Network Vigili del Fuoco della EPSU – Berlino 28 maggio 2013

28 Maggio 2013

Network Vigili del Fuoco della EPSU

Berlino, 28 maggio 2013

Il giorno 28 maggio presso la sede del sindacato tedesco dei servizi pubblici e privati Ver.di, a Berlino, si è svolta la riunione annuale del network dei vigili del fuoco europei della EPSU (European Federation of Public Service Unions) per analizzare la situazione dei Vigili del Fuoco in Europa e le varie problematiche che affliggono questo delicato servizio.
Nel corso della giornata sono stati affrontati diversi argomenti proposti dai sindacati europei partecipanti. Alla riunione ha partecipato anche David Boys, in rappresentanza dell’Internazionale dei Serviz iPubblici (ISP/PSI)
Dop ol’introduzione ed il saluto delle varie delegazioni è stato proposto uno studio, elaborato dalla F.B.U. (Fire Brigades Union) il sindacato dei Vigili del Fuoco inglesi, avente per oggetto il delicato argomento delle pensioni e il decadimento fisico del corpo umano con l’avanzare dell’età.
I vigili del Fuoco inglesi sono alle prese con il nostro stesso problema della riforma del sistema pensionistico ed il conseguente innalzamento dell’età pensionabile.
Dalla loro ricerca, molto meticolosa, è scaturito che una adeguata capacità professionale può essere mantenuta soltanto attraverso una corretta alimentazione ed un addestramento fisico costante.
Dallo studio è emerso che nel peggiore dei casi all’età di 55 anni circa l’85% dei vigili del Fuoco si troverebbe al di sotto degl istandard richiesi e a 60 anni ben il 92%.
Viceversa,nel migliore dei casi all’età di 55 anni soltanto il 15% del personale si troverebbe al di sotto della soglia standard e a 60 anni appena il 23% si dovrebbe considerare non in linea con i requisiti di idoneità.
Ovviamente, anche loro stanno conducendo una dura lotta per mantenere i requisiti pensionistici entro limiti accettabili sia sotto l’aspetto dell’età che della retribuzione ma lo studio proposto potrà essere di grande aiuto per capire i confini delle possibilità del corpo umano quando vengono richieste particolari capacità lavorative.
E’stato poi affrontato il tema dell’orario di lavoro attraverso uno studio presentato dal sindacato tedesco Ver.di che ha messo a confronto i diversi tempi di lavoro dei Vigili del Fuoco europei.
L’orariototale settimanale varia dalle 35 alle 42 ore: E’però, l’articolazione dell’orario che è molto diversa, non solo a seconda dei differenti paesi, ma anche dalle diverse organizzazioni che i corpi dei Vigili del Fuoco adottano.
Per capire la complessità dell’argomento, che forse a noi sfugge, dobbiamo tenere conto che i vigili del Fuoco italiani sono l’unico corpo nazionale, mentre gli altri sono strutturati su ordine comunale o provinciale.
Pertanto, a parte un certo grado di omogeneità sulle attrezzature ed il vestiario, tutto ciò che riguarda l’organizzazione può essere completamente diverso da comune a comune o da regione a regione.
Al riguardo, la componente francese ha posto all’attenzione del tavolol a procedura di infrazione sollevata dalla Commissione Europea ne iconfronti della Francia per la mancata applicazione della direttiva 2003/88/CE sulla durata dei turni di lavoro e che vede delle importanti divisioni tra le organizzazioni sindacali dei pompieri francesi.
E’ stato successivamente presentato, da parte del sindacato svedese Kommunal, il tema della presenza femminile nei Vigili del Fuoco. Il loro studio ha evidenziato tutte le difficoltà, sia di natura fisica che sociale, che impediscono il diffondersi della professione d iVigile del fuoco tra le donne.
Da parte loro, comunque, sono state messe in campo delle rivendicazioni che, attraverso la regolamentazione delle prove fisiche di accesso e della messa in atto di tutele sociali, ha portato ad un notevole incremento della presenza femminile fino a raggiungere, nel 2012, una percentuale del 2,4% di donne impiegate nel servizio operativo a tempo pieno e del 4% a tempo parziale.
S iè passati, quindi, ad un progetto di interazione tra Ditte specializzate nei settori della protezione individuale e dellea ttrezzature occorrenti per il soccorso e le Organizzazioni Sindacali, per cercare di sviluppare sistemi di protezione ed ausili al lavoro dei Vigili del Fuoco tenendo conto delle esigenze e delle particolarità che necessitano ad un così delicato e gravoso impegno lavorativo.

Infine,è stata illustrata, da parte di Geroldun REICHENBACH, parlamentare tedesco della S.P.D., la struttura organizzativa del sistema di protezione civile operante sul territorio della Germaniac he ha sollevato un ampio dibattito da parte dei partecipanti.

Dalla giornata di lavori è emersa, in tutta la sua drammaticità, la grave situazione che attanaglia tutti i corpi dei Vigili del Fuoco europei.
Certamente la pesante crisi economica in atto in nell’eurozona non facilita il compito delle organizzazioni sindacali alle prese, da un lato dalla necessità di mantenere le posizioni ed i diritti acquisiti e, dall’altro di combattere contro i singoli governi che tendono ad un restringimento della materia contrattuale sia sotto l’aspetto economico che sociale.
Da tutto ciò è scaturita l’esigenza di unire le forze e portare le rivendicazioni, che a quanto pare, purtroppo, investono trasversalmente tutti i Vigili del Fuoco, a livello di Commissione Europea.
Certamente la situazione di crisi e la possibilità di uno spostamento a destr del quadro politico europeo mettono ancora di più in evidenza la necessità di una globalizzazione della lotta e delle rivendicazioni.

Danilo Zuliani

berlin

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