MIBAC: Buoni pasto – comunicazioni relative alla fornitura per il primo semestre 2013

30 Ottobre 2012

 
 
 

 Roma, 24 ottobre 2012
 

 

Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
 

Al Direttore Generale per l’organizzazione, gli affari generali, l’innovazione, il bilancio
                                                                                   e    il personale
Dott. Mario Guarany
 

 
Oggetto: Buoni pasto – comunicazioni relative alla fornitura per il primo semestre 2013.
 

 

Con riferimento all’oggetto sono pervenute alle scriventi OO. SS. diverse segnalazioni circa il singolare contenuto di una comunicazione proveniente dall’Ufficio Buoni Pasto e indirizzata alle Direzioni Regionali. Tale comunicazione, inerente alle previsioni di cui alla Circolare 28 del 2012, che autorizzava, solo per il corrente anno, l’elevazione dal 25 al 75% della quota massima di personale che può fruire di orario di lavoro articolato su cinque rientri pomeridiani per cinque giorni, molto impropriamente dispone l’esclusione da tale tipologia del personale che l’ha effettuata nel corso degli anni 2011 e 2012. Gli effetti che stiamo verificando sono una serie di disposizioni unilaterali da parte dei Dirigenti periferici che modificano l’orario di lavoro dei dipendenti in completa violazione degli obblighi negoziali e di informazione preventiva previsti dal vigente sistema di relazioni sindacali.
Pertanto si chiede di sospendere con effetto immediato la comunicazione di che trattasi e di riformulare la disposizione, che, a nostro avviso richiede la firma del Dirigente Responsabile del Servizio a cui l’Ufficio Buoni Pasto fa gerarchicamente riferimento, evidenziando nella stessa la necessità di ricondurre la fruizione di questa tipologia di orario nei limiti percentuali del 25% in ottemperanza alle riduzioni del budget previsto, e dando contestualmente indicazione di avviare i percorsi negoziali contemplati sulla materia dal CCNL e dal CCIM. Ovvero assegnando all’autonomia prevista della contrattazione locale la facoltà di ridefinire l’articolazione degli orari dei dipendenti nel rispetto dei limiti di  spesa previsti.
In assenza di tale procedura le scriventi si vedranno costrette a fronteggiare atti unilaterali dando mandato per attivare le  opportune procedure finalizzate al necessario rispetto delle prerogative della parti sancite dalle vigenti disposizioni contrattuali.
Nel rimanere in attesa di formale e urgente riscontro si porgono distinti saluti.
 

 
  CGIL                     CISL                    UIL
C. Meloni              E. Felicia            C. Calcara                                                   

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