MIBAC: riunione di contrattazione e ipotesi di accordo progetti locali 2013

28 Maggio 2013

 
 
Contrattazione del 27 maggio
 

 
 
Abbiamo avuto ieri una riunione di contrattazione nazionale incentrata su vari temi, a partire da quelli economici, del tutto comprensibilmente al centro dell’attenzione dei lavoratori.
 
Anzitutto abbiamo sottoscritto l’accordo che impegna le somme residue FUA sui progetti locali. Un accordo che, fatti salvi i successivi controlli, consente di mettere in sicurezza le risorse e di assegnarle alla contrattazione locale. Naturalmente l’accordo diventerà operativo solo al momento della registrazione definitiva e i progetti potranno essere contrattati per la durata massima di tre mesi. In allegato il testo dell’accordo.
Non abbiamo sottoscritto, invece, l’accordo che l’Amministrazione ci proponeva sulle cosiddette libertà sindacali. E non abbiamo firmato perché l’accordo in questione ci sembrava, indipendentemente dalle intenzioni di chi lo ha proposto, una presa in giro. La questione è semplice: se l’Amministrazione avesse voluto riaffermare le libertà sindacali sancite dal contratto integrativo avrebbe potuto tranquillamente evitare di emanare in tutta celerità la Circolare 201. Invece prima si emana in tutta fretta una Circolare che sostanzialmente obbliga alla convocazione delle riunioni sindacali fuori dall’orario di lavoro, o, in alternativa, alla fruizione dei permessi sindacali da parte dei partecipanti sindacali, e poi si chiede di sottoscrivere un accordo, da inviare agli organi di registrazione, che contraddice in pieno la Circolare. Con la chiara opposizione degli stessi organi di controllo che naturalmente non registreranno mai un accordo siffatto, visto che il loro parere è stato l’origine e la causa che ha prodotto l’emanazione della Circolare.
In sostanza la firma di questo accordo nulla avrebbe mutato in relazione agli indirizzi dati con la famosa Circolare, esponendo ancora di più il sistema dei nostri accordi ad incursioni ormai insopportabili dei vari organi di controllo.
Da questo punto di vista il povero DG è stato costretto ad una informazione sull’accordo sui festivi, accordo mai registrato dagli organi di controllo (l’UCB ha negato la registrazione con incredibili motivazioni). In sostanza l’accordo, previsto dal CCNL e che produce riflessi sul salario accessorio, non viene considerato in quanto, secondo l’ineffabile Direttrice dell’UCB, è una disposizione meramente organizzativa. Il DG ci ha quindi comunicato che procederà all’emanazione di una circolare applicativa dell’accordo stesso, riaffermandone la validità e chiedendo di procedere alla sua applicazione in sede decentrata. Noi apprezziamo gli sforzi del dottor Guarany, preso peraltro in mezzo da questa sorta di controllo pervasivo che sta producendo blocchi e ritardi anche nella programmazione delle spese ordinarie, ma abbiamo semplicemente ribadito che l’accordo prevede una copertura economica e che in assenza di registrazione ci pare difficile che si possa retribuire la prestazione. Il DG ha ribadito che per lui l’accordo è perfettamente valido e che intende inviare una nota agli organi di controllo per evitare problemi in fase di liquidazione. Noi abbiamo preso atto, ma continuiamo a mantenere le nostre serie perplessità su questo modo di procedere.
Buoni pasto: l’Amministrazione ci ha comunicato che è in fase di espletamento la gara predisposta dalla Direzione Generale e che la copertura di questa gara riguarderà l’erogazione del buono pasto fino al rinnovo della convenzione madre da parte della Consip. Una vicenda che sembra avviarsi a conclusione, e noi verificheremo i tempi per garantire l’erogazione dei buoni pasto ai lavoratori.
Progressioni economiche: abbiamo fatto presente i ritardi che ci risultano rispetto al lavoro di diverse sub Commissioni regionali ed abbiamo chiesto che venga compiuto ogni ragionevole sforzo per rispettare la data di luglio per la pubblicazione delle graduatorie.
Pagamento salario accessorio arretrato: abbiamo rappresentato la necessità ed urgenza di procedere al pagamento delle quote in arretrato e chiesto all’Amministrazione di sollecitare MEF e Funzione Pubblica alla certificazione del riparto FUA 2013. Anche in questo caso siamo nelle mani degli organi di controllo e all’assegnazione delle risorse da parte del MEF.
FUA 2013: abbiamo chiesto di richiedere l’integrazione delle somme variabili maturate e mai versate sul FUA. Abbiamo inoltre chiesto di chiarire agli uffici periferici che esiste una procedura per il recupero delle somme di salario accessorio assegnate e non spese, in modo da consentirne il riutilizzo in contrattazione locale.
Come potete notare una serie di questioni e di problemi che ormai rendono urgente e non più rinviabile un confronto con la nuova direzione politica del MIBAC. Da questo punto di vista, riservandoci di tornare sull’argomento in maniera più approfondita, giudichiamo deludenti le dichiarazioni programmatiche del Ministro Bray in relazione ai processi di riorganizzazione del Ministero e delle politiche sull’organico. Un approccio manutentivo che non mette in discussione i tagli efferati prodotto sul bilancio e sul costo del lavoro. C’è poco ormai da manutenere, occorre una chiara inversione di rotta e sarà compito nostro ricordarlo al nuovo governo.
Unitariamente e tramite una opportuna proclamazione di stato di agitazione dei lavoratori. Che stiamo concordando con le altre OO.SS..
 
 
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
 

  

 
 
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