GESTIONE EMERGENZA DEL CNVVF: LA CGIL NON CONDIVIDE E ABBANDONA IL TAVOLO.

29 Novembre 2012

 

GESTIONE EMERGENZA DEL CNVVF
LA CGIL NON CONDIVIDE E ABBANDONA IL TAVOLO

 
 

Nella tarda mattina di oggi, presso la sala riunioni del Dipartimento, si è svolto l’ennesimo incontro relativo alle tematiche che riguardano il personale specialista del CNVVF, in particolare all’abilitazione di un contingente di sommozzatori per operare in ambiente speleo-subacqueo.
Come è stato rammentato in apertura di riunione, la CGIL è stata l’unica sigla sindacale a chiedere chiarimenti scritti in merito al nuovo progetto elaborato dalla DCEST evidenziando, già da tempo, la gravissima situazione in cui versa il personale specialista, a partire dalle difficoltà riscontrate nell’avvio della mobilità e dei corsi specifici di formazione, nonché sulla riorganizzazione complessiva e funzionale dei nuclei di settore.
Premesso che, relativamente all’attività speleosubacquea, non abbiamo espresso alcun giudizio negativo, avremmo tuttavia gradito discutere almeno delle sedi in cui, successivamente, i sommozzatori abilitati dovranno svolgere il proprio servizio, considerato che l’individuazione di tali nuclei è stato il primo obiettivo fissato nella relazione del gruppo di lavoro e che le costituende macroaree comprendono anche le sedi non contemplate nell’ultima bozza delle dotazioni organiche predisposta dall’Amministrazione, né presenti tra quelle disponibili per il prossimo corso di sommozzatori.
E’ ormai di tutta evidenza che, purtroppo, si sta materializzando l’asfittico e mortifero scenario esposto dalla Dirigenza Tecnica del Corpo in una delle prime riunione sulla riorganizzazione delle specializzazioni, ovvero l’irrazionale ipotesi di chiusura dei nuclei ritenuti non indispensabili e la limitazione dell’operatività, al solo turno diurno, per le sedi “improduttive”.
Una visione miope, senza reali prospettive per il futuro del Corpo Nazionale, che si arrende alla politica dei tagli e del rigore.
La pretestuosa carenza di risorse ostacola l’inizio di specifici corsi formativi, non permette il normale espletamento del servizio di soccorso, mette a repentaglio la sicurezza degli operatori, ma non impedisce la pianificazione e la prolificazione di ulteriori “nicchie” all’interno della struttura organizzativa del CNVVF.
Basti pensare alle numerose emergenze che vedono presenti i Vigili del Fuoco in prima linea senza una minima copertura economica, oppure ai colleghi impegnati, contemporaneamente allo svolgimento della riunione, in un delicato intervento nella provincia di Viterbo per la rimozione di bombole contenenti gas fosgene, dove è stata negata la sufficiente presenza di personale NBCR qualificato per una manciata di ore di straordinario.
Tutto ciò rappresenta una totale assenza di obiettivi e una strategia di corto respiro non più tollerabile; una gestione deludente per Vigili del Fuoco e per la nostra Organizzazione Sindacale che, per tali ragioni, lascia il tavolo di discussione fin quando non si aprirà un vero confronto sull’organizzazione del lavoro nell’ambito del soccorso tecnico urgente, ad iniziare dalla definizione delle dotazioni organiche del Corpo Nazionale.

 

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto