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A pagare le scelte discutibili della politica, sinora incapace di mettere in campo un ridisegno complessivo delle amministrazioni pubbliche che consenta di rafforzare i servizi e di porre un freno ad una spesa pubblica in costante aumento, sono sempre i soliti: lavoratori e pensionati.
Accade così che in Inps, per conseguire l’obiettivo di risparmio di 538 milioni di euro imposto dal legislatore sulle spese di funzionamento (con un taglio pari a quasi il 50% di quelle relative all’anno precedente), si decida di ridurre il budget totale destinato al finanziamento dei mutui e dei prestiti per il personale.
E’ questo il dato che emerge dalla lettura della 2^ nota di variazione al bilancio approvata ieri dal Civ.
E’ vero che la soluzione individuata potrebbe determinare i presupposti per mettere definitivamente al riparo il salario accessorio relativo all’anno 2013 dal rischio di un taglio alle risorse di cui all’art. 18 della legge n. 88/89. E che, secondo quanto assicurato dall’Amministrazione, il taglio non dovrebbe comportare problemi rispetto al soddisfacimento delle domande di mutuo e prestito che verranno presentate fino a tutto il 31/12/2013. E, ancora, che, a valere sul 2014, le maggiori economie imposte all’Inps potranno essere reperite attraverso il varo di misure alternative.
Ciò che, francamente, si fa difficoltà a comprendere però, sono le ragioni per le quali, a chiusura di un lungo ed estenuante confronto tra Amministrazione e Organo di controllo interno, si sia finito per dirigere la scure sulle spese per il personale.
Una scelta che Cgil, Cisl e Uil non possono condividere. Anzitutto, perché da essa emerge, con chiarezza, la tendenza a non guardare alle lavoratrici ed ai lavoratori del nuovo Inps come all’unico vero valore aggiunto di cui l’Istituto dispone.
Cgil Cisl e Uil non consentiranno che dalla scelta operata possano derivare pregiudizi ai lavoratori, peraltro in una fase, come quella attuale, caratterizzata da un blocco dei rinnovi contrattuali.
Roma, 07 agosto 2013
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p. FP–CGIL/INPS (Perrini)
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CISL–FP/INPS (Nardella)
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UIL–PA/INPS (Cervo)
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