Nella riunione del 5 giugno l’Amministrazione ha comunicato l’imminente chiusura di otto uffici territoriali : Pieve di Cadore ( 17 giugno), Castelfranco Veneto ( 17 giugno), Gemona del Friuli ( 17 giugno), Santhià (1 luglio), Larino ( 1 luglio), Chieri ( 15 luglio), Mistretta ( 22 luglio), Augusta ( 22 luglio). L’operazione vede coinvolti circa 100 lavoratori,oltre un altissimo numero di cittadini che dovranno percorrere molti chilometri prima di raggiungere l’ufficio dell’Agenzia più vicino. Questi otto uffici si aggiungono agli altri sette già chiusi nel 2012 e sono parte di un lungo elenco di sedi territoriali destinate alla chiusura, operazione che avviene proprio in una fase economica in cui la lotta all’evasione fiscale richiederebbe anche un presidio più qualificato e strutturato degli uffici territoriali. Abbiamo richiesto all’Amministrazione, nel corso dell’incontro, l’avvio di un confronto per individuare le soluzioni più efficaci al fine di tutelare lavoratori e cittadini dalle ricadute negative che tale scelta avrà sulle loro condizioni di vita, scelta, ribadiamo, che non possiamo non definire nefasta per la lotta all’evasione fiscale e alla illegalità. Non possiamo accettare che su una partita di tale importanza il confronto si esaurisca con l’informativa e con uno sterile “elenco delle lagnanze” di parte sindacale come preferirebbe l’Amministrazione. Con questo intento abbiamo inoltrato insieme a CISL UIL SALFI una nota al Direttore dell’Agenzia Befera, in cui chiediamo di aprire un dibattito vero sulle strategie dell’Agenzia per quanto riguarda sia il contrasto all’evasione fiscale sia il rapporto con i contribuenti.
E’ di questi giorni la critica della Corte dei Conti alle politiche fiscali adottate dagli ultimi Governi, definite ondivaghe e contraddittorie in materia di contrasto all’evasione, critica che riguarda anche la scelta degli strumenti adottati dall’Agenzia come ” lo spesometro” e ” il redditometro,” accusati addirittura di favorire gli acquisti in ” nero”. Il giudizio della Magistratura contabile è ancora più preoccupante considerato il fatto che l’Agenzia motiva la chiusura degli uffici territoriali, che ritiene irrilevanti per il contrasto all’evasione fiscale, puntando proprio su questi strumenti.
Roma 5 giugno 2013 CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini