MIN. GIUSTIZIA – Nota congiunta sulla mobilità al Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia

30 Settembre 2013

Nota congiunta sulla mobilità al Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia

Al Capo di Gabinetto dell’On. Ministro
Pres. Renato Finocchi Ghersi

 
 

 Signor Capo di Gabinetto,
ci rivolgiamo a lei sulle problematiche relative alla mobilità del personale ed alla gestione caotica e autoreferenziale da parte dell’Amministrazione degli interpelli; ci giunge infatti notizia che nonostante ci siano state svariate rinunce da parte di alcuni vincitori non si procede allo scorrimento delle graduatorie, creando così un ulteriore vulnus per i lavoratori, già penalizzati dal fatto che la scelta è stata estremamente ridotta in quanto i posti pubblicati erano pochissimi.
         Inoltre ci risulta che alcuni lavoratori, tra cui anche quelli distaccati in virtù della legge 104 e dell’art. 42 bis e dunque coperti da benefici di legge, che avrebbero dovuto essere stabilizzati entro lo scorso giugno nelle sedi in cui si trovavano distaccati, sono ancora in attesa ed in alcuni casi si sono trovati a dovere scegliere tra una sede più disagiata, vinta con l’ interpello, e la sede in cui erano distaccati per la 104 personale, o per dare assistenza a un familiare o seguire la propria famiglia.
         Risulta ancora che le procedure relative all’interpello per la copertura di posti presso gli Uffici Giudiziari di Napoli Nord si siano concluse senza che il sindacato abbia ricevuto alcuna informazione al riguardo.
         La estrema confusione che l’applicazione dell’accordo sulla mobilità dello scorso novembre ha creato continua a danneggiare pesantemente i lavoratori che, le ricordiamo, in alcuni casi hanno subito trasferimenti coatti senza indennità alcuna a differenza dal personale di magistratura; questi lavoratori inoltre hanno il contratto bloccato da anni e non percepiscono salario accessorio, anche in questo caso per una ingiustificabile inerzia dei vertici amministrativi della giustizia.
         Ci risulta altresì che da parte del Direttore Generale del Personale non vi sia un comportamento omogeneo nella concessione di distacchi e comandi e che si continuino a ritardare alcuni provvedimenti sul personale per un inaccettabile modalità di lavoro che lascia scadere gli atti sulla sua scrivania per la mancata firma.
         Onde evitare inutili contenziosi, le chiediamo un incontro per interloquire su queste gravi problematiche, che afferiscono alla vita delle persone, con qualcuno che dimostri una maggiore sensibilità e sia pronto a risolvere i problemi e a dare risposte concrete.
 

Roma, 30 settembre 2013
 

         FPCGIL                                    CISL FP                          UILPA
         Grieco                                      Marra                             Turco


 
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