Mibac: Progetto “carte di Natale” e altro…

13 Novembre 2012

 
 

Progetto "Carte di Natale" e altro

  
In data odierna abbiamo sottoscritto il progetto Carte di Natale, che dedica la giornata del 16 dicembre ad una apertura straordinaria di Archivi, Biblioteche e Istituti afferenti alle Direzioni Generali interessate.

Le condizioni sono illustrate nell’accordo allegato: sono coinvolti tutti i lavoratori, ad eccezione delle Direzioni Generali, ove vengono previste delle funzioni di coordinamento (4 per Direzione Generale) retribuite con una quota del progetto pari ad un turno. L’importo varia da 110 euro (Aree I e II) a 130 euro (III Area). Il progetto si articola su una apertura di 11 ore (9.00-20.00) e su due turni di lavoro. Noi riteniamo l’importo congruo e non rapportabile all’importo erogato per le aperture straordinarie di Natale e Capodanno, in quanto quest’ultimo riguarda una apertura in cosiddetto “super festivo” e non interessa la totalità dei lavoratori, impegnando solo un turno di lavoro.
Noi riteniamo invece importante e significativo coinvolgere stabilmente i settori degli Archivi e delle Biblioteche nelle attività di valorizzazione. Da questo punto di vista abbiamo sollecitato l’Amministrazione a non improvvisare sulla materia della valorizzazione, programmando adeguatamente le prossime attività di valorizzazione e, soprattutto, programmando le risorse necessarie sul capitolo 1321. Ed abbiamo rimarcato la nostra indisponibilità ad intervenire ulteriormente con il FUA per i finanziamenti: non sarà possibile considerare il nostro sforzo generoso che in questa occasione abbiamo dimostrato come una costante. Le iniziative di valorizzazione devono essere programmate con le risorse dell’Amministrazione, visto che è stata appositamente identificata una Direzione Generale.

A margine della riunione abbiamo chiesto opportuni chiarimenti in ordine alla determinazione del nuovo fabbisogno organico, alle tempistiche per i ricorsi sulle graduatorie provvisorie di riqualificazione, alla validità delle graduatorie stesse, all’esito del ricorso pendente presso il Ministero delle Infrastrutture e relativo ai passaggi dalla prima alla seconda area.

Nell’ordine abbiamo acquisito i seguenti chiarimenti:
il nuovo organico sortirà con il taglio previsto del 10% del costo del lavoro del personale e con un taglio inferiore al 20% per i dirigenti. Questo determinerà una nuova dotazione organica che registrerà un soprannumero di 380 unità circa in prima area, un pari e patta nella seconda area ove il soprannumero sarà assorbito dai passaggi di riqualificazione previsti entro fine anno, ed una discreta vacanza nell’organico della terza area. Noi abbiamo ribadito nuovamente che l’operazione spending poteva essere, al di là dei tagli ingiustificati, una occasione per rimettere ordine in un organico afflitto da problemi evidenti di mancato riconoscimento professionale. In particolare prevedendo il passaggio degli idonei delle graduatorie vigenti per i passaggi tra le aree, attualmente realizzabili a costo zero, visto il blocco dei rinnovi ed il trattamento economico degli apicali della prima area che, a seguito della definizione delle progressioni economiche, sarà superiore a quello previsto per il personale della prima posizione dell’area seconda. A conforto di quanto sopra esposto abbiamo informato il tavolo della decisione del Consiglio di Stato sull’inquadramento del personale dalla prima alla seconda area del Ministero Infrastrutture. Decisione che ha rigettato il ricorso dell’amministrazione e di conseguenza validato la decisione del TAR di consentire l’inquadramento automatico del personale interessato nella seconda area. Quindi, a nostro modesto avviso, esistono tutti i presupposti per poter procedere, da subito, prevedendo adeguata copertura dei posti nella seconda area.

Per quanto riguarda i passaggi dalla seconda alla terza area abbiamo assistito ad una discussione un po’ surreale sulla rivendicazione di alcuni automatismi, come l’inquadramento solo giuridico del personale idoneo. Ricordiamo al riguardo che non ci possiamo sottrarre ai meccanismi autorizzativi previsti dalla legge, i passaggi di area sono stati dalla recente normativa brunetto-tremontana assimilati alle nuove assunzioni  e quindi diventa quasi velleitario chiedere automatismi. Invece vanno adottati passi uno per volta, intanto abbiamo acquisito ragionevoli certezze sul mantenimento della validità delle graduatorie ed abbiamo i posti vacanti in terza area. Inoltre l’Amministrazione ci ha comunicato che ha chiesto a MEF e Funzione Pubblica di poter spendere le risorse disponibili (circa 600.000 euro) per autorizzare  nuove assunzioni di cui il 50 % da destinare agli scorrimenti interni. È una battaglia assai difficile, sappiamo i limiti normativi così come conoscevamo bene ed abbiamo sempre combattuto, almeno noi, chi li ha imposti, ovvero il Governo Berlusconi ed il “riformista” Brunetta. Ma noi riteniamo tuttora l’obiettivo perseguibile e raggiungibile e faremo tutto quello che è nelle nostre modeste possibilità per raggiungerlo. Per quanto riguarda la tempistica ci è stato detto che i termini dei 15 giorni vanno conteggiati a partire dal 7 novembre e che, con ogni probabilità, saranno rispettate le scadenze previste per la graduatoria definitiva. Vedremo.

Abbiamo infine informato il tavolo nazionale dell’esistenza di una bozza di DPR avente ad oggetto la riorganizzazione delle funzioni centrali sul territorio. Una bozza da far rizzare i capelli in testa, in sostanza uno svuotamento della capacità di governo dei singoli Ministeri ed un accentramento delle funzioni di gestione e di controllo sulla gestione in capo all’Ufficio Territoriale di Governo della provincia capoluogo. Sia in riferimento a questo che alla diminuzione dei 32 dirigenti di seconda fascia e alla riduzione delle Province, abbiamo rinnovato la richiesta di incontro con il Ministro sulla riorganizzazione del territorio, chiedendo che sulla materia venga avviato un adeguato confronto all’interno del Ministero. Non ci rassegnamo, infatti, a questa gestione centralistico-borbonica della riorganizzazione delle funzioni che lo Stato deve svolgere al servizio dei cittadini e, se si deciderà di andare avanti in una strada che sostanzialmente ripropone il Regno delle Due Sicilie, ci sarà la nostra fermissima opposizione.

Roma, 12 novembre 2012
 
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
 

 

 

 
IPOTESI DI ACCORDO CONCERNENTE L’APERTURA STRAORDINARIA DI ARCHIVI DI STATO E DI BIBLIOTECHE PUBBLICHE STATALI DENOMINATO “CARTE DI NATALE 2012″

 
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