MIBAC: comunicato su sblocco fondi e telegramma unitario inviato al Ministro Bray

26 Giugno 2013

 
 
SBLOCCO DEI FONDI? OVVERO RISPOSTE INSUFFICIENTI E POLITICA DEGLI ANNUNCI
 

 COMUNICATO 
 

Nel corso della giornata di ieri è stato dato l’annuncio con una certa enfasi  che il MEF e la Funzione Pubblica hanno finalmente certificato il decreto di riparto FUA 2013. Domani siamo convocati per la firma definitiva.
Il comunicato è rintracciabile sul sito MIBAC e questo annuncio è stato ripreso dai media in questi giorni molto attenti alle nostre vicende. Sul sito c’è scritto che adesso i lavoratori saranno retribuiti e allora noi ci chiediamo se, insieme allo sblocco dei fondi, non sia arrivata qualche speciale deroga alle rigide procedure del cedolino unico. In caso contrario facciamo fatica a pensare che i lavoratori avranno gli arretrati alla fine di luglio, ma vogliamo verificare e saremmo ben lieti di sbagliarci. Per questo vi invitiamo a segnalarci se sono state attivate le linee del cedolino unico ovvero se invece siamo nella fase ancora propedeutica ai pagamenti, ed in questo caso la retribuzione avverrà a fine agosto.
Noi naturalmente siamo contenti dello sblocco dei fondi, molto meno per l’immane fatica che ci procura periodicamente l’avere e dare certezze di retribuzione ai lavoratori.
Per questo motivo noi non riteniamo questo un motivo sufficiente a interrompere oggi lo stato di agitazione e le iniziative conseguenti: abbiamo detto, scritto e ribadito che il problema è l’ottenimento dei fondi nei tempi dovuti e la certezza che il salario accessorio venga pagato entro il mese successivo alla data di sua maturazione. Quindi lo sblocco dei fondi è un fatto semplicemente dovuto, non un miracolo e non certo la soluzione del problema.
Ancora: noi abbiamo posto all’attenzione una serie di punti programmatici che riguardano il futuro del Mibac, le condizioni di lavoro, la riorganizzazione dei cicli produttivi, i processi occupazionali, la difesa del contratto integrativo, ecc.
Su questi punti noi abbiamo chiesto l’avvio di un confronto politico al Ministro, che ha risposto tramite questa politica degli annunci. Ma non ci siamo arresi, e abbiamo deciso unitariamente di inviare al Ministro una richiesta di anticipo dell’incontro dell’otto luglio rispetto alla data del 28 in cui faremo la mobilitazione nazionale. Telegramma che  alleghiamo al presente comunicato.
Noi aspettiamo una eventuale risposta del Ministro, che dovrà arrivare nelle prossime ore.
Ma riteniamo del tutto confermata la giornata di mobilitazione, allo stato non c’è una motivazione che ci possa indurre alla sospensione, fatta salva una convocazione urgente da parte del Ministro finalizzata alla stipula di un protocollo di intesa che affronti programmaticamente i punti di vertenza nazionale. Pertanto tutte le strutture territoriali restano mobilitate per la riuscita delle iniziative ed i compagni e le compagne della delegazione nazionale trattante e dei coordinamenti regionali sono invitati alla massima collaborazione ed al massimo impegno.
E abbiamo infine deciso di sottrarre il Colosseo dall’indegna campagna mediatica di questi giorni.
I lavoratori della Soprintendenza Archeologica di Roma per tale motivo non parteciperanno alle iniziative di mobilitazione di venerdì e i monumenti rimarranno aperti, compreso il Colosseo, con buona pace di tutti i detrattori. Agli stessi lavoratori rinnoviamo la nostra affettuosa solidarietà e il ringraziamento per aver dato inizio alla mobilitazione. Allo stesso tempo  li invitiamo a non aderire alle iniziative masochiste della FILP, controproducenti oltremisura e ispirate da motivazioni interne che riguardano un personale battaglia dei rappresentanti di questo sindacato con la Soprintendente, una mera battaglia di posizionamento e certo non di difesa dei diritti.
Roma, 26 giugno 2013 


FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni

 
 

 
 
 
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