Roma,10 maggio 2013
Ai Vice Capo DAP
D.ssa S. Matone
Dott. L. Pagano
Al Direttore della Direzione Generale
dell’Esecuzione penale Esterna
Dott. E. di Somma
Al Direttore della
Direzione Generale del Personale
e della Formazione
Dott. R. Turrini
Al Provveditore A.P.
Regione Sicilia
Dott. Veneziano
Palermo
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
Dssa P. Conte
e, per conoscenza
Al Direttore U.E.P.E.
Messina
Alla Segreteria provinciale FpCgil
Messina
Ai delegati ed eletti RSU FpCGIL – U.E.P.E.
Messina
Oggetto: UEPE di Messina sollecito riscontro
Il 16 gennaio 2013 questa O.S. con nota n. 4/2013 ha rappresentato il proprio disappunto riguardo il trasferimento della sede dell’Ufficio EPE di Messina presso i locali della Casa Circondariale della stessa città, definendo la decisione del Provveditore illegittima ed inopportuna in quanto oltre a disattendere al dettato normativo art.118 del DPR n.230 del 30/6/2000 rappresenta una pericolosa involuzione del sistema dell’esecuzione penale esterna.
A livello locale avverso tale decisione le OOSS rappresentanti i lavoratori dell’UEPE hanno intrapreso iniziative di prerogativa sindacale auspicando un confronto dialettico con il Provveditore finalizzato a dirimere la questione anche in considerazione del fatto che da contatti presi in loco con l’Ufficio del Demanio sembrerebbero essere disponibili soluzioni alternative rispondenti ai principi istituzionali dell’Ufficio e quindi alla norma di riferimento sopra indicata.
Purtroppo ad oggi, come evidenziato nel documento dell’11.03.2013 dalla RSU dell’UEPE di Messina che ha sospeso lo stato di agitazione, non ci risulta che da parte del Provveditore vi sia stata una apertura all’auspicato confronto, motivo per il quale la rappresentanza dei lavoratori ha richiesto ai vertici centrali dell’amministrazione di essere convocati.
La Fp Cgil non può che sostenere tale richiesta anche in considerazione che alla nota di cui sopra non vi è stato alcun tipo di riscontro benché vi siano state rassicurazioni.
Purtroppo dobbiamo constatare con molto rammarico quanto il silenzio di codesta amministrazione riguardo la problematica in questione risulti assordante e quanto ciò rappresenti un segnale inquietante ed insopportabile per il lavoratori penitenziari e per le OOSS che li rappresentano, un segnale che denota indifferenza e soprattutto aumenta il divario già evidente tra l’amministrazione e i lavoratori.
Chiediamo pertanto, così come richiesto dalla RSU dell’UEPE di Messina nel documento citato un incontro a livello centrale per dirimere la problematica specifica.
Ribadiamo, inoltre, la necessità di avviare a breve un confronto più ampio sulle criticità operative e professionali che sussistono da tempo in tutti gli UEPE e che sono in attesa di soluzioni. Sono problematiche da tempo rappresentate che vanno necessariamente ed urgentemente affrontate in quanto procrastinarne ulteriormente l’attenzione porterebbe, a nostro parere, alla paralisi del sistema.
Si resta in attesa di urgente riscontro.
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica