“Le ragioni dello sciopero dei ginecologi-ostetrici del 12 febbraio, dai tagli della spending review al contenzioso medico-legale, riguardano una estesa platea di medici e di operatori sanitari e si possono risolvere solo con un ampio coinvolgimento di tutti per un cambiamento reale delle politiche portate avanti dai Governi Berlusconi e Monti”. Questo il contenuto di una nota congiunta di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici, in riferimento allo sciopero proclamato da associazioni e sindacati dei ginecologi-ostretici.
“Siamo sempre stati in prima linea a contestare i tagli lineari della spending review, oltre 30 miliardi tra il 2011 e il 2015, e la crescita strumentale delle denunce in sanità. In tal senso siamo stati i primi a contestare le campagne mediatiche ospitate anche dalla tv pubblica. E’ paradossale -aggiungono i due sindacalisti – che i medici e i professionisti siano costretti ad assicurarsi mentre questo obbligo decade per le strutture sanitarie sia pubbliche che private”.
“Adesso su questi temi servono impegni concreti da parte di chi si candida a Governare. Per quanto ci riguarda, in questi giorni di campagna elettorale porteremo avanti iniziative nei confronti della politica per la difesa e la riqualificazione del servizio pubblico – conclude la nota – a partire dall’assemblea della Cgil ” Una sanità. Di tutti” del 22 gennaio a Roma”.
Roma, 18 Gennaio 2013