacali stabilito dal decreto sulla spending, innovi quanto non previsto dagli attuali contratti vigenti. In sostanza- continua Baratta- si tratta di due tavoli di grande importanza per i lavoratori pubblici”.(ANSA).

P.A./ Cgil e Uil confermano sciopero 28 settembre, no Cisl Oggi nuovo incontro con Patroni Griffi su esuberi statali
Roma, 4 set. (TMNews)
– Cgil e Uil confermano lo sciopero generale del pubblico impiego già indetto per il 28 settembre dopo il nuovo incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Vidoni con il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi.

La Cisl, invece, conferma che non parteciperà allo sciopero generale, giudicando positivamente anche l’incontro di oggi in cui il ministro ha illustrato ai sindacati le modalità che intende seguire per la gestione degli esuberi in seguito al decreto sulla spending review.

P.A./ Cgil e Uil confermano sciopero 28 settembre, no Cisl -2-Baratta: Ci sono le condizioni per continuare a trattare
Roma, 4 set. (TMNews)
– “L’incontro non ha prodotto nessun cambiamento rispetto al giudizio sulla spending review. Anzi rafforza le motivazioni dello sciopero generale”, ha sottolineato il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori al termine del nuovo incontro con il ministro.

“Lo scopo del tavolo è stato quello di dire, governiamo insieme gli esuberi, il tentativo di provare a concertare. Noi saremo al tavolo – ha aggiunto la Dettori – per salvaguardare il lavoro pubblico ma dal governo non arriva nulla di nuovo sul pubblico impiego”. Per la Cgil l’esecutivo procede lungo la strada di una “ristrutturazione del lavoro pubblico fatta per legge”. La Dettori ha poi posto l’accento sul tema del precariato: secondo le stime del sindacato di Corso Italia ci sono a rischio 100mila precari tra coloro che non hanno visto il proprio contratto rinnovato a fine 2011, a giugno 2012 e quanti saranno ‘espulsi’ a ottobre.

Giudizio negativo anche dalla Uil. Per il segretario confederale Paolo Pirani “l’incontro non modifica i motivi di dissenso per laspending  review, con la messa in mora dell’accordo del 3 maggio scorso che prevedeva un coinvolgimento dei sindacati sin dal primo momento”. “Tuttavia – ha aggiunto Pirani – siamo un sindacato che vuole dialogare e continueremo a essere presenti ai tavoli”. Valutazione positiva invece dalla Cisl che non si associa allo sciopero del 28 settembre e che ritiene importante l’apertura del ministro al raggiungimento di un accordo quadro sulla spending review. “Ci sono le condizioni per continuare a trattare. Noi lavoriamo per fare questo accordo e finchè c’è un tavolo negoziale non facciamo sciopero”, ha detto Gianni Baratta segretario confederale della Cisl.
Rbr
041318 set 12

P.A./ Patroni Griffi: Accordo con sindacati su esuberi ma no veti  Attuazione spending review: esame congiunto per modalità gestione
Roma, 4 set. (TMNews)
– Il governo vuole raggiungere un accordo con i sindacati sulle modalità di gestione degli esuberi e sulla riorganizzazione del personale della pubblica amministrazione previsto dalla spending review, ma senza veti da nessuno. Lo ha sottolineato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, al termine dell’incontro a Palazzo Vidoni con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

Oggi il ministro ha convocato i sindacati per illustrare le modalità con cui intende procedere nella gestione degli esuberi secondo quanto previsto dalla spending review: “Ci siamo parlati con la solita franchezza. Il governo ha chiarito che c’è l’intenzione di dare attuazione alla norma introdotta nella spending review di dare luogo all’esame congiunto per la gestione delle eccedenze, dei prepensionamenti e della mobilità”
Il confronto con i sindacati, se ci sarà l’accordo, si tradurrà in una direttiva da inviare alle pubbliche amministrazioni, “senza poteri di veto da una parte e dall’altra”. Patroni Griffi ha spiegato inoltre che la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro per affrontare anche il tema di un accordo quadro.

Lo scopo dell’esame congiunto, ha chiarito Patroni Griffi, è quello di “evitare criticità, evitare gli effetti negativi di una concertazione non fatta bene, di commistione dei ruoli. No aipoteri di veto”.
Rbr
041236 set 12

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto