Agenzia delle Dogane: Volantino Passaggi dentro le Aree – La posizione della FP CGIL

05 Marzo 2013

Volantino Passaggi dentro le Aree – La posizione della FP CGIL

Pervengono da più parti richieste di chiarimento a seguito del comunicato di una sigla sindacale di qualche giorno fa sullo svolgimento delle riunioni tenutesi presso l’ARAN sull’interpretazione autentica dell’art 83 del CCNL Agenzie Fiscali.
 
Come FP CGIL, insieme a CISL, UIL, e SALFI avevamo chiesto all’ARAN una convocazione sulla materia individuando in questo percorso una possibile soluzione per superare lo stato di blocco delle procedure dei passaggi dentro le Aree nell’Agenzia delle Dogane.
 
Purtroppo l’iter burocratico ha portato ad allungare i tempi di attesa fino al 19 Gennaio 2013, data in cui l’ARAN è riuscita a convocare tutte le OO.SS..
 
A differenza da quanto asserito da un’altra O.S., già alla prima riunione è stata posta la pregiudiziale rispetto alla convocazione di una sigla sindacale che risultava  non essere rappresentativa. Pregiudiziale che l’ARAN non ha accettato spiegando che le convocazioni erano state effettuate sulla base delle attuali regole contrattuali. Pertanto, seppur con gli stessi dubbi, non si insisteva considerata l’importanza della riunione e l’effetto delle sue risultanze.
 
Il confronto nel corso dei diversi incontri è stato effettuato da tutte le parti nel pieno rispetto delle varie posizioni poste sul tavolo e, in particolar modo da parte della FP CGIL,  c’è stata, partendo dalla conferma di quanto richiesto all’ARAN, sin dall’inizio la disponibilità a una soluzione condivisa da tutti i contraenti di parte pubblica e sindacale che di fatto portasse allo sblocco delle procedure per gli anni 2007 e 2008.
 
Proprio seguendo questo percorso, senza pregiudizi, senza dover “dimostrare di più….”, senza alcun veto e rispettando le valutazioni espresse al tavolo, la stessa proposta di interpretazione iniziale si è modificata in un’altra proposta, più precisa e rispondente alle esigenza di attivare finalmente le procedure di progressione economica nelle Dogane.
 
Quest’ultima proposta prevedeva in sintesi due impegni diversi, uno di procedere immediatamente allo sblocco delle procedure anni 2007 e 2008 mediante l’applicazione ai pari merito del criterio dell’età anagrafica prevista dai concorsi pubblici, e l’altro che poneva, con forza e senza dubbi di sorta, al centro delle future procedure (compresa quella del 2010 che ingloba anche il 2009) la contrattazione integrativa come principale momento di confronto da effettuarsi a priori per determinare una serie di griglie di criteri ed evitare per quanto possibile il verificarsi di nuovi casi di pari punteggio.
 
Tale interpretazione era il massimo della mediazione possibile accettata anche dalla parte pubblica e immediatamente esigibile in quanto, uno stravolgimento del testo iniziale avrebbe dovuto far ripartire la procedura dall’inizio (ritornando alla Funzione Pubblica, al MEF e alle Agenzie) col rischio di rivedersi allo stesso tavolo solo fra qualche mese. 
 
Come FP CGIL siamo coscienti che probabilmente tale soluzione possa non rappresentare l’optimum per i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo, ma siamo anche coscienti che non è più possibile pensare che gli stessi lavoratori e lavoratrici, dopo 7 anni, debbano ancora aspettare di essere inquadrati nelle nuove fasce economiche o che, addirittura, possano rischiare di non vedere mai più riconosciuto tale diritto.
 
Questo non vuol dire che alcune OO.SS. si siano allineate al “volere” dell’Amministrazione”, ma piuttosto che – a partire da una imperfetta e farraginosa impostazione sul punto del contratto integrativo – con senso di responsabilità abbiamo l’obbligo di guardare avanti trovando una soluzione che riconosca concretamente ad oltre 7000 dipendenti dell’Agenzia delle Dogane,  il diritto alla riqualificazione economica.
 
Tra l’altro, seppur per il 2010 sia già stato sottoscritto un accordo, a differenza delle procedure 2007 e 2008, si è ancora in grado di modificare la parte dello stesso accordo relativa alle modalità di trattamento per i pari punteggio prima di procedere ad emanare il bando relativo. 
 
Ed è proprio qui che scatta la seconda parte dell’interpretazione che riporta la definizione di tutti gli strumenti utili al tavolo contrattuale e di confronto.
 
Alla luce di quanto sopra, reputiamo strumentale e dannosa per la generalità delle colleghe e dei colleghi la posizione espressa della CISAL/UGL INTESA, contraria alla firma di qualsivoglia interpretazione autentica, posizione comunicata solo dopo 4 riunioni in cui erano stati fatti tanti sforzi da parte di tutti (compreso chi inizialmente non riteneva possibile questa via).
 
Considerato che tutte le proposte, compresa la possibilità di una ulteriore griglia di criteri, erano state valutate al tavolo, il problema non consiste nel volersi “spostare o meno di un millimetro dal testo firmato”, ma piuttosto nella disponibilità a modificare le proprie posizioni valutando positivamente i  passi avanti che una trattativa difficile (anche per il numero delle parti anche pubbliche) ha determinato. Questo è quanto ha fatto la FP CGIL, comprendendo anche le ragioni di chi pensava cose diverse, e contribuendo alla stesura di una diversa “interpretazione autentica” adeguata a risolvere il problema. 
 
La FP CGIL non ha alcun timore di mettersi contro le Amministrazioni che non “fanno il loro dovere”, considerato che anche nell’Agenzia delle Dogane su questioni importanti ci siamo battuti fino in fondo (con varie mobilitazioni, anche in solitario, non ultima quella dei lavoratori di Ponte Chiasso), ma la stessa capacità di suscitare conflitto per un’organizzazione sindacale seria resta finalizzata alla soluzione dei problemi dei lavoratori che rappresenta, cercando di trovare la miglior soluzione possibile per superare gli scogli che giornalmente i colleghi incontrano.
 
Sulla valutazione dei lavoratori sul percorso individuato, pur rispettando quanto accaduto nell’Assemblea di via Carucci che ha visto una partecipazione di circa 40 persone, molti degli altri colleghi sparsi sul territorio nazionale (che rappresentano nella loro complessità i 9/10 di tutto il personale dell’Agenzia delle Dogane), seppur con valutazioni diverse sull’interpretazione autentica, hanno espresso l’esigenza di sbloccare ora e subito queste procedure.
 
In quest’ottica, sinceramente, crediamo che la strada dell’interpretazione autentica sia una occasione che non possiamo permetterci di perdere.
 
Diversamente si aprirebbe uno scenario incerto  nei tempi e nell’esito. 
 
Non è un’operazione su cui “lucrare” per cercare consenso sindacale, ma una scelta che vuole dare risposte certe alle colleghe e ai colleghi che da tempo attendono la propria riqualificazione.
 
Ora, superata la sospensione collegata al periodo elettorale, attendiamo al più presto la convocazione all’ARAN con l’auspicio che prevalga la ragione di tutti per superare definitivamente il blocco delle procedure.

 

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL        Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
     Agenzia delle Dogane                                     Agenzie Fiscali
          Florindo Iervolino                                           Luciano Boldorini
 


 
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