MIBAC: Approvato il DPCM sugli organici: l’ennesimo misfatto ai danni del MIBAC e dei lavoratori

30 Gennaio 2013

 
 

Approvato il DPCM sugli organici: l'ennesimo misfatto ai danni del MIBAC e dei lavoratori

 

Il giorno 25 gennaio sono state pubblicate le nuove dotazioni organiche tramite il DPCM di riferimento che potete consultare al seguente link:  http://www.funzionepubblica.gov.it/media/1050953/dpcm_22_01_2013_50_amministrazioni.pdf

Naturalmente la previsione della dotazione organica teorica rispecchia in tutto e per tutto quanto già descritto nel nostro comunicato del 15 novembre scorso e  pertanto nella definizione complessiva delle eccedenze, che vi alleghiamo, purtroppo rientrano anche 280 lavoratori  del MIBAC della prima area.
Cosa succederà adesso?
Le eccedenze dovranno essere dichiarate dalle singole amministrazioni e di conseguenza trattati con i criteri previsti dal D.L. 95/2012, ovvero pensionamenti con i criteri pre-Fornero per coloro che maturano i requisiti previsti entro il 2014 e pensionamenti ordinari entro 48 mesi. E non vogliamo nemmeno citare quello che succederebbe nel caso, assai improbabile per la verità, che queste due condizioni non fossero sufficienti all’assorbimento dell’eccedenza. Nelle more, sarà impossibile qualunque assunzione dall’esterno.
Il giudizio sull’intera operazione è del tutto negativo: il taglio alla fine risulta superiore al 10% previsto, in quanto il 10% assorbe da solo le vacanze in organico teorico (da 21232 a 18947 unità previste complessivamente). Pertanto l’eccedenza dei lavoratori in prima area non era dovuta, e non doveva essere prevista. Noi avevamo avanzato una proposta, la quale, pur subendo la decurtazione del 10%, avrebbe consentito una previsione, nella distribuzione all’interno delle aree, di copertura organica senza la determinazione di eccedenze e garantendo, senza costi aggiuntivi, lo scorrimento degli idonei dalla prima alla seconda area ed anche di quelli dalla seconda alla terza. Si è invece preferito di scegliere la strada della contrattazione al ribasso sui tagli, strada del tutto improponibile ed in effetti ha solo prodotto una minima contrazione del taglio ai dirigenti. Così magari il governo dei falsi tecnici può presentarsi in questa campagna elettorale come tagliatore di statali, che, come si sa, fa sempre audience. La stessa vacanza che si è determinata in terza area (380 unità) non serve a nulla, poiché non consente l’effettuazione di concorsi esterni e per il blocco ingiustificato sullo scorrimento degli idonei. La nostra prima preoccupazione sarà quella di avere un quadro completo di trattamento di questa eccedenza, ma per noi rimane obiettivo principale modificare radicalmente questa politica sugli organici che ha effetti esiziali su ogni prospettiva di rilancio dei servizi del MIBAC.

