17 Luglio 2013

Fua 2011/2012

 Nelle giornate del 10 e 11 luglio scorsi si sono svolti incontri tra le OO.SS rappresentative e l’Amministrazione aventi per oggetto la chiusura degli accordi relativi al FUA 2011 e 2012 e lo stralcio per il 2013 nella giornata del 10 e l’indomani per quanto atteneva alla retribuzione di risultato per il 2012 e l’ipotesi di accordo sugli art.60 e 61 (incarichi) della Dirigenza.
Per quanto riguarda il FUA 2011 e 2012 abbiamo ritenuto, per senso di responsabilità, di dover sottoscrivere l’accordo per dare una concreta risposta ai lavoratori da troppo tempo in attesa di vedere riconosciuto l’impegno profuso nel raggiungimento degli obiettivi. Nel merito occorre sottolineare come nella definizione del Fondi siano confluiti l’importo di 532.180 euro accantonati ogni anno, ed ora sbloccati,  per i tentativi di conciliazione del personale ex RID con la destinazione della quota relativa al 2008 al solo personale del soppresso Ministero delle Infrastrutture. Con dette risorse relative al 2008 saranno finanziate le progressioni economiche del personale dell’allora Ministero dell’Infrastrutture. A corredo della documentazione, l’Amministrazione ci ha fornito un prospetto riassuntivo riguardante i turni e le reperibilità effettuate negli anni 2011 e 2012.
L’accordo prevede, inoltre , che la quota dei compensi per l’incentivazione della produttività è collegata per il 75% al raggiungimento degli obiettivi ottenuti dall’Unità operativa e per il restante 25% calcolato sull’impegno individuale considerando le presenze in base ai criteri definiti del calcolo dell’indennità di amministrazione, superando così, per buona parte il sistema di valutazione come precedentemente si era tentato di applicare.
Nel corso dell’intervento come FP CGIL abbiamo espresso da un lato la necessità di chiudere accordi in sospeso da troppo tempo dall’altro abbiamo ribadito, nel merito, la perplessità  rispetto all’esigibilità della possibilità di dar corso alle progressioni economiche per il personale infrastrutture (prevista comunque una clausola di salvaguardia che permetterà, eventualmente, di far confluire gli importi nei fondi per la produttività) nonché rispetto alla modalità di individuazione delle funzioni e del personale interessati ai turni e alla reperibilità, effettuati senza alcun confronto con le OO.SS., pur rimarcando la difficoltà di un eventuale intervento correttivo posteriormente a prestazioni già effettuate.
Per questo motivo era per noi prioritario affrontare, prima della materiale sottoscrizione degli accordi sul FUA 2011 e 2012, l’accordo stralcio 2013 relativo all’utilizzazione dei Fondo Unico di Amministrazione. Questo è avvenuto e registriamo, con soddisfazione, che finalmente si è riusciti a chiudere questo accordo, da tempo atteso e necessario, che permetterà da ora in avanti di avere un riferimento chiaro e condiviso circa le modalità di distribuzione delle indennità dovute a particolari esigenze di lavoro. Riteniamo importante la previsione, da noi fortemente voluta, della comunicazione entro il 31 ottobre di ogni anno, della programmazione di turni e reperibilità dell’anno successivo previo esame congiunto con le OO.SS. in sede decentrata. La programmazione dovrà poi essere autorizzata entro il 30 novembre  e semestralmente verrà effettuato un monitoraggio sull’attività svolta.
 L’indomani si è svolto un incontro relativo alla Dirigenza sia per quanto riguarda la retribuzione di risultato per il 2012 che per quanto attiene alla contrattazione afferente agli art. 60 e 61 (incarichi ed interim) dell’area della dirigenza prevista dal CCNL 2002-2005 e tuttora in vigore.
Per la retribuzione di risultato per il 2012 la discussione si è svolta sostanzialmente sulla proposta di individuazione delle fasce di punteggio da attribuire e conseguenti quote di compenso. Il confronto ha permesso di rimodulare in maniera più corretta l’impostazione precedente. Pur valutando positivamente queste parziali correzioni la FP CGIL non ha sottoscritto l’accordo poiché  è impostato sostanzialmente sull’applicazione del decreto legislativo 150/2009 e dei successivi accordi separati da noi sempre fortemente contestati. Abbiamo anche colto l’occasione per ribadire che è improcrastinabile riaprire una stagione contrattuale che possa permettere di superare i vincoli e i limiti imposti dalla sciagurata legge Brunetta.
Per ciò che riguarda la contrattazione per l’applicazione degli articoli 60 e 61 la discussione si è incentrata su tre aspetti principali: la definizione della quota percentuale atta a remunerare gli oneri e disagi per incarichi aggiuntivi (art.60) attribuiti ai dirigenti di seconda fascia che vanno a incrementare la retribuzione di risultato e quanto confluirà al Fondo dei dirigenti, la pubblicità degli incarichi e la percentuale del valore economico della retribuzione di posizione prevista per l’incarico del dirigente sostituito in caso di attribuzione di incarico ad interim (art.61).
In riferimento alla problematica riferita all’articolo 61 si è trovato un accordo nel quale si definisce di uniformare nella percentuale del 25%  la quota aggiuntiva prevista per qualsiasi tipologia di incarico ad interim.
Per quanto interessa l’applicazione dell’articolo 60 si è proposto, da parte delle OO.SS., la possibilità di attribuire una quota più alta al dirigente (60%) rispetto al Fondo (40%) in presenza però di una maggiore trasparenza nel conferimento degli incarichi che potesse, anche indirettamente, favorire una più ampia rotazione e con la previsione di comunicare dopo un semestre (e non nell’anno successivo come previsto nel testo) l’elenco degli incarichi conferiti.
Su tutta la tematica l’Amministrazione ha dichiarato di essere favorevole alla proposta di uniformare la percentuale della quota aggiuntiva relativa a qualsiasi incarico ad interim mentre per ciò che riguarda l’articolo 60 non ritiene di accedere alla proposta della diversa quantificazione tra dirigente e fondo per non incidere troppo sulla quota collettiva. Sulla delicata materia riferita alla trasparenza l’Amministrazione ha proposto di sottoscrivere l’accordo così come proposto e rimandare a settembre, dopo una più approfondita valutazione, la definizione  della questione da inserire in una circolare dopo un esame congiunto con le OO.SS.
Su questa proposta la FP CGIL ha manifestato tutta la propria contrarietà, poi condivisa da tutte le OO.SS., all’ipotesi di inserire il tema all’interno di una circolare che, essendo un atto proprio dell’Amministrazione, avrebbe potuto rendere ininfluente e insignificante il confronto a differenza di modalità inserite nel testo dell’accordo che invece, qualora condivise, impegnano le Parti in maniera paritetica.
Vista la decisa presa di posizione si è convenuto di rimandare tutta la materia alla ripresa delle trattative a settembre.
 

IL COORDINATORE NAZIONALE     
FP CGIL MIT
Roberto Morelli


 
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