Il comunicato in oggetto tende a far chiarezza rispetto all’acconto incentivante erogato a maggio e sul confronto che si sta attivando nelle sedi circa la previsione di una pausa minima di 10 minuti ai sensi dell’art. 8 del Dl.gs 66/03.
ACCONTO INCENTIVO DI MAGGIO
I compensi erogati a titolo di incentivazione ordinaria sulla busta paga di maggio, senza il previsto confronto in sede di osservatorio, sono il frutto di un atteggiamento fuorviante e superficiale dell’Amministrazione.
Innanzitutto va detto che ogni acconto deve sempre essere commisurato ai risultati raggiunti trimestralmente dalle sedi (Titolo VI capo I art. 8 CCNI INPS 2011) e questo non per puro spirito masochistico, ma a garanzia di un progressivo raggiungimento dei risultati che permette, allo osservatorio paritetico previsto ad hoc di assicurare in sede di saldo finale che non si debba provvedere da parte di nessun lavoratore alla restituzione di somme non dovute, nonché di intervenire immediatamente in quelle sedi che dovessero presentare delle difficoltà nel raggiungere i piani previsti.
La convocazione dell’osservatorio è una garanzia alla quale i lavoratori non possono e non intendono rinunciare e alla quale l’Amministrazione è tenuta per contratto. E’ evidente, quindi, che un’ulteriore comportamento omissivo in tal senso integrerebbe gli estremi di un comportamento antisindacale.
Inoltre, ribadiamo che la modalità con cui è stato erogato l’acconto, è figlia di un accordo di programma non sottoscritto dalla FPCGIL perché privo del fondamento necessario all’erogazione, ovvero la certezza delle risorse disponibili per il fondo del 2013 e, al contrario di quanto potrebbe sembrare, non omogeneizza i trattamenti accessori tra tutti i lavoratori, ma crea solo una formale quota una tantum uguale per tutti.
Sull’operazione di omogeneizzazione, rimangono per noi, tutte le criticità già in precedenza evidenziate e che continueranno ad essere tra le nostre priorità.
HERMES ADEGUAMENTO DURATA PAUSA MENSA
Rispetto al msg 6632 del 22 Aprile con la quale l’Amministrazione dà indicazione a tutti i territori di ” avviare il confronto a livello locale con le OO.SS. e le RSU per.[…] 2.la previsione di una pausa minima di 10 minuti ai sensi dell’art. 8 del Dl.gs 66/03″ riteniamo necessario precisare quanto segue.
Dalla lettura della norma ( comma 2 art. 8 Dl.gs sopra citato) si evince che i 10 minuti di pausa sono una facoltà del lavoratore che l’Amministrazione è obbligata a concedere, qualora l’orario giornaliero ecceda il limite delle sei ore.
La ratio della norma, infatti, intende tutelare il lavoratore qualora egli ritenga di aver bisogno di una pausa, superate le sei ore di lavoro, senza per questo considerarlo un obbligo.
Pertanto, la FPCGIL non ritiene corretta l’interpretazione fornita alle sedi territoriali dalla Direzione Generale e sollecita i propri rappresentati in sede locale a non sottoscrivere accordi che modifichino l’accordo nazionale sull’orario di lavoro.
Roma, 22/5/2013
il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi