Min. Ambiente: E’ tempo di bilanci

11 Dicembre 2012

FP CGIL MINISTERO AMBIENTE
 
 

E' tempo di bilanci

E’ tempo di bilanci

 

Come dipendenti di questo Ministero ci sembra doveroso fare, ad un anno dall’insediamento di questo Governo, un primo bilancio, almeno per quanto riguarda le questioni strettamente legate al funzionamento del nostro Ministero.

L’anno scorso il Ministro, nell’incontro che si tenne presso la sala dell’Auditorium, spese numerose parole, espresse propositi in merito alla valorizzazione del personale interno, alle funzione “esternalizzate” (vedi Sogesid) e al rapporto con enti esterni (ISPRA, ENEA, ecc.). Quali cambiamenti ad un anno da allora?

La Sogesid continua e “presidiare” alcune Direzioni del Ministero “succhiando” una quota significativa delle risorse economiche del Ministero; nelle stanze e nei corridoi del Ministero continua ad aggirarsi uno stuolo di consulenti (alcuni addirittura ottuagenari), con “status” e compensi variamente diversificati, diversi; alcune Direzioni ed Uffici hanno anche attivato consulenze ad ex dipendenti in pensione, affidando ad essi funzioni che alcune volte rasentano il “ridicolo”.

Nel contempo, mentre venivano alla luce “chicche” come quella dei “DUE ESUBERI” segnalati dal Ministero della Funzione Pubblica (a cui il nostro Direttore del Personale si limitava a rispondere con una email al personale in cui sostanzialmente si diceva di “non preoccuparsi”), si viene a sapere di dell’immissione in ruolo al MATTM di persone in comando che non prestano e che, sembra, non presteranno servizio presso questo Ministero.

Non vogliamo con questi richiami fare pettegolezzi o discutere di voci di corridoio, vogliamo semplicemente, sottolineare che in questo Ministero e da oltre un decennio che non c’e una seria politica del personale atta a garantire qualità del lavoro ed efficacia dell’azione amministrativa.

Ci rendiamo conto che il Ministro Clini ha avuto questioni importanti e complesse di cui occuparsi, ma continuiamo a pensare che sia urgente affrontare il tema dell’organizzazione per garantire una buona qualità della struttura e una buona organizzazione del lavoro. Continuare a credere che basti una struttura di “40 volontari” fidati, non integrati nel lavoro della struttura, e non avviare un confronto serio e costruttivo con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali che li rappresentano significa non voler affrontare i problemi esistenti, tra cui ricordiamo in particolare quello del precariato, della scarsa valorizzazione di dipendenti, e dell’assenza di un’attività di formazione continuativa e di qualità.

A quando buone notizie?

 

Roma, 30 novembre 2012
 
 
 

Maria Letizia Sabatino

Coordinatrice Nazionale

FpCgil Ambiente

 

 
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