Sulle riqualificazioni:
la pubblicazione delle graduatorie ha immediatamente posto la questione riferita allo scorrimento degli idonei e naturalmente ci giungono notizie di iniziative anche legali al proposito.
Noi vogliamo fare chiarezza con i lavoratori: fermo restando che ciascuno può decidere legittimamente di fare ciò che ritiene, noi però vogliamo ricordare che ogni lavoratore iscritto ha la possibilità di avere una consulenza gratuita dai nostri uffici legali territoriali sulla percorribilità di vertenze davanti ai giudici amministrativi tese al riconoscimento ed alla imposizione all’amministrazione dello scorrimento degli idonei. Ma sulla percorribilità di questa iniziativa ci permettiamo di esprimere ragionevoli dubbi, ricordiamo una recente iniziativa attivata su temi analoghi dai precedenti idonei presso il TAR che non ha avuto esito favorevole. Per questo rieniamo opportuno, per i nostri iscritti, una consulenza con gli uffici legali della CGIL prima di attivare ricorsi dalla efficacia dubbia, ma dal costo sicuro.
Ancora: noi abbiamo già chiesto all’amministrazione di applicare l’accordo del 2007, contenuto nella circolare 170/2007, sulla vigenza delle graduatorie e l’amministrazione, in sede di trattativa nazionale, ci ha risposto positivamente. Né ci risulta alcun atto che determini la conclusione delle stesse. Naturalmente verificheremo ulteriormente, ma allo stato non ci risulta alcuna intenzione di chiudere queste graduatorie.
Rispetto ad alcune preoccupazioni che ci sono pervenute: non esiste alcun problema circa l’attribuzione, ai lavoratori vincitori del passagio di area ed eventuali vincitori della progressione economica, del trattamento economico previsto per quest’ultima. Questo perchè lo scorrimento per la posizione economica è precedente alla data di sottoscrizione del contratto relativo al passaggio di are (1 gennaio 2010) e quindi è un trattamento stipendiale fisso acquisito che non può essere decurtato in nessun caso.
Esiste invece un problema vertenziale relativo alla mancata attribuzione del trattamento economico al personale vincitore del passaggio di area ed inquadrato solo agli effetti giuridici. In questo caso, che riguarda un passaggio di carriera giuridico, a nostro avviso, è sicuramente rivendicabile l’attribuzione del trattamento economico, essendo palesemente illegittima l’applicazione del blocco degli avanzamenti economici, sia per la previsione costituzionale che riguarda il diritto alla retribuzione commisurata alla prestazione che per il fatto che questo processo ha avuto iniziato antecedentemente all’approvazione della normativa del blocco delle retribuzioni. Pertanto tutti i lavoratori interessati possono attivare i nostri uffici legali per la predisposizione della relativa vertenza, coscienti però del fatto che la richiesta di valutazione sulla incostituzionalità del siffatto inquadramento può essere solo proposta dagli avvocati al giudice, che è l’unico soggetto competente a richiedere una decisione della Corte Costituzionale.
Quale proposta per gli idonei, allora?
Noi abbiamo già fatto delle proposte all’Amministrazione, che riguardano sia lo scorrimento degli idonei della prima area che quello degli idonei di seconda.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione di avviare le richieste in tal senso, utilizzando le somme disponibili e non spendibili per le nuove assunzioni per far scorrere un numero di idonei pari al numero delle assunzioni effettuate nell’ultimo biennio o pari al numero delle vacanze determinate in terza area. Naturalmente i nipotini di Brunetta che attualmente ancora impazzano al Dipartimento della Funzione Pubblica hanno risposto picche. Questo non significa che, in un clima politico auspicabilmente più favorevole, non si possa riprendere la questione ed in effetti noi abbiamo già iniziato a porla ieri, nel partecipato Convegno di Roma alla presenza della compagna Camusso e della compagna Dettori, unitamente alle varie questioni che attualmente affliggono l’organico del Ministero. E pertanto per noi la questione non è affatto chiusa, anzi si è appena aperta. Noi riteniamo del tutto possibile che vengano autorizzati gli scorrimenti di idonei anche a normativa vigente, per fare questo occorre una volontà politica che al momento è assente o impegnata nel fronte delle promesse elettorali. Ma è del tutto evidente che la cifra della qualità della futura gestione politica del MIBAC si misurerà soprattutto nella capacità di governo adeguato delle politiche occupazionali e di riqualificazione dell’organico, in particolare modificando questa logica aberrante dei tagli orizzontali e della compressione delle professionalità e del costo del lavoro che hanno portato alla definitiva asfissia il servizio che il Mibac stesso dovrebbe garantire ai cittadini.
 

Convegno sulla Cultura al lavoro.
Ieri abbiamo avuto questo importantissimo appuntamento, la discussione è stata molto interessante ed il confronto con gli esponenti politici presenti dal nostro punto di vista assai costruttivo. In allegato la nostra relazione introduttiva, in attesa di avere gli interventi dei nostri interlocutori tecnici e politici presenti ai quali daremo ampia diffusione.
 

Girolamini.
È di oggi la notizia di ulteriori sviluppi nelle indagini che vedrebbero il coinvolgimento anche del Sen. Dell’Utri ed altri arresti. Vedremo gli sviluppi delle indagini e siamo convinti che magistratura e forze dell’ordine sapranno dipanare i fili di questa aberrante vicenda. Ma la cosa che ci ha fatto pensare molto è la mancata costituzione come parte civile al processo del MIBAC. Piacerebbe sapere i motivi, ma sicuramente, come nelle migliori prassi, il Ministero si guarderà bene dal fornirli. Ecco, su queste incredibili decisioni si misura il livello del degrado morale e civile: il Comune di Napoli si è costituito parte civile per danno all’immagine. Il MIBAC no. Questo MIBAC non si sente danneggiato, a differenza di migliaia di lavoratori onesti pieni di vergogna per questo squalificante episodio. Il sito dei Girolamini, grazie al paziente e competente lavoro dei nostri lavoratori che ne hanno la custodia giudiziaria, è adesso un bene fruibile dai cittadini. E sarà anche nostra cura vigilare che non venga ulteriormente dato in pasto ai nuovi barbari.
 
Roma, 29 gennaio 2013

 
                    FP CGIL NAZIONALE MIBAC
                             Claudio Meloni
 

 
 
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