Grecia: sciopero generale il 16 luglio 2013

11 Luglio 2013

Grecia: sciopero generale il 16 luglio 2013

Grecia polizia muncipale

Sono, per ora, 40mila i lavoratori che pubblici che potrebbero perdere il posto

Si comincerà, entro la fine di luglio, con il processo di licenziamento per  4.200 insegnanti, bidelli e dipendenti dei ministeri. Il primo passo del piano concordato dal governo greco con i creditori allo scopo di ridurre il settore pubblico e potersi vedere confermati i pagamenti degli aiuti internazionali (3,86 miliardi di euro).

I dipendenti pubblici entreranno nello schema di “mobilità e riallocazione” per otto mesi (con una riduzione salariale) e dovranno accettare qualsiasi altro lavoro offerto loro o, in alternativa, essere licenziati. E questo processo sarà garantito solo per coloro che sono entrati nella pubblica amministrazione greca attraverso i concorsi pubblici e non “la porta sul retro”, come ha dichiarato il Ministro dell’Amministrazione Pubblica Kyriakos Mitsotakis.

Per la mobilità di alcuni dei licenziati si prevede una possibile riassunzione in settori considerati sottodimensionati, come la guardia costiera greca per la lotta alla immigrazione clandestina.

Sono 12.500 dipendenti pubblici che devono essere messi in mobilità per la fine di settembre. I restanti 8.300 saranno scelti tra gli agenti della polizia municipali di tutta la Grecia. Altri 12.500 lavoratori del settore pubblico, provenienti da tutti i ministeri, dovranno entrare in mobilità entro la fine del 2013

Centinaia di insegnanti hanno manifestato davanti al ministero dell’istruzione per protestare contro la decisione e sono scoppiati tafferugli tra la polizia e alcuni dei manifestanti che avevano preso d’assalto il cortile del ministero. Migliaia di lavoratori comunali hanno organizzato cortei ad Atene con la polizia in divisa in sella alle loro moto Decine di loro tengono sit-in in diversi edifici pubblici ad Atene e in altre città greche.

 
Grecia

Questo piano di mobilità è separato dagli impegni concordati con la troika del Fondo monetario internazionale, Banca centrale europea e la Commissione europea nel febbraio 2012 che prevedeva  15.000 “uscite obbligatorie” del settore pubblico.

Questo comporterà licenziamenti per 4.000 persone a titolo definitivo nel 2013. La metà di questi licenziamenti riguarda i dipendenti della TV pubblica. Altri 11.000 dipendenti pubblici saranno licenziati nel 2014.

Per ogni cinque dipendenti pubblici che vanno in pensione, ne verrà assunto solo uno nuovo.

In Grecia i dipendenti della pubblica amministrazione sono, secondo dati OCSE, circa 392.000 (7,9% della forza lavoro). Di questi ben 292.00 lavoro nei Ministeri e nelle amministrazioni centrali. I dipendenti delle aziende di Stato sono 692.000.

Il 16 luglio il Parlamento greco discuterà la legge proposta dal primo ministro Antonis Samaras. La maggioranza tra socialisti del PASOK e i conservatori di Nuova Democrazia è però a rischio. La coalizione dispone di 153 voti su 300 ma già alcuni deputati socialisti hanno dichiarato che voteranno contro alcuni punti della proposta governativa.

Per questo i sindacati, sia pubblica (ADEDY) che privati (GSEE) hanno proclamato lo sciopero generale nel paese ed una manifestazione di fronte al Parlamento per il 16 luglio. Il voto è previsto per il 19 luglio.

 
 

 
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