Sicurezza/Polizia Penitenziaria – News del 30.08.2013. CIRCOLARE GDAP su piano di mobilità ruolo agenti/assistenti 2013

30 Agosto 2013

News del 30.08.2013. CIRCOLARE GDAP su piano di mobilità ruolo agenti/assistenti 2013

MOBILITÀ ORDINARIA RUOLO AGENTI-ASSISTENTI DEL CORPO DI POLIZIA PENÌTENZIARIA 2013. CONVOCAZIONE

E’ uscita la circolare GDAP con la quale si da convocazione per il 2 settembre per discutere sulla mobilità ordinaria ruolo agenti – assistenti anno 2013. In allegato la Circolare contenente il piano di mobilità proposto dal Dap.
 


TRANSITABILITA’ NELLA P.A. APPROVATA LA NORMA.

Approvata ieri la norma, da parte del Consiglio dei Ministri, che prevede la possibiltà di passaggio tra diverse amministrazioni per gli appartenenti alle pubbliche amministrazioni. Gli esuberi di una determinata amministrazione potranno far si che il personale possa passare a svolgere servizio presso gli uffici giudiziari tramite una  “cessione di contratto”. La selezione viene fatta dal Ministero della Giustizia utilizzando specifici parametri di valutazione.
 



Il blocco degli stipendi e’ incostituzionale: poliziotti ricorrono al tar.
 
Il blocco degli stipendi è incostituzionale per tute le Forze di Polizia. Un gruppo di circa 775 appartenenti alla Polizia Di Stato che si sono rivolti al Tar per ottenere un risarcimento dal Ministero dell’Interno e cercare di far dichiarare anticostituzionale il blocco stipendiale, ora prolungato fino al 2014.
 

 
Corte dei Conti: i tagli degli organici incidono sui trattamenti rieducativi dei detenuti.
 
Lo scopo dell’indagine è stato quello di verificare se e in che modo la finalità di assistenza e di rieducazione dei detenuti sia stata effettivamente assicurata, anche riguardo alla necessità di garantire al meglio la sicurezza sociale e di mitigare, se non eliminare del tutto, il problema del sovraffollamento degli istituti di pena. A riguardo si è rilevato come i cosiddetti programmi trattamentali, in concreto, abbiano avuto una difficile e faticosa attuazione, nonostante siano apparsi in grado di produrre sia benefici diretti sui destinatari degli interventi, che vantaggi indiretti sulla società nel suo insieme (che fruirebbe di un progressivo decremento dei pertinenti costi economici). Dall’indagine è risultato che attraverso l’attivazione di laboratori e pratiche riformatrici si possano offrire mezzi, risorse e strumenti per abilitare o riabilitare socialmente e professionalmente il detenuto fuori dall’universo carcerario, ma sono emerse però delle carenze a livello pianificatorio caratterizzate dall’inadeguatezza di validi percorsi scolastici e formativi oltre che dall’insufficiente coordinamento sul territorio dei diversi soggetti istituzionali preposti. Soltanto da pochi mesi è stato sottoscritto un protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel quale sono stati previsti percorsi modulari e flessibili (anche con l’utilizzo di modalità digitali e del libretto scolastico) con i quali l’Amministrazione pensa di poter risolvere il succitato problema. Sulla stessa lunghezza d’onda, si colloca il c.d. “piano carceri” che è in via di perfezionamento, soprattutto per la parte afferente l’organizzazione di spazi adeguati per l’istruzione all’interno delle carceri stesse. L’ampia istruttoria ha evidenziato carenze anche sul piano dei monitoraggi e degli indicatori, con conseguente difficoltà di verificare compiutamente gli effetti conseguiti a seguito delle condotte attività di rieducazione carceraria. Dal punto di vista finanziario il sistema carcerario è tutt’oggi caratterizzato dall’estrema esiguità delle risorse assegnate, che, unitamente al sovraffollamento all’interno degli istituti penitenziari, ha finito per pesare negativamente e in modo incisivo sulle varie iniziative connesse ai trattamenti rieducativi. Sicuramente i non soddisfacenti risultati raggiunti sono stati determinati anche da molteplici ulteriori fattori, tra i quali vanno annoverati
– la complessità dell’organizzazione;
– l’esigenza – sovente non soddisfatta – di disporre di una pluralità di figure professionali;
– i tagli degli organici e la limitata possibilità di copertura dei medesimi a causa della vigente disciplina del turn over;
– i tagli lineari sullo specifico capitolo di bilancio.
 

SETTEMBRE INTENSO: GLI APPUNTAMENTI AL DAP.
 
Si prospetterà un settembre “intenso” che vedrà  le OO.SS. impegnate a discutere tematiche molto importanti per la Polizia Penitenziaria. Oltre all’ormai atteso e tanto sentito appuntamento sulla “questione canoni alloggi” previsto per la metà di settembre, si profilano già due date certe per altrettanti tematiche importanti:
 
Il 2 settembre 2013, alle ore 11.00, presso il DAP le OO.SS. sono state convocate per discutere sulla mobilità ordinaria ruolo agenti – assistenti anno 2013. Si discuterà anche dell’assegnazione dei neo-agenti del 166° Corso.
 
Mercoledì 4 settembre ci sarà invece la convocazione al Dipartimento della Funzione Pubblica dove si discuterà sulle problematiche relative al Comparto Sicurezza e difesa con particolare attenzione all’aspetto previdenziale.
 
La Fp CGIL vi terrà costantemente aggiornati sugli sviluppi delle tematiche.
 

CARCERE LUCERA : DETENUTO ITALIANO AGGREDISCE AGENTI. 

Lo scorso 27 agosto nel carcere di Lucera, un detenuto foggiano, durante la fruizione del colloquio visivo, pare abbia avuto delle divergenze con i poliziotti addetti alla sorveglianza. Al termine del colloquio lo stesso avrebbe aggredito violentemente i gli agenti con cui aveva avuto le divergenze. Il detenuto, orginario del Foggiano, è noto per altri episodia del genere. Lo stesso è detenuto perchè imputato di reati contro la persona.
Il personale di Polizia Penitenziaria, ancora una volta trovatosi a subire il “disagio”  delle carceri italiane.
 

Carcere di Lucca: protesta dei detenuti.
 
Ieri sera  è iniziata una protesta pacifica da parte dei detenuti, con battitura delle inferriate. Tale protesta per denunciare il degrado delle condizioni detentive nell’istituto . Tutto il personale di polizia presente si è diligentemente adoperato per evitare ulteriori complicazioni della protesta stessa.  D’altronde le difficoltà del sistema penitenziario attuale, si identificano anche nella grave carenza di organico che, come nel caso specifico dell’Istituto di Lucca, è molto grave.
E tutto questo ovviamente riflette negativamente anche sulle condizioni di “vivibilità” nella vita quotidiana.
 


 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto