Relazione incontro sul regolamento per concorsi pubblici e concorsi interni.

08 Febbraio 2013

Relazione incontro sul regolamento per concorsi pubblici e concorsi interni.

 
 

08.02.2013 – Con  riferimento alle bozze di regolamento per concorsi pubblici e concorsi interni, oggetto della convocazione di ieri, la delegazione  trattante CGIL ha chiesto che prima dell’approvazione degli stessi venga programmato uno specifico incontro  per le seguenti motivazioni:
 

1)      Sono state presentate bozze di regolamento  per concorso interno e pubblico relative alle qualifiche iniziali del ruolo dei collaboratori e sostituti direttori amministrativo-contabili e tecnico-informatici, per il concorso pubblico per l’accesso alla qualifica iniziale di funzionari amministrativo-contabili e tecnico-informatici e per il concorso interno per la promozione alla qualifica di funzionario amministrativo-contabile direttore vicedirigente, mentre non sono state presentate bozze su concorsi interni relativi alla qualifica iniziale del ruolo dei  funzionari amministrativo-contabile e tecnico informatico (per il personale laureato) e per la qualifica iniziale del ruolo dei sostituti direttori amministrativo-contabili (per il personale diplomato) che continuano a rimanere in “un cono d’ombra”;
 

2)      è stato evidenziato che dal demansionamento e declassamento, con conseguente riduzioni di stipendio di circa 300 dipendenti che già rivestivano nel precedente ordinamento la ex VI  q.f., 6°  liv. retributivo,  (si ribadisce, trattasi di personale laureato e diplomato con più di 30 anni di servizio), sono emerse  delle gravi  irregolarità  attraverso l’utilizzo di illeciti strumenti del tutto avulsi dalla dinamica degli inquadramenti e dal rispetto delle norme che guidano l’agire della Pubblica Amministrazione;
 

3)     nel frattempo, dal 2006 al 2013, l’Amministrazione non ha ancora provveduto a sanare la questione più volte esposta continuando ad assumere personale dall’esterno e privando i dipendenti, già in servizio, oltre che dello stipendio anche della dignità.
 

         Conclusivamente, è stato ribadito che solo la difformità di trattamento adottata dall’Amministrazione determina il demansionamento e il declassamento per i dipendenti laureati o diplomati con più di 30 anni di servizio.
 
All’atto degli inquadramenti, infatti, l’Amministrazione non ha tenuto conto, solo per questo personale, di quanto stabilito dall’art. 162, D.Lgs. 217/2005  (che oltre a prevedere l’inquadramento nel ruolo dei collaboratori per il personale diplomato, prevede l’inquadramento anche in soprannumero nel ruolo dei sostituti direttori).

Inoltre è stato fatto presente che i fondi sono stati regolarmente riassegnati (art. 172, D.Lgs 217/2005) al fine di portare a termine le riqualificazioni di questo personale non portate a termine già nel precedente Ordinamento.


Ai fini del controllo per la valutazione dello stress lavoro correlato, è stato richiesto quindi, un separato incontro con l’Amministrazione che, nella riunione di ieri, ha finalmente mostrato la volontà di approfondire la grave questione esposta per sanare una volta per tutte le situazioni “mortificanti” vissute dal personale.

Per il Coordinamento Nazionale
Rita Cossu, Maria Colantuono

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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