VVF – Fondo perequativo e “UNA TANTUM”: ennesima beffa per i VVF.

14 Maggio 2013

Fondo perequativo e "UNA TANTUM": ennesima beffa per i VVF.
 

 8.11.2011 – Come ormai ampiamente noto, l’attuale Governo ha istituito un fondo, con una dotazione di 80 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2011 e 2012, destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dopo aver bloccato le progressioni economiche di carriera, comunque denominate, eventualmente disposte nel triennio 2011- 2013.
 
Con il D.L. 27/2011, per lo stesso periodo, il fondo perequativo previsto dall’art. 8, comma 11 bis del D.L. 78/2010 viene implementato di 115 milioni di euro. 
 
Tali risorse corrispondono, prima di tutto, ad una riduzione delle risorse destinate al riordino dei ruoli e delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia, inoltre, essendo elargite sottoforma di “una tantum”, non sono valide ai fini previdenziali e della futura buonuscita.
 
Infine, poiché i fondi stanziati non sono sufficienti a coprire interamente gli effetti del D.L. 78, nello stesso decreto è previsto che potranno essere prelevate ulteriori risorse dal Fondo Unico Giustizia  o dalla riduzione delle spese per le missioni all’estero.
 
Ciò nonostante, il 27 ottobre u.s., il Consiglio dei Ministri ha approvato il relativo decreto per l’intero triennio (2011-2013) e non per la sola annualità 2011, fissando un recupero solo parziale degli importi non percepiti dal personale, che vengono stimati  intorno al 70% per il 2012 ed al 40% per il 2013.
 
In tal modo, la possibilità che le risorse siano incrementate, secondo le modalità già previste dall’art 1, comma 2, del decreto-legge n. 27 del 2011, è legata unicamente ad eventuali ulteriori stanziamenti previsti da nuove leggi.
 
In definitiva, restiamo ancora in attesa degli effetti benefici della norma sulla specificità a favore del Corpo Nazionale, ma oramai questo Governo non ha più nulla da dire né ai Vigili del Fuoco, né al Paese, né al resto delle Nazioni.
 
La politica dei tagli lineari sta per essere sopraffatta dalla medesima crisi tuttora disconosciuta dall’arroganza del Presidente del Consiglio.
 
Nel frattempo, per quanto ci riguarda, proseguiremo nel rivendicare tutti quei riconoscimenti economici, professionali e previdenziali che i Vigili del Fuoco meritano grazie al proprio lavoro svolto, quotidianamente, per rendere un efficace servizio di soccorso alla popolazione italiana.
 
Di seguito, in allegato, pubblichiamo il DPCM 27 ottobre 2011 di ripartizione delle risorse stanziate per il personale del Comparto sicurezza, difesa e del Corpo dei Vigili del Fuoco.


 
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