Province: oltre al perimetro il Governo dovrebbe occuparsi delle funzioni i tagli influiscono su sicurezza scolastica, trasporti e formazione professionale

08 Ottobre 2012

Province: oltre al perimetro il Governo dovrebbe occuparsi delle funzioni i tagli influiscono su sicurezza scolastica, trasporti e formazione professionale

 
“Il Ministro Patroni Griffi, invece di pensare esclusivamente ai confini territoriali delle Province da tagliare, dovrebbe concentrarsi sulle loro funzioni e sulla sorte dei servizi offerti ai cittadini, spiegare come avverrà il riordino e come si salvaguarderà il personale. L’impressione è che il Governo sia stato molto efficiente nell’effettuare i tagli, ma che adesso il sistema delle autonomie sia stato lasciato nel caos, come dimostra il dibattito sviluppatosi a livello regionale”, con queste parole Federico Bozzanca, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil, esorta il Ministro Patroni Griffi in vista della sua audizione di oggi pomeriggio in commissione Affari Costituzionali alla Camera.

“Ad oggi non si hanno indicazioni sul trasferimento delle funzioni e su come i servizi andranno finanziati, né garanzie sul fronte occupazionale. Da una parte gli enti locali, che pagano quasi il 70% del conto della spending review, non saranno in condizioni di mantenere i servizi, dall’altra rischiamo un aumento della disoccupazione a causa degli esuberi e dei possibili licenziamenti. Le Province hanno subito tagli per 1,5 miliardi di euro sugli 8,4 a loro disposizione, in un quadro di riduzione già in atto – aggiunge Bozzanca – con 500 milioni di spesa corrente in meno tra il 2008 e il 2011”.

“I tagli lineari hanno colpito direttamente i servizi, dal trasporto pubblico locale alla sicurezza scolastica fino formazione professionale. Una volta fatti a pezzi e sottofinanziati gli enti di area vasta avremo territori doppiamente impoveriti. Bisogna ripartire dalla qualificazione della spesa, dalla modernizzazione della pubblica amministrazione, dall’informatizzazione e dalla riqualificazione del personale. È necessario – conclude il sindacalista – aprire il confronto con Regioni ed Enti locali per tradurre la semplificazione istituzionale in un miglioramento e rafforzamento del sistema dei servizi ai cittadini”.
 
Roma, 3 ottobre 2012

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